Capitolo 12

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Francesca  (18 luglio 2015)

Da poco è cominciata una nuova estate al villaggio.
Ancora non conosco i balli di quest'anno, non ho istaurato un rapporto con gli animatori e non ho fatto nuove amicizie che poi condividerò nel gruppo per fare magnifiche serate insieme.
Sono sempre stata io quella che fa amicizia con i nuovi arrivati, mentre gli altri sono più riservati, quasi più scocciati nel farlo.
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Apro gli occhi all'improvviso.
Ho fatto di nuovo quel sogno.
Sono giorni che questo sogno si ripete.
Sogno me e Paolo seduti sulla riva del mare a parlare durante una nottata estiva, dove il rumore delle onde è lieve, il cielo è stellato e la luce fioca della luna batte sul lato sinistro del suo viso, ma un attimo dopo cambia lo scenario, ritrovandoci in piena giornata seduti su ma panchina mentre mi sfiora il viso con la mano, piano si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "bella mia", per poi appoggiare le sue labbra sulle mie.
Quando mi sveglio il mio cuore sembra impazzito, batte così forte che ne percepisco il suono fin nelle orecchie, le mani tremano leggermente e il mio respiro è irregolare, come dopo una corsa veloce.
Mi chiedo cosa significhino queste sensazioni, cosa cerca di comunicarmi il mio corpo, perché mi succede solamente se penso a Paolo.
In fondo so di non volermi dare una reale risposta, quindi accantono la questione e continuo a fare quello che ogni mattina sono solita fare.
Aperti gli occhi mi guardo intorno e cerco il cellulare per controllare l'orario.
Sono solo le 9:30 e sicuramente gli altri staranno ancora dormendo, mentre io mi alzo e indosso il costume rosso con i pois e un vestitino giallo che mi ha fatto mia nonna.
Esco dalla camera ed entro in cucina per bere un succo e mangiare una fetta di pane con la nutella.
Controllo nuovamente il cellulare, ma è soltanto passata mezz'ora.
Sbuffo annoiata, ma di restare a casa non ne ho proprio voglia, quindi prendo la borsa e mi incammino per il mare.
Appena mi siedo sotto l'ombrellone cerco di stendere il telo come meglio posso, ma sento una voce pronunciare il mio nome.
"Buongiorno Francesca, hai dormito bene?"
"Buongiorno signori De Amicis, ho dormito molto bene, spero anche voi."
Hanno l'ombrellone proprio di fianco al mio.
"Assolutamente si."
"Paolo dorme ancora?"
"Già, lo conosci bene. Non si sveglierà prima delle undici."
"Infatti. Beh, buona giornata."
"Anche a te cara."
La madre di Paolo, Tiana, é una donna dolcissima e amorevole.
Torno al telo per finire di sistemarlo, poi tolgo il vestito, indosso gli occhiali da sole e le cuffie e mi sdraio.
Prendo il libro dalla borsa e comincio finalmente a rilassarmi.
Leggo più o meno tre capitoli del libro prima di essere nuovamente interrotta.
Stavolta è una mano che mi tocca la spalla a farlo.
Abbasso il libro e tolgo gli auricolari.
"Ehi ciao, tu devi essere nuova qui. Non ci siamo ancora presentati, sono Lorenzo, l'organizzatore di eventi della <blue animation>. Tu sei?"
"Ciao, sono Francesca. Non ci siamo ancora presentati, ma credimi che io non sono nuova da queste parti."
"Come non sei nuova?"
"Già, sono almeno 10 anni che vengo in questo villaggio."
"Ah bene, comunque stiamo organizzando un torneo di beachvolley per pomeriggio, più o meno verso le 18:30. Ti andrebbe di partecipare?"
"Ci saranno anche Alessandro, Filippo, Francesco, Daniele, Giovanni e Giacomo?"
"Li conosci?"
"Come ti ho detto, vengo qui da molto tempo e come me anche loro. Comunque segna il mio nome e quello di Martina, entrambe giochiamo a pallavolo."
Infatti, sono ragazzi che hanno quattro o cinque anni in più rispetto al mio gruppo, ma molto spesso ci ritroviamo per fare delle serate insieme, anzi man mano che gli anni passano anche i nostri gruppi si avvicinano di più.
Filippo e Alessandro li chiamiamo i compari, perché sono uniti come dei fratelli e dove c'è uno c'è sempre l'altro.
Francesco e Giacomo sono i cugini di Noemi, quindi sono sempre al villaggio ovviamente.
Giovanni è il figlio del capo del ristorante del villaggio, mentre Daniele è il fratello di Martina.
Tutti loro formano un altro gruppo che fino a qualche anno fa neanche ci calcolavamo perché ovviamente eravamo ragazzini e pensavamo a fare le cose da ragazzini, ma negli ultimi anni praticamente passiamo quasi ogni serata insieme.
Con solo averli nominati mi spuntano da dietro Filippo e Alessandro, salutano l'animatore e poi salutano me.
"Lorenzo, vedo che hai conosciuto la leader del gruppo di Noemi."
È Filippo a parlare, gli piace darmi sempre fastidio.
"Ah davvero sei la leader?"
"Non dargli retta, tra di noi non esiste un capo."
"Ma cosa dici, se dove vai tu loro ti seguono sempre."
"Stai esagerando Pippo. Non dargli retta."
"Comunque ho ancora una domanda da fare."
"Spara."
Glielo dico con aria scocciata. Hanno rovinato la mia tranquillità.
"Non é per te, è per Lorenzo."
Mi fa una smorfia e sposta lo sguardo sull'animatore.
"Ci stai provando con la nostra Francesca? Perché sappi che ti teniamo d'occhio, è una nostra amica."
L'animatore ride nervoso, ma non risponde.
Quindi lo faccio io.
"Si vede che non hai proprio nient'altro da fare nella tua vita."
"Amico tranquillo, gli ho soltanto chiesto se voleva giocare a beachvolley."
"Annota lei e Martina, giocheranno entrambe nella nostra squadra."
"Già fatto amico, ora vi lascio. Buona giornata."
Prima di andarsene mi lancia un ultima occhiata sorridente per poi spostarsi al prossimo ombrellone.
Stavolta é Alessandro a parlare, con il suo solito tono da belloccio.
"Allora Francesca, che hai fatto quest'anno?"
"Niente di che, voi?"
"Le solite cose, anzi Filippo si è pure fidanzato."
"Davvero? Chi è la povera sventurata?"
Ale ride di gusto, mentre faccio una smorfia a Filippo.
"Si chiama Alessia e domani verrà al villaggio, così la conoscerai."
"Non vedo l'ora guarda."
"Tranquilla Francesca, c'è spazio anche per te nei miei pantaloni."
"Sei proprio disgustoso. Povera ragazza."

Dopo circa un ora vedo Paolo arrivare sotto l'ombrellone dei suoi genitori.
Li saluta e poi si avvicina a noi.
"Buongiorno ragazzi."
"Wella chi è arrivato. Il fidanzato di Francesca!"
"Filippo, ma ti piace davvero così tanto stuzzicare?"
"Sentite, io vi sto soltanto dicendo la verità. Quanto tempo dovrà ancora passare prima di mettervi finalmente insieme. Sareste pure una bella coppia e poi tutti sanno che qui gatta ci cova."
"Sei proprio un cretino, siamo amici, anzi praticamente fratelli."
"Va bene, come volete. Io vi ho avvisato."
Dopo circa dieci minuti arriva anche Daniele.
In quel momento lo prendo come una salvezza. Io voglio un sacco di bene a Daniele e lo conosco molto bene. Passo praticante metà del mio tempo a casa di Martina e con lui compreso.
Ci saluta tutti e comincia a parlare con i compari, così faccio segno a Paolo di alzarci.
"Va bene ragazzi, noi andiamo in piscina, vi lascio l'ombrellone. Mi raccomando non rovinatemi la sabbia."
Daniele mi saluta con l'occhiolino.
Ma poi è sempre Filippo ad avere l'ultima parola.
"Mi raccomando di non fare cose sconce davanti ai bambini in piscina."
Mi allontano senza girarmi, ma la mia mano si alza e con essa anche il mio medio.

"Che deficiente."
Lo dico a Paolo quando oramai siamo lontani dagli altri.
"Già, credo tu gli piaccia. È dall'anno scorso che ci prova con te."
"Ma che stai dicendo? Quello sa soltanto rompere le scatole fino allo sfinimento."
"Fai tu, io ti ho avvisato. Stai attenta che un giorno ci proverà sul serio e tu dovrai sapere come reagire."
Arriviamo in piscina e posiamo le cose sotto l'ombrellone. Nuovamente sistemo il telo sulla sdraio e poi tolgo il vestito.
Tiro fuori la cuffia da bagno dalla borsa e la infilo in testa.
Poi alzo lo sguardo su Paolo e lo noto in seria difficoltà.
"Non riesci a metterla?"
" I miei capelli ricci sono difficili da intrappolare in una cuffia. Non so come ci riusciate voi ragazze con quei capelli lunghi."
"Anni di pratica. Vuoi una mano?"
"Si ti prego, sto impazzendo."
Lo aiuto ad infilarsela mentre entrambi ridiamo come bambini alle prime armi, ma una volta finito mi rendo conto di essere molto vicina al suo viso.
Per un attimo smettiamo di ridere e ci guardiamo fissi, ma poi prendo le distanze e mi tuffo in acqua.
Passa poco tempo prima che anche Martina e Elisa ci raggiungano in piscina, mentre di Noemi non se ne vede nessuna traccia.
In acqua mi piace stare nel mio piccolo angolo sempre ombreggiato, per via dell'albero che lo ombreggia.
Mi appoggio a quell'angolo e chiudo gli occhi in segno di relax, ma dopo pochi attimi sento due mani prendermi dai fianchi.
Conosco molto bene quelle mani.
Paolo mi prende e mi spinge sott'acqua, per poi riportarmi in superficie ridendo.
Assurdo, gli anni passano, ma lui non smette mai di darmi fastidio in acqua, quasi fosse un bambinone che non crescerà mai.
Per gioco lo sfido, appoggio le mie mai sulle sue spalle per affondarlo, ma lui è troppo alto e rispetto a me ci tocca benissimo. Vedendo che il mio intento è vano mi prende di nuovo dai fianchi e mi spinge sotto senza darmi il tempo di trattenere il respiro.
Torno a galla tossendo. Ho bevuto quasi mezza piscina.
Continuiamo a giocare ancora, finché sfinita esco dall'acqua e dopo una doccia fredda mi sdraio al sole per abbronzarmi.
Poco dopo Martina fa lo stesso e si sdraia proprio di fianco a me.
"Franci ti devo confessare un pensiero che mi balena in testa da un po'."
"Dimmi tutto amica."
"Secondo me tra mio fratello e Noemi sta accadendo qualcosa."
Mi alzo all'improvviso.
"Non ci credo. Come fai a dirlo?"
"Sono giorni che Daniele passa più tempo con noi che con gli altri, poi la sera si veste sempre bene e con Noemi fa il simpaticone, mentre lei ride ad ogni sua battuta, anche quelle squallide."
"Oh mio dio, non ci posso credere. Sono allibita."
"Ovviamente tu sei arrivata pochi giorni fa quindi non li hai potuti vedere, ma stasera e nelle prossime sere facci caso e poi mi dici cosa ne pensi."
Ridiamo a crepa pelle.
Questo è il primo gossip di quest'anno. Ovviamente io e Martina per queste cose siamo le migliori e poi io e lei siamo quelle che sappiamo sempre tutto quello che accade al villaggio, perché tutti vengono a parlare con noi.
Noi però siamo perfide, ogni informazione che ci arriva la parliamo tra noi due per scambiarci dei pareri.
Sono dei momenti che io adoro. Ci passerei le ore con lei a parlare di gossip, siamo due curiosone.
Quando anche Elisa e Paolo escono dalla piscina per asciugarsi cambiamo argomento.
Decidiamo di spostarci al beach bar per prendere qualcosa da bere e fare una partita a carte prima di andare a mangiare.
Infatti dopo pochi minuti raccattiamo le nostre cose e c'è ne andiamo, come i quattro moschettieri alla ribalta pronti per vivere nuove avventure.

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