Capitolo 2

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D U E
"Sei troppo innocente"

Capitano della squadra di football e figlio del preside del college, ecco spiegato il motivo per cui tutti lo temevano e se la credeva così tanto

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Capitano della squadra di football e figlio del preside del college, ecco spiegato il motivo per cui tutti lo temevano e se la credeva così tanto. Il suo tono da sbruffone mi rimbombava ancora nella testa rendendomi nervosa, tutto di lui mi rendeva nervosa, il suo tono di voce, il suo modo di atteggiarsi, persino il modo in cui respirava. E come mi aveva chiamata? Stronza? Oh si, lo ero stata eccome e per lui lo sarei stata altre mille volte. Doveva capire che non era nessuno di importante, che nessuno lo temeva e che sarei stata proprio io, Cassandra Cromwell, la nuova arrivata, a fare cambiare idea a tutti.

Il baccano della mensa si interruppe per un istante quando la figura alta quasi due metri di Laswick fece capolino dalla porta, accompagnato da Benjamin e un altro ragazzo della squadra come se fossero i suoi cagnolini. Incrociai lo sguardo di Benjamin che mi regalò un sorriso e mi salutò con un gesto della mano che ricambiai, poi spostai lo sguardo poco più in alto e per poco non mi si fermò il respiro. Gli occhi neri del capitano degli Eagles mi incenerirono con un'occhiata, una abbastanza rapida per colpa di una ragazza dai capelli rossi che si buttò tra le sue braccia. Poco prima che si girò, riuscii a scorgere un'espressione quasi infastidita sul suo volto.

«Evelyn! Non sai cos'è successo prima»

«Quando dici questa frase è sempre qualcosa di preoccupante»

«La nostra amata Cassie» iniziò prendendomi sottobraccio e avvicinandomi a lei. «Stava flirtando con Benjamin»

«Quel Benjamin? Benjamin McWilliams?»

«Si, proprio lui. È appena arrivata ed ha già fatto colpo su uno dei ragazzi più popolari del college»

«Smettila scema, non è vero»

«Io sono Benjamin, ma puoi chiamarmi Ben» lo scimmiottò mostrando il bicipite e abbassando il suono della sua voce per farlo assomigliare a quello del ragazzo, in risposta ottenne una risata da entrambe.

«E questo lo chiami flirtare?» domandai storcendo il naso.

«L'ha letteralmente invitata alla partita di stasera» sussurrò Zoe facendo finta di non sentirmi.

«Oh ma allora è una cosa seria» spalancò gli occhi castani la riccia battendo le mani sul tavolo.

«Manco mi avesse chiesto di sposarlo» sbuffai divertita.

«Cassie devi capire che per i ragazzi il football è una cosa importantissima, quasi di vitale importanza, soprattutto per quelli della squadra. Ti ha chiesto di andare a vederlo!»

«Mi dispiace deludervi, ma non intendo avere frequentazioni di alcun genere, soprattutto con la squadra di football, sappiamo tutte e tre che non portano mai niente di buono»

«Perché dici così? Non li trovi attraenti?»

«Non dico quello, però...»

«Però cosa? Dai, è impossibile che non ti attragga nemmeno uno di loro»

Ephemeral - Lacrime amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora