Gym

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Ancora non riesco a credere al fatto che Damiano parta. Chissà che dirà Valeria quando lo saprà. Adesso è meglio smettere di pensarci Giada mi sta aspettando.
Esco di casa e la vedo salutarmi con la mano.
"Ciao" dico normale
"Tutto ok? Non hai ancora insultato la mia maglietta o altro che ho addosso e neanche me"
"Si si, andiamo è il momento" concludo brevemente il discorso.
Oggi è un grande giorno, io e Giada ci iscrivermo in palestra, lo so neanche a me sembra vero.
Entriamo in quel luogo sconosciuto e salutiamo il proprietario.
"Buongiorno ragazze, quindi come aveva deciso vi iscrivete?" Ci domanda
"Sì" rispondiamo in coro, al momento il nostro tono è quello di due persone convinte ma non so per quanto ancora lo sarà
"Bene, Alexander vi mostrerà la palestra" dice indicando un ragazzo seduto intento a guardare il suo cellulare.
Alexander mette via il telefono e viene verso di noi.  Ci guardiamo per qualche minuto e noto i suoi occhi azzurro chiaro, sono così belli, mi ricordano quelli di Fede, anche i capelli sono simili, un po' biondi a contrasto col castano scuro, solo che i suoi sono molto più spettinati.
"Andiamo" ci dice col tono di uno che non ha proprio voglia di lavorare "bene lì ci sono le cyclet, i tapis roulant, i wave, e gli attrezzi per le cambe insomma la roba per fare cardio, laggiù ci sono i pesi, e lì robe per le braccia, buon allenamento" dice e fa per andarsene, ma lo fermo.
"Ma non ci mostri come si usano" domando
"Sono come computer basta accenderli no? Me perchè tutti gli incapaci li lascia a me" sbuffa
"Incapaci a chi!" Urlo mentre se ne va.
"Bene iniziamo e lasciamo perdere quell'antipatico" dice Giada.
Saliamo sulla cyclet per una ventina di minuti poi passiamo al tapis roulant per altri venti minuti.
"Marta mi sento male" dice Giada per poi svenire, fortunatamente lì a prenderla c'era un altro ragazzo biondo.
"Giada, giada!" Le dico mentre riapre gli occhi mentre è in braccio al ragazzo che la sta portando sui divani per stenderla.
"E tu chi sei?" Domanda a lui ancora confusa
"Sono Mattia piacere, però ci presenteremo meglio dopo" risponde il ragazzo.
Mattia posa giada sul divano e si siede in quello affianco con me, mentre spero che la mia amica stia bene noto Alexander seduto lontano che mi fissa.
Giada si rialza.
"Attenta" si preoccupa il biondo "ti prendo un po' di acqua con lo zucchero" dice e se ne va.
"Wow ma quanto è bello quel ragazzo in bellezza gli darei un bel dieci" dice Giada
"Oh finalmente stai guardando qualcuno dopo...ehm...dopo...dopo coso" rispondo balbettando.
Mattia ritorna con ciò che aveva promesso e Giada beve quell'acqua zuccherata con una faccia schifata, non deve essere buona.
Asppettiamo un po' e decidiamo di tornare a casa, anche se in pratica per colpa di Giada non abbiamo fatto nulla.
"Ciao alla prossima volta" salutiamo Mattia, almeno lui è simpatico non come quell'altro che mi ha fissato tutto il tempo senza rivolgermi parola, eccetto quando era obbligato.
"Io sono arrivata ci sentiamo per la prossima volta e vedi di non svenire, vabbè che poi ti salva Mattia" la prendo in giro
"Scema" risponde sarcastica e se ne va.

Fino a farmi male 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora