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Non riesco a muovermi, sono completamente paralizzata all'idea di salire su un aereo, l'ho preso soltanto due volte in vita mia e questa cosa mi sta facendo andare fuori di testa.

Sono passati tre quarti d'ora e finalmente sono riuscita a trovare il mio posto.
Non posso crederci, sto per andare a New York, il mio più grande sogno.

<<signorina è giunta a destinazione>>

Mi avverte l'hostess.

Così prendo coraggio mi alzo e scendo.
Finalmente l'aria fresca  mi riempie i polmoni.
Niente bambini che urlano e vecchietti che russano.

Dopo 15 minuti di taxi finalmente arrivo al centro, e la prima cosa che faccio è andare da un parrucchiere, voglio tornare del mio colore naturale, basta tinte, basta capelli ossigenati rivoglio il mio carissimo biondo cenere.
Ho tagliato i capelli poco sotto l'orecchio e finalmente ho di nuovo il mio colore.

Per oggi dovrò fermarmi in un ostello e domani inizierà la visita agli appartamenti, purtroppo non posso permettermi di alloggiare alla NYU
E dovrò condividere l'affitto con un coinquilino.

***
Ho visitato 4 appartamenti ma nessuno di questi mi ha colpita particolarmente, cosi ho deciso di tornare nell'ostello e di farmi una doccia calda per schiarirmi le idee.
La doccia non è servita a molto, ho male alla testa e sono ancora delusa per li appartamenti.
Smetto di pensarci e mi infilo sotto le coperte preparandomi psicologicamente al giorno successivo.

Apro gli occhi e rimango accecata dal sole che filtra dalla finestra, che dio maledica me e la mia poca voglia di abbassare le serrande, guardo l'ora, sono le 7 del mattino, così prendo coraggio e vado a farmi una doccia, l'acqua calda che scorre lungo la mia pelle è e sempre sarà una sensazione meravigliosa, esco dalla doccia e mi vesto velocemente: dei leggings neri una maglietta gialla (il mio colore preferito) e un cardigan beige, credo si sia capito che non ho un grande futuro da stilista, ma comunque in questi giorni ho altri pensieri per la testa, mi trucco accuratamente e provo a rendere le onde disordinate dei miei capelli presentabili, infilo le mie amatissime e comodissime scarpe da ginnastica e mi incammino verso il nuovo appartamento da visitare, la ragazza che mi accoglie ha i capelli ricci e castani, un viso rotondo ma al contempo dolce e un sorriso smagliante, mi presento e lei mi dice di chiamarsi Mey.
<<questa sarà la tua camera ora è un po' disordinata ma puoi pensarci te a renderla più accogliente>>
Mi dice Mey con il suo solito sorriso abbagliante.
<<è fantastica, meravigliosa>>
Dico io con sorriso che parte da un orecchio e si conclude all'altro.
<<benissimo allora ecco a te le chiavi!>>
Le prendo e ringrazio, appena fuori faccio un saltello e lancio un gridolino sperando di non aver disturbato nessuno.

Mi fido di te Where stories live. Discover now