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Per la prima parte del capitolo suggerisco "someone you loved"
Successivamente
"before you go"

Alec's POV

Il mio corpo corse fuori dall'istituto.
Il mio cuore uscì fuori dal mio petto.
La mia anima colma di speranza abbandonò ogni cellula di me.

Che poi, speranza.
Speranza di cosa?
Avevo dato per scontato la presenza della mia donna nella mia vita.

Che poi,mia donna. Lei non era mia,non più. Ora avevo Lydia,era lei la mia futura moglie e la presunta madre dei miei figli,e forse sarei stato felice,si,ma non senza Dalyla,non era possibile.

Sebbene mi fossi rassegnato al fatto che non potessimo stare insieme,ero disposto ad accontentarmi di lei persino nelle vesti di una semplice amica, conoscente, sorella, qualunque cosa.

Nemmeno nei miei incubi peggiori avrei pensato che sarebbe finita così.

Ero totalmente scombussolato e la mia  ragione era annebbiata dalla mia mente,affollata da ogni tipo di pensiero pessimistico.

Che poi,alla fine era colpa mia. Non sapevo come,dove,quando né tantomeno chi l'avesse attaccata,ma sapevo per certo che, indipendentemente dal modo in cui la situazione si sarebbe evoluta,io sarei andato alla ricerca del suo probabile assassino,e non avrei avuto alcuna pietà.

Ispezionai ogni angolo dell'ascensore che conduceva al loft dello stregone,che speravo salvasse la parabatai di Isabelle.

Isabelle. Lei era messa peggio di me. Quasi non respirava. L'avevo lasciata in balia delle cure dei medici e pregavo Raziel che tutto andasse bene.

Giunto all'appartamento vi entrai di fretta e furia cercando con lo sguardo Lyla. Non sfruttai solo la vista,nel tentativo di vedere la sua splendida figura,utilizzai l'olfatto,pronto a captare il suo vanigliato profumo,mi servii dell'udito,fedele all'idea di sentire ancora la sua voce sempre comprensiva e amorevole.
Il dialogo rappresentò il mio ultimo appiglio,per non affondare nella realtà dei fatti. Una realtà pessima,terribile.

"Dov'è lei?" Sussurrai
"Magnus sta facendo del suo meglio,te l'assicuro" avvisò Jace
"Ho chiesto dov'è."
"Non puoi vederla ora"
"Ha bisogno di me"
"No, Alec. Sei tu ad avere bisogno di mia sorella,ma sei così stupido, così ottuso da rendertene conto solo quando lei è in punto di morte. Si,caro. Sta morendo. Quindi,l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un cavolo di codardo che avanza questo tipo di pretese assurde. Siediti,chiudi quella bocca e aspetta." Urlò Clarissa piangendo. Fui tentato di ribattere,ma realizzai che le parole della rossa avessero un fondo di verità.

Mi sistemai su una poltrona. Attesi. Impaziente. Triste. Solo.

"È stabile" annunciò lo stregone entrando nel salotto. Era affaticato,e ne era prova il sudore che costeggiava la sua pelle olivastra.

"Posso?" Chiesi.
"E il tuo matrimonio?" Indago'
Eh? OH CAVOLO
"I-io"sospirai.
Ancora una volta mi ritrovai dinanzi ad un bivio.

Famiglia o amore?

Lydia o Dalyla?

Mi massaggiai la base dei capelli,come un tempo era solita fare Lyla. In cuor mio,conoscevo già la risposta,la strada che avrei intrapreso. Era tremendamente sbagliato. Ma ero fatto così: male, codardo,vigliacco.

"Se si risveglia ditele che Alec l'aspetta all'istituto"

°°°°
Due giorni dopo,ero completamente esente da ogni notizia che riguardasse la bionda ferita,per volere di Isabelle.

You Can Cry [Alec Lightwood/shadowhunters] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora