6.

1.8K 117 37
                                    

"Hoseokie, entriamo?" chiese Jungkook, dopo aver passato quasi due ore con il maggiore fuori, mentre guardavano il fuoco e si stringevano sotto una coperta per il troppo freddo. "Yoongi dorme, vero?" rispose con un'altra domanda, e l'altro annuì vigorosamente, mentre faceva il suo tipico sorriso da coniglietto. "Tu inizia ad entrare, io ti seguirò tra un po'" disse, mentre copriva meglio il moro con la coperta, avvolgendolo quasi completamente. Quest'ultimo nego con il capo, mimando un "no" con le labbra. "Entro quando entri tu" parlò con aria da bambino. In fondo, era sempre stato dolce. Hoseok sorrise a quella tenera affermazione. Si rese conto di essere sempre più innamorato di quel ragazzo che ne aveva e ne stava passando tante. Mentre il venticello invernale si faceva strada verso i loro corpi, facendoli rabbrividire subito dopo, il rosso pensò di dare la sua completa attenzione a Jungkook.

"Kook, come sta tua madre?"

Il richiamato lo guardò. Lo fissò, e Hoseok poté vedere delle lacrime formarsi sui quegli occhi scuri e profondi, che parlavano da se. "Sta cercando di sconfiggere il cancro, ma t-temo che non ce la farà" parlò con tutto il coraggio che aveva in corpo, ma la sua forza cessò quasi subito, perché dopo scoppiò a piangere, buttandosi fra le braccia del ragazzo che aveva di fronte. Gli vennero in mente quei momenti in cui il piccoletto passava tempo con lui nel pomeriggio, a casa del maggiore, quando ancora non aveva ricevuto la tragica notizia. Era da più di un anno che la mamma di Jungkook combatteva contro quella malattia, e per un momento era anche migliorata, ma poi tutto crollò addosso a Jungkook quando scoprì che non ci fosse più tempo. Che ormai quella bestie si era espansa in tutto il corpo della sua mamma, che stava morendo. Che ormai anche lei lo stava lasciando.

"H-Hoseok, perchè tutte a me. Io non c-credo di aver fatto niente di m-male, eppure lui ce l'ha c-con me, n-ne sono sicuro" singhiozzò, stringendosi tra le braccia del suo hyung. Gli accarezzò il capelli, cercando a tutti i costi di calmarlo, e poi prese il suo viso fra le mani, guardandolo. Ormai anche lui stava piangendo.
"Jungkook, sarà sempre con te. Io sarò sempre con te, non ti lascerò mai" parlò con voce bassa, facendo annuire l'altro. Si riattaccò al suo corpo, provando a far calmare quel dolore tanto forte quanto straziante. "Scusa Jungkook, non avrei dovuto parlartene" disse Hoseok, una volta che il moro sciolse l'abbraccio, asciugandosi le guance con la manica del cappotto, che copriva le sue mani.

Lo zittì con una mano, ora liberata dall'indumento, e lo guardò, accennando un sorriso. "Sei il migliore, Hobi hyung. Riesci sempre a calmare la tempesta che c'è in me. Sei la persona migliore che potessi avere, e morirei se perdessi anche te"

Hoseok, illuminato da quelle parole, sentì il bisogno di poggiare le sue labbra su quelle del giovane di fronte a lui.
E così fece.
Baciò Jungkook con tutto l'amore che aveva in corpo, beandosi del sapore che emanavano le labbra di quest'ultimo. Per un primo momento il più piccolo ricambiò anche, ma quando realizzò la cosa, non esitò neanche un minuto a staccarsi dal corpo dell'altro. "H-Hoseok, che hai fatto?" chiese, con gli occhi sgranati e due dita sulle labbra socchiuse. Il rosso lo guardava, con due occhi coperti da un telo sottile di tristezza, capendo in pieno di essere stato rifiutato. "Non ti è piaciuto?" chiese, e in quel momento voleva solo sotterrarsi.

"H-Hoseok..."

"C'è un altro?" chiese apaticamente, ed era sicuro di aver visto il più piccolo sussultare a quelle parole. Infatti non rispose, rimase lì, a fissarlo, in silenzio.

"È Taehyung, vero?"

Nessuna risposta.

"L'avevo capito, ecco perché mi parlavi sempre di lui quando eravamo da soli a casa mia, come ho fatto a non capirlo!"

"T-ti preg-"

"Ma certo! Ecco perché sei così scontroso con lui. Ce l'hai così tanto perché preferisce Jimin a te, non è vero? Hai questo rancore per lui perché ha scelto un ragazzino dall'aria dolce e infantile per uno virile com-"

"Zitto! Sta zitto! Non hai il diritto di parlarmi così" urlò Jungkook, con gli occhi colmi di lacrime, e le guance rigate da esse. L'altro si zittì, sussultando alle urla del più giovane. Puntò lo sguardo a terra, e lo rialzò fino a quando sentì voci diverse da quella di Jungkook.

"Ragazzi?"

I fancy you. [ Vmin ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora