8.

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Passarono anche quelle giornate, e ormai ne mancava solo uno a quello dedicato esclusivamente a Kim Taehyung. Jimin era sempre più in ansia, e il timore di non essere abbastanza c'era, ed era aumentato. E se non lo desiderasse più come prima dopo quello che aveva scoperto di Jungkook? se preferisse il piccolo a lui? Quelle paranoie, dubbi e ansie non cessavano di tormentare la mente del rosa.
Erano di nuovo nella loro dimora, ritornati alla vita di tutti i giorni, che loro amavano. "Tae, vieni a pranzare" lo chiamò Jimin, e quando lo vide arrivare sorrise. "Che hai da ridere, zucchero filato?" disse il castano, che gli scompigliò i capelli, per poi lasciargli un bacio sulla fronte, quelli che Jimin tanto amava. "Niente, sei bellissimo" rispose, sempre con quel sorriso stampato in viso. Prima di sedersi, Taehyung lo avvicinò al suo corpo per dargli un vero e proprio bacio, uno di quelli lunghi e bagnati, dove le loro lingue si muovevano in sintonia, senza neanche un briciolo di malizia. Si misero a tavola, e iniziarono a mangiare il pranzo preparato da Jimin, ottimo cuoco a parere di Taehyung. Nel mentre, non mancavano sguardi dolci riservati da Jimin, e i baci volanti mandati dall'altro. Quella situazione non placò le preoccupazioni del ragazzo dai capelli rosati.

"Tae, ma tu mi ami?" chiese, mentre aveva lo sguardo fisso sul piatto. Il richiamato lo guardò, inarcando un sopracciglio e inclinando la testa da un lato, con sguardo interrogativo. "Che domande fai?" rispose con un'altra domanda. "Certo che ti amo, ti amo di un amore che è più di un amore" rispose, facendo brillare gli occhi al ragazzo di fronte a lui. "Che cos'è l'amore per te, TaeTae?" domandò in un sussurro, con aria da bambino e con le gote colorate da un lieve rosa, quasi come i suoi capelli. "Per me? Hmm..." pensò, guardando il vuoto per qualche secondo, e rispondendo: "Park Jimin" disse deciso, spostando gli occhi verso la figura del ragazzo di fronte a lui. "Parliamone su, è un ragazzo stupendo. Per te?"

"Park Jimin e Kim Taehyung" rispose, allungando la mano per afferrare quella decisamente più grande del suo ragazzo. "Ti amo Taehyung-ssi, non lasciarmi mai" parlò, stringendo le dita. "Ti amo, Jimin-ah"

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Si spostarono nel salone, e si accoccolarono sul divano, uno nelle braccia dell'altro, guardando la televisione avanti a loro. Certo che non prestassero molta attenzione a quell'aggeggio, troppo presi l'uno dall'altro. Ma la cosa che principalmente distraeva Jimin non era solo Taehyung, ma quella frase che continuava a rimbombare nella sua testa dopo la breve conversazione con Hoseok.

"Gli piace Jungkook"

Com'era possibile? Jungkook, ragazzo sempre duro e rigido con il castano, provava dei sentimenti per quest'ultimo. Inimmaginabile.

"Taehyung" chiamò Jimin, mentre si metteva composto sul divano, per guardarlo meglio negli occhi. "Mi chiami con questo tono e con il mio nome completo solo quando ti tocco troppo i capelli, non sia mai dovessero rovinarsi, ma ora sono stato fermo. Che succede?" disse ironico, accennando una risata, beccandosi però, una pacca sulla spalla dal maggiore. "Che avete fatto tu e Jungkook nella tenda, l'altra notte?" chiese, con sicurezza, anche se dentro di se si sentiva tutt'altro che sicuro. "Dormito?" parlò incredulo Taehyung, inclinando leggermente la testa da un lato. "Hmm, Park Jimin geloso... non mi è nuova" disse, mettendosi due dita sotto il mento e fissando il vuoto, per prenderlo in giro.

"E ci mancherebbe! Non voglio che ti porti via da me..." mise il broncio, che addolcì il cuore dell'altro. Quest'ultimo rise, per poi tirarlo da un braccio, facendolo sedere sulle proprie gambe. "Sei uno stupidone" disse, mentre iniziava a baciare le sue labbra carnose.

"Amo solo te"


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capitolo totalmente vmin ++ totalmente soft perché il prossimo lo sarà un po' meno 🥵🥵

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