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30 dicembre.
Il giorno in cui, in un letto di ospedale della grande città di Daegu, nacque Kim Taehyung.

Kim Taehyung, ormai 23enne, era un ragazzo pieno di sogni: l'arte, una delle tante vie di comunicazione, era ciò che lui più amava in tutte le sue forme: da una semplice poesia ad una canzone, da un piccolo schizzo ad un altezzoso quadro. Scoprì il suo mondo a soli 13 anni, quando sua madre, dopo aver notato la sua bravura nel disegno, decise di regalargli pennelli e acquerelli, una tela e tanti altri colori acrilici. E da quel giorno, Taehyung decise di riempire le sue bianche tele con i colori più caldi e vivaci, come lo era lui.
Cresciuto, il ragazzo dai capelli corvini si incuriosì anche della lettura: libri, libri, libri... era occupata solo da quelli la sua camera. Passava ore nel leggere quell'insieme di parole che neanche se ne rendeva conto.
Era diverso da tutti gli altri ragazzini, che, al contrario suo, preferivano uscire per strada a giocare a palla con gli amici. Mentre Taehyung no, lui amava la solitudine e la calma, e questo fu una delle cause che portò a chiuderlo in se stesso.
Divenne adulto, e decise di trasferirsi nella capitale, la tanto amata Seoul. Abbagliato dalla bellezza di essa, decise che fosse quello il posto in cui avrebbe passato il resto della sua vita.
Trovò un appartamento e ci visse per un po' di tempo da solo. Poi si rese conto che quella solitudine si trasformò in noia, e questo lo spinse a cercare un coinquilino, che alla fine lo trovò, ed ora si trovava nella sua attuale casa come fidanzato a preparargli la colazione da portare al letto.

Jimin si era svegliato presto quella mattina, voleva fosse tutto perfetto, tanto da essersi preparato una lista.

- 7:30= Colazione a letto
- 8:00= Consegna del primo regalo
- 13:00= Pranzare in un ristorante di lusso
- 14:00= Consegna del secondo regalo
- Festeggiare con gli amici
- 20:00= Vedere il suo film preferito
- Fine del film= Il regalo.

L'ansia che scorreva nelle vene non abbatteva comunque jimin, otteneva ciò che voleva, e lui desiderava che il compleanno del suo ragazzo fosse una giornata indimenticabile. Infatti, subito dopo scattate le 7:30 del mattino, si tuffò in camera con un vassoio contenete tutto ciò che Taehyung amava mangiare all'inizio della giornata: yogurt all'albicocca, due fette biscottate con burro e marmellata e un bicchiere di spremuta d'arancia. Entrò facendo più silenzio possibile, e dopo aver poggiato il piatto pieno, svegliò il festeggiato.

"Amore mio" sussurrò, mentre con una mano accarezzava la sua guancia. Il castano storse il naso e poi mugolò, si strofinò gli occhi e poi li aprì, beandosi di un Jimin con i capelli portati all'indietro e un sorriso amorevole sul suo volto.

"Buon compleanno amore mio" disse con felicità nel suo tono, mentre si avvicinava per lasciare un bacio sulle labbra di Taehyung, che sorrise a sua volta. "Grazie Jimin-ah — chiuse gli occhi, ma subito li riaprì quando sentì Jimin muoversi per afferrare la colazione — quello è per me? Wow, sarai un ottimo marito" disse ridendo, mentre Jimin arrossì tremendamente.
Quando il più piccolo ebbe finito di mangiare, Jimin consegnò il suo regalo, anche se non unico, e Taehyung rimase a bocca aperta: due collane Chanel da coppia, una bianca e una nera*, "C-come hai fatto a comprarle?" chiese appena le vide. Jimin ridacchiò tutto il tempo per la reazione del ragazzo.

Anche il pranzo andò bene, mangiarono piatti buonissimi, soprattutto raffinati, e quasi Taehyung si strozzò guardando il prezzo sullo scontrino, cosa che non pesò a Jimin e pagò tutto senza problemi. Poi ci fu il secondo regalo, quello più significativo per il rosa, dato che fosse fatto a mano: una recipiente in vetro contenente 50 motivi per cui Jimin amasse Taehyung. E proprio quest'ultimo, che mai versava una lacrima, si ritrovò a piangere in un ristorante 5 stelle.

I fancy you. [ Vmin ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora