♡. It was Prada , asshole

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Cammino il più velocemente possibile verso la metro , ostacolato dai tacchi alti che però purtroppo sono costretto a mettere data la mia altezza ben poco considerevole mentro stringo la mia borsetta in finta pelle tra le mani visto che Los Angeles non è una città sicura per nessuno la sera .

Prendo le scale mobili visto che non ho fretta e aspetto di arrivare fino allo snodo più importante della città , prima di passare il mio abbonamento su una macchinetta decorata da scritte urbane .

Guardo il tabellone elettronico in cerca dell'orario della prossima metro e , sbuffando perché sono in anticipo di circa 10 minuti , estraggo il mio gloss dalla borsetta assieme ad uno specchietto rosa a forma di cuore .

Sento gli sguardi delle altre persone sulle mie gambe nude e ben depilate , sulla mia schiena scoperta dallo scollo profondo del vestitino e sull'azione , generalmente femminile , che sto compiendo .

Nessuno me ne ha mai fatto sentire il peso del fatto di essere omosessuale o del fatto di essere molto femminile , forse qualche uomo adulto nei locali o mentre passo davanti ai bar e , se penso al passato , solo i ragazzi più decelebrati della squadra di basket della mia scuola .

Mia madre ne era a conoscenza e desiderava solo la mia felicità e che potessi trovare il prima possibile il vero amore per non andare in giro a fare sesso con chiunque per non sentirmi vuoto , letteralmente. 

Per quanto riguardo mia sorella , è stata un po' come il mio angelo custode : ogni venerdì sera mi faceva provare i suoi vestiti mentre ci ingozzavamo come tacchini il Giorno del Ringraziamento .
Ovviamente il tutto finiva con la mia dichiarazione verso il ragazzo che in quel momento mi girava per la testa sul mio diario segreto .
Molto alla Mean Girls , oserei dire , ma le cose drammatiche mi sono sempre piaciute fin troppo .

Ripongo il mio amato gloss nella palesemente finta Chanel , avvicinandomi alla riga gialla quando vedo i fari illuminare le rotaie e la mia metro rallentare per non saltare la fermata .

Salgo nel lungo abitacolo , non sedendomi da nessuna parte visto che devo scendere fra poche fermate , soffermandomi ad osservare il mio riflesso nel finestrino .

Le fermate scorrono veloci sia sullo schermino che nella mia mente ed esattamente alla quinta scendo , lasciandomi alle spalle l'odore della metro .

Mi affretto a salire le scale , non volendo per nessun motivo arrivare in ritardo , perché se arrivi in ritardo ti tocca fare la fila e se fai la fila non avrai i posti in prima fila ed è garantito dalla Scienza che il cantante non ti noterà , neanche se dovessi accecarlo con l'illuminante che si vede dallo spazio .

Arrivo davanti al locale , constatando felicemente che non c'è assolutamente anima viva ed entrando subito , senza essere fermato fortunatamente. 

Le luci del piccolo locale sono soffuse e un leggero fumo aleggia nell'aria , sicuramente di sigaretta o ancora peggio di erba .

Storgo il naso perché se c'è una cosa che proprio non sopporto è l'odore del fumo e le persone collegate ad esso .

Mi avvicino al bancone per ordinare un drink , cercando di alleggerire sia la mia testa che la serata in sé , che già sembra essersi fatta alquanto pesante .

《Un sex on the beach , grazie》urlo al barista , cercando di sovrastare la musica altissima che è partita proprio il quel momento .

《Per le ragazze è gratis》mi scocca un occhiolino fin troppo malsano , forse addirittura più malsano ed evidente della mia omosessualità , collegato ad una leccata di labbra seriamente imbarazzante e che mi fa rabbrividire. 

《Tesoro , ho un palo fra le gambe non una voragine 》afferro il mio drink , lanciandogli un'occhiata infuocata , mordendo la cannuccia con forza .

È abbastanza imbarazzante quando le persone in generale mi scambiano per una donna perché proprio non assomiglio assolutamente ad esse .

Inizio a guardarmi intorno , appoggiandomi con la schiena al bancone e rabbrividendo per il legno freddo , squadrando ogni ragazzo in cerca della mia prossima preda che spolperò fino all'osso .

Quel biondino con il piercing al labbro inferiore sembra un tedesco , nulla in contrario assolutamente , ma suppongo che , essendo alto come l'Empire State Building , ce l'abbia piccolo .

Quello con i capelli rossi palesemente tinti sembra Einstein dopo la famosa scossa .

Non riesco a far in tempo a finire di selezionare tutti gli esseri maschili in questa sala , che qualcuno mi viene addosso , rovesciandomi tutto il suo drink sul mio vestitino nuovo .

《Era prada , stronzo 》.

Brooklyn baby // CASHTONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora