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Apro gli occhi, la testa mi sta scoppiando, sento un caldo insopportabile e non riesco a muovermi dal bacino in giù, dopo qualche secondo mi rendo conto del perché.
<<cazzo>>
Dico a bassa voce.
Non ci posso credere Kyle mezzo nudo che mi cinge in vita e oltretutto io sono completamente scoperta se non fosse per la sua maglietta che è l'unica cosa che indosso.
Provo a scostarmi senza svegliarlo, ovviamente con scarsi risultati dato che lui apre gli occhi  all'improvviso, in un attimo sono giù dal letto che lo guardo attonita.
<<cosa è successo?>>
Chiedo chiaramente confusa.
<<niente caramellina eri ubriaca e Mey com'è suo solito fare ha cercato di farti diventare la persona che non sei quindi adesso sei qua con me>>
Caramellina? Questa mi mancava.
<<non intendo quello, tra noi due e successo qualcosa?>>
Lui soffoca una risata e poi mi punta gli occhi addosso.
<<non preoccuparti caramellina non farei mai niente con te, davvero non sei il mio tipo.>>
Non so se essere offesa o sollevata.
<<bastava un semplice no.>>
Dico io arricciando il naso.
<<che c'è emily? Non ti sarai mica offesa?>>
Emily, caramellina, si decide?

<<assolutamente no! Voglio soltanto tornarmene a casa potresti portarmici per favore?>>
Lui mi fissa e fa un sospiro.
<<vestiti io vado ad accendere la macchina.>>
Dice lui mettendosi un paio di pantaloncini neri e una t-shirt bianca.
Un momento, io adesso cosa mi metto addosso.
<<non ho nulla da mettermi e non mi pare il caso di rimettere il vestito di ieri sera.>>
Mi guarda un secondo pensieroso e dopo tira fuori da un cassetto una canottiera da donna e dei pantaloncini.
<<tieni>>
Me li lancia.
E questi vestiti dove li ha presi? Preferisco non chiedere, non ne ho le forze per farmi o fare domande.

Dopo circa 10 minuti sento suonare il clacson dal cortile, così riguardo per la terza volta se ho preso tutto e scendo.
Appena arrivata di sotto salgo sulla sua jeep marrone, si ragazzi avete capito bene questo tipo misterioso e maleducato possiede una cazzo di jeep.
Non ricordo se è la stessa macchina su cui sono salita ieri sera, ma deduco di si.
Dopo altri 10 minuti sono sotto il mio appartamento, Kyle si è offerto di accompagnarmi di sopra, così salgo le scale davanti a lui sentendomi parecchio osservata.
Appena fuori dalla porta sento le ginocchia cedermi, non ci posso credere, tutte le mie robe ammassate di fuori con un biglietto sopra "grazie per aver risistemato la camera, ora è pronta per essere abitata da qualcuno che sappia vivere."
Non ci credo, neanche 3 giorni che sono a New York e già non ho posto in cui stare.
Guardo Kyle che sembra non curarsi dell'accaduto, sono senza parole.
<<mi ha sbattuta fuori casa>>
Dico con voce tremante.
<<avresti dovuto aspettartelo caramellina Mey è fatta così sembra dolce e carina ma è una stronza fotonica.>>
<<e ora dove vado?>>
<<non lo so, non sono problemi miei>>
Dice Kyle.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime ho il respiro irregolare, senza che me ne renda conto ho le guance completamente rigate di lacrime.
<<no ti prego no, non piangere per favore>>
Dice Kyle in modo abbastanza stressato.
<<non so dove andare e i risparmi che ho nella mia carta di credito stanno per finire>>
Dico tra un singhiozzo e l'altro.
<<oh va bene okey potrai fermarti da me per qualche giorno basta che la smetti di frignare!>>
Dice Kyle.
Mi asciugo le lacrime e senza pensarci gli getto le braccia al collo, lui si irrigidisce, ma poi si lascia andare e mi stringe in un abbraccio caldo e rassicurante.

SPAZIO AUTRICE:
CIAO RAGAZZI QUESTO È IL 4 CAPITOLO, SCUSATEMI SE È UN PO' CORTO CERCHERÒ DI ALLUNGARE LEGGERMENTE IL 5.
NONOSTANTE TUTTO SPERO TANTO CHE VI PIACCIA💜

Mi fido di te Where stories live. Discover now