Buio, era solo questo che riuscivo a vedere. Ricordavo di essere svenuta dopo un combattimento con un vampiro che mi aveva graffiato il fianco, a quel proposito mi era balenato in testa un pensiero: se ci riprova gli prendo la mano e gliela stacco con la lama serafica. Già, avevo idee sadiche da svenuta... Tentai di aprire gli occhi pensando a cosa potesse essere successo a simon, o a quel succhiasangue che mi aveva fatto male.. magari dopo che Raphael mi ha salvato, quell'altro vampiro ha fatto uno spuntino a base di simon.. Rettifico, da svenuta avevo pensieri pessimisti e sadici, e quell'idea non mi attirava particolarmente,pertanto, facendo appello alla poca forza che possevo, aprii gli occhi trovandomi davanti uno specchio.. ma che diavolo... Per l'angelo perché c'è uno specchio su di me?! La mia mente continuava a porsi domande di questo genere, fin quando non mi alzai sedendomi su quello che doveva essere un letto
-oh, ti sei svegliata-mi sentii dire, se ci fosse una qualità che uno shadowhunter non dovrebbe avere sarebbe decisamente lo spaventarsi con facilità, e purtroppo, era una cosa che mi accadeva spesso: quando c'erano rumori improvvisi il mio corpo reagiva facendomi sobbalzare. Odiavo quando succedeva... Perciò, quando udii quella voce, ovviamente sbandai e, col sennò di poi, mi voltai -e tu chi sei?! - chiesi sbalordita -te l'ho già detto dolcezza, sono Raphael- puntualizzó. dolcezza? Da dove è uscito questo tizio?! -uno. Non chiamarmi dolcezza. Due. Dove cavolo sono. Tre. Non chiamarmi dolcezza, mai più. - dichiarai
Il moro scosse la testa -il fatto che tu mi vieti una cosa, rende più allettante il farla- commentò medicandomi la ferita sul fianco. Ma tutta questa confidenza? -senti Raphael o come ti chiami fammi uscire da qui. Anzi, dov'è il mondano?! - chiesi allontanandomi da lui - è al sicuro. Tu no se non chiudi un po' la bocca dolcezza - mi informò il nascosto -non prendo ordini né da te, né da nessun altro. Fammi uscire. O il conclave te ne farà pentire. - lo intimai
-credi davvero che il clave farà qualcosa per la figlia di Valentine?! Sei fuori strada- obbiettó. -no, non lo sono. Raphael lasciami andare! - replicai irritata. -non posso dolcezza-ripeté -lo ribadisco. Chiamami ancora dolcezza e ti uccido. - ribattei alzando il tono di voce. -se non vuoi che ti chiami dolcezza, dimmi il tuo nome. E sono già morto, uccidermi non risolverebbe nulla- disse lui soddisfatto
-morirai 2 volte allora e comunque mi chiamo Dalyla- mormorai infastidita
-bene dalyla appena avremo finito, raggiungerai il tuo amico. - mi "tranquillizzó". Io sbuffai e mi risedetti sul letto per farmi medicare.Dopo qualche minuto di dolore Raphael finì la sua opera. non era altro che una pezza imbevuta di acqua posizionata su una ferita, legata con il nastro adesivo...
dove tengono il nastro adesivo?Ci fu un rumore sordo che mi distolse dagli stupidi interrogativi che mi stavo ponendo. Mi girai trovando le figure di alec ed isabelle davanti alla porta -izzy trova simon- urlai e lei annuì correndo via.
Poi mi voltai verso Raphael - lasciaci andare- gli sussurrai e lui ebbe un po' di esitazione. - vi dó dieci secondi per uscire portando via il mondano-ci informò e noi annuimmo -grazie- mormorai prima di affiancare alec e correre via.
Una volta arrivati sul tetto ci fermammo per prendere aria e riposare -izzy e simon? - chiesi guardandomi intorno -da quando lo chiami simon? - mi interrogò alec -lec. Non è davvero il momento.-obiettai bloccando una discussione sul nascere. -simon! -urlai cercandolo con lo sguardo -chi ha pronunciato il mio nome invano?! - sentii dire scherzosamente dal mondano, sorretto da izzy -simon! - esclamai sollevata. Dopodiché successe una cosa che non avrei, mai immaginato... Corsi dal mondano e l' abbracciai, lui non sembrò per nulla sorpreso e mi strinse delicatamente. Non ero certo il tipo di persona che manifesta affetto continuamente e, quando succedeva lo si poteva definire un evento più unico che raro. E quello era certamente un puro miracolo... Io che abbraccio un mondano!io odiavo gli umani! A quanto pare quel gesto non sorprese solo me, ma anche isabelle e Alec che si accigliarono e una volta arrivati all'istituto mi tempestarono di domande chiedendosi che cosa fosse successo tra me e simon, ma liquidai questi discorsi dicendo "è solo simpatico" anche perché era la verità. Mi ritirai nella mia stanza e feci una doccia cercando di pulire via il sangue, ormai incrostato, sulla mia pelle. Finito di lavarmi, mi vestii ed andai da Clary. -ciao.. - dissi -dalyla!- urlò abbracciandomi -dove diavolo eri finita? Stai bene? Simon dov'è? - iniziò clary. Le spiegai l'accaduto, ma notai che durante mio racconto la sua attenzione era altalenante, così mi bloccai. - clary.. Che succede?- chiesi -dalyla.. Siamo sorelle, non credi che dovremmo parlarne.. Insomma confidarci,consigliarci,conoscerci?? - propose ed io annuì:aveva ragione. Passammo il resto della serata a commemorare l'infanzia, e la bellezza dell'essere bambini.. -clary. Lo vedo che mi nascondi qualcosa. - dissi ad un certo punto. E lei sbuffó.. -in realtà hai ragione. Ecco... Durante l'incontro con i fratelli silenti, nella mia testa si è insinuato un nome. - mormorò -che nome? - chiesi curiosa.
-magnus. Magnus Bane. -
🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹🏹Salvee. Come passate l'estate? Io mi deprimo sul letto ammirando gente in costume al mare... Spero che vi stiate godendo questo periodo più di me.. Ora vi lascio
Baci-A
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You Can Cry [Alec Lightwood/shadowhunters]
Fanfiction"Ricordati che le lacrime hanno il diritto di solcare anche il più forte e illustre dei visi." Non basta come descrizione, vero? Se fossi in uno di quei programmi TV direi: "Domanda di riserva? No? Oh beh, addio!" E sgambetterei via. Quindi, non te...