𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕥𝕣𝕖𝕕𝕚𝕔𝕚

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- non ho bisogno del tuo... aiuto. - sussurro, diventando grigia sulle guance.

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Ink

Nasconde il viso nel cuscino e io ridacchio. Mi alzo dal letto e prendo dal comodino il diario che le ho dato la mattina di due giorni fa se non sbaglio.
Sfoglio le pagine vedendole vuote.

- Non hai scritto niente? - chiedo, seguito da un broncio.

- no perché non sapevo cosa scrivere. - risponde, con ancora il viso affondato nel cuscino.

Sorrido e mi risiedo vicino a lei prendendo dalla mia cinta blu una matita e aprendo alla prima pagina.

Inizio a disegnare Tear e i suoi vari tipi di mosse. Faccio così anche con me, Nightmare, Fell, Horror e tutti i vari Sans.

- Bene, ti ho disegnato il Sans con le sue rispettive tecniche d'attacco e la capacità di velocità, agilità e difesa. -

Le spiego facendole vedere ormai tutti i fogli pieni delle mie informazioni. So che sto sbagliando a darle queste notizie, ma non voglio che si ferisca e sappia al rischio che va incontro. Forse scapperà da Nightmare così.

- perché mi stai dando questi indizi? - chiede guardandomi con occhi pieni di odio, come se le stessi facendo un torto.

- magari per conquistare la mia fiducia e poi attaccarmi di soffiato? -

- No no e no! Lo faccio per il tuo bene! Io mi sto solo preoccupando per te! - urlo in presa al panico arcobalenato sulle gote mettendo le mani davanti al petto come se cercassi di proteggermi.

(Nome)

Lo trovo molto famigliare quel gesto... Ma non ricordo dove l'ho visto fare se non da lui...

Vorrei vedere tutti gli appunti che ha scritto, dalla prima pagina all'ultima, studiare tutte fino allo sfinimento, impostare tipi di attacchi perfetti.
Se non fosse che gli avesse scritto lui.
Gli leggerei, ma senza la sua presenza.

Le fuse di Maki fanno eco nella stanza e si parla davanti alla mia mano per ricevere coccole, che accontento.
Porto la mano fino al retro del suo orecchio, cominciando a grattare dolcemente.

- Vorrei veramente fare qualcosa per il tuo AU... Ma il problema è che magari lui lo cancellerà. -

- lui chi? - domando scocciata da tutto questo mistero e giri di parole. Io voglio sapere tutto. Tutta la verità.

- Il tuo creatore. - sussurra con voce tremante e guarda in basso verso il parquet.

Si passa una mano sul cranio come un gesto abituale di quando è infastidito e poi con l'altra mano accarezza la sciarpa.

- non devi sentirti in colpa, in fondo la colpa è sua. - dico schietta, con poco riguardo nei suoi confronti.

Annuisce facendo ritornare quel suo odioso sorriso troppo raggiante per i miei gusti. Ma dopotutto, quel sorriso mi ha accompagnata fino ad oggi.
E pensare che è passata solo una settimana e mi sembra di conoscerlo da una vita.

Ogni volta era nei miei pensieri, era nel mio odio profondo, che ora, sta svanendo come sabbia al vento.

Ho sempre pensato a Ink come un mostro spregevole e orrendo, ma mi sbagliavo, è comprensibile e serio quando vuole. Mi fa piacere che certe volte mi aiuti, tipo adesso con queste notizie sui Sans, ma non riesco a dimostrargli la mia gratitudine.
Questo odio sta diminuendo, ma non è ancora scomparso totalmente.

Bozza, o Altro ||ink×reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora