Capitolo Venticinque

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Scendo correndo e mi ritrovo Alberto che barcolla, che cazzo ha combinato, mi ha preso in giro quando ha detto che andava a lavorare. Lui senza dirmi niente si dirige in camera e io lo seguo
T: dove cazzo sei stato? *urlo*
A: Non urlare che ho mal di testa
T: non urlare? Dove cazzo sei stato?
A: Non è che perché stiamo insieme devi sapere ogni cosa che faccio, non sono affari tuoi di dove sono stato e quello che ho fatto!
T: non sono affari miei? Tu non sei normale, tu sei pazzo! Ieri mattina eri bello tranquillo poi chissà cosa cazzo ti è successo e sei cambiato, manchi tutto il giorno e torni a casa alle 4:00 del mattino. Cosa ti aspettavi? Che io ti saltassi addosso? *si alza e mi si avvicina con aria da cattivo, ma io non sono spaventata, così rimango li impalata lui mi blocca e da un pugno allo specchio, ed esso cade in frantumi*
A: Tish! Cazzo! Fatti gli affari tuoi, non vedi che hai fatto uscire la parte peggiore di me? Te lo ricordi il limite? L'hai superato *urla*
T: ancora con sto cazzo di limite? Cos'è il limite dai fammelo vedere, sono tanto curiosa. *urlo*
A: vuoi una dimostrazione del limite? Bene *si mette a rompere tutte cose, mi si avvicina ancora di più e mi da uno schiaffo, talmente è stato forte che cado atterra*
T: tu-tu non sei normale! Tu non mi ami, se mi avessi amata non mi avresti toccata nemmeno con un dito. Chi sei Alberto chi sei? Quello tutto stronzo, il manesco o quello dolce? Forse sei tutte e tre, ma io odio quello manesco e se devi essere così è meglio se te vai, anzi, meglio se me ne vado *dico singhiozzando*
A: Titi, mi dispiace, non volevo darti uno schiaffo, te lo giuro. Io ti amo Tish. Per favore rimani, dammi un'altra possibilità, non c'è la faccio a vivere senza di te. Sei importante, mi hai rubato il cuore da quando sei arrivata, non ti ho mai odiata, ti ho sempre amata. *sembra sincero, nota che dallo schiaffo che mi ha dato esce un po' di sangue così me lo asciuga con il dito e poi se lo lecca*
T: non lo so Alberto, ti ho già dato troppe possibilità. Ti amo anch'io, ma mi hai dato uno schiaffo, so che te ne sei pentito. Ma da questa litigata che mi porto? Solo cattiverie che ci siamo detti, tu non mi hai detto niente del perché sei tornato a casa così tardi e dove sei stato, mi porto solo che hai distrutto la camera da letto e cos'è il famoso limite, ho paura che se io dovessi rimanere e dovessi risuperere il limite cosa fai? Mi uccidi. Ma lasciando stare questo discorso. Perché non hai detto che viviamo insieme e hai detto che io vivo in un nuovo dormitorio
A: Tish tu mi hai sfidato e ti ho fatto vedere la parte peggiore del limite. Ma ti giuro che non ti toccherò mai più. Ho detto che hai cambiato dormitorio perché pensavo che ti vergognassi di me
T: se mi sarei vergognata di te non ti avrei nemmeno baciato la prima volta. Ma riguardo l'ultima possibilità ci devo pensare

Spazio autrice: Tish darà l'ultima possibilità ad Alberto? Cosa succederà?

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