𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕠𝕕𝕚𝕔𝕚

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Le gocce nere escono dalla ferita alla spalla e sul mio volto un'espressione di dolore prende posto.

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(Nome)

Dò un'ultima occhiata alla parete scavata dove Nightmare è stato sbattuto dall'attacco di Ink.

Sospiro esausta.

- non voglio più continuare... - sussurra al mio orecchio il mio migliore amico.

Tear mi stringe facendo scendere delle lacrime dalle orbite. Mi dispiace per lui. Sono sicura che lui voleva solo indietro il suo mondo. Anche se era triste, voleva che gli altri ci fossero.
E sorridessero insieme a lui.

- sai che non possiamo... - dico accarezzandogli la schiena per confortarlo. Sento il bisogno di vederlo sorridere, di fargli sfoggiare il suo unico e strano sorriso.

Dopo che si è calmato andiamo alle Waterfull di un AU qualunque e iniziamo ad allenarci per l'attacco che ci sarà domani.

Sta succedendo tutto troppo velocemente. Ho bisogno di distaccare la mente dal cervello e sfogarmi.

Tiro calci e pugni alla parete rocciosa frantumandola. Mi alleno alla creazione delle ossa e dei Gaster Blaster.

Mi alleno fino allo sfinimento. Avevo proprio bisogno di distrazione.
Io e il mio compagno ritorniamo alla base e andiamo subito a dormire.
Non so del motivo per cui Nightmare ci tenga tanto al mio contributo, ma non gli farò toccare nessuno.

Svolgeremo i futuri attacchi il più velocemente possibile per chiudere al più presto questa faccenda.

...

Ci svegliamo entrambi di mala voglia e scendiamo per mettere qualcosa sotto ai denti.

Finito di mangiare guardo Tear. Ormai ho perso la voglia, la speranza di un domani con la mia famiglia.
E anche il mio amico.
Abbiamo compreso a pieno le parole di Ink e ora, come tutti, ci pentiamo delle scelte fatte.

Solo ora mi accorgo che è tutto inutile. Non avrei mai dovuto ucciderli, ma avrei dovuto uccidere ME.

E ora eccomi, davanti al cartellone di benvenuto di Horrortale. Le persone in giro sembrano morte. Occhi senti in attesa di cibo, di umani.

Con lo sguardo cerco di intravedere il Sans di questo AU, ma di lui, nessuna traccia. Faccio spallucce e insieme al mio amico cerchiamo di capire come spargere dolore e sofferenza.

Faccio comparire una testa di drago e sparo raggi di luce bianca su ogni casa facendola crollare. I mostri scappano urlando e piangendo dalla disperazione.
Di sicuro questo a Nightmare piacerà, e non mi romperà le palle per un po'.

Ormai tutte le abitazioni sono state abbattute e Tear afferra un mostro cercando di fargli dire dove si trovi Horror.

- Ohoh~ abbiamo delle visite vedo. - ridacchia una vite rauca.

Compare dal bosco lo scheletro tanto atteso, ha il cranio spaccato su un lato e gli occhi rossi in cerca di cibo. Maneggia fra le mani un'enorme ascia che sbatte nervosamente su una mano.

Il suo sorriso malato mi fa venire i brividi. Si avvicina con calma a noi e ride come un pazzo da manicomio. Non so cos'abbia da ridere, ma so solo che sembra un ebete.

Nella mia mano compare un osso dalla punta aguzza e glielo punto contro. La sua risata agghiacciante rimbomba nel vuoto. Ormai tutte le case, abitazioni e palazzette sono distrutte, ridotte in cenere.

Bozza, o Altro ||ink×reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora