3 capitolo

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Sento sempre più freddo e ora capisco che devo ascoltare di piu' quando mi dicono di prendere una giacca.

<< piacere io sono gio>>

> tendendogli la mano >

<< ah si si, la famosa amica di zia Jen, piacere io sono Jake, hai una sigaretta?>>

<< piacere mio>>

>

> gli do'la sigaretta, non so che tipo fumasse ma si doveva accontentare delle mie marlboro light gold.

> da gentiluomo si toglie la giacca e me la appoggia sulle spalle.

<< ma dai sul serio? Grazie, ma ora sentirai freddo tu>>

<< ma no tranquilla io ci sono abituato>>

Restiamo li ammutoliti a fumare la sigaretta, guardo Jake, é alto, moro con gli occhi azzurri, fisico palestrato quanto basta senza sembrare uno di quei pompati esagerati, carnagione scura abbronzatissima. É bellissimo, perché Jen non mi ha mai parlato di lui?.

Vorrei che la sigaretta non finisse mai. 

Ti va di fare un giro della tenuta?>>

>

"Io davvero io?? Me lo chiedi pure??"

Entriamo in casa di Jen e avvisiamo che andiamo a fare un giro.

In effetti anche se non era la prima volta che andavo li non avevo mai visto il resto della tenuta.

Andiamo verso la stalla dei cavalli, io adoro i cavalli.

allora, ti piacciono i cavalli?>>

<< certo che mi piacciono>>

< se era giorno ti portavo a fare un giro>>

"Perché é notte?? Perché perché?"

Non avevo mai fortuna in queste cose.

Dopo i cavalli ci avviamo verso il giardino e ci sediamo in una delle panchine vittoriane che ornano il giardino.

Wow! Il giardino visto di notte illuminato con luci soffuse, é straordinario. C' é una strana magia nell' aria, sarà mica che sto vicino ad un ragazzo bellissimo? Tolgo subito quel pensiero dalla mente.

La notte é stellata e la luna é piena e arrossata, quale spettacolo più bello di quello?

< allora dimmi quanti anni hai?>>

<<fra 10 giorni 18>>

<< ahhaha quindi potrai bere eh >>

> uno strano pensiero vorrebbe essere invitato al suo compleanno >

ma che risposta stupida era quella? oddio scusa non so quello che dico>>

<< tranquilla, ahha si potrò bere anche se sono astemio>>

"Ma perché prima di parlare non penso 20 volte?" .

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Mi prende la mano, ho una sensazione strana,tremo al pensiero che le sue dita sfiorino le mie.

No ti prego cuore mio stai calmo che senno' qui succede un casino. Sai bene che l'amore non fa per te, ci sei gia' passata e sei gia' rimasta scottata più volte.

Arriviamo davanti al portone di casa sua. Una meravigliosa porta di frassino intagliata in un bellissimo disegno floreale, e un pomello d'oro bloccano l'entrata del maestoso palazzo.

La apre , entriamo.

Davanti a me si innalza una scala circolare bianca avorio. Wow! sembra di stare nel castello delle principesse, manca solo il ponte levatoio e il fiume che circonda le mura.

Saliamo la scala, con la mano sfioro la ringhiera, sembra di toccare oro vero sotto le mani.

Arriviamo in cima alla scala ed entriamo in salone. Un enorme camino antico fa da sfondo e rende calorosa la stanza. Muri rosa e sfumature rosee colorano le pareti ornate di quadri ottocenteschi. Finestre luminose con ampie tende scorrevoli a baldacchino, riempono la stanza.

Ci sono due tavoli uno grande di legno intagliato e uno piccolo tutto di vetro e cristallo.

Le sei sedie rivestite di seta bianca sono la cosa più bella che abbia mai visto.

Dal salone passiamo in una camera.

Dalla Playstation, i numerosi giochi in dischetti, il tabellone delle freccette, i muri dipinti di blu notte e i calzini sparsi ovunque, deduco che dev'esser la sua stanza.

Il letto é bellissimo, noto che sobbalza e capisco che é un materasso ad acqua.

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Giochiamo per una buona mezzora, ridendo come bambini. Che bella serata, non me la sarei mai immaginata.

Ci alziamo da terra e spengiamo la play.

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<< si certo ma ho il cellulare a casa , se mi fai uno squillo quando arrivo a casa lo salvo>>

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Scendiamo di sotto dove zia e jen ci stavano aspettando.

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Salutiamo tutti calorosamente e andiamo alla macchina. Durante il tragitto di ritorno la mia mente vaga e ripensando alla serata mi vengono i brividi.

un oceano d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora