38-"I whould have never chated on you"

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(Ship presenti:
Sanamin, o qualsiasi sia il nome della ship tra Sana e Jimin)

Jimin's p.o.v.
La giornata di oggi è proprio una merda, è non è neanche mezzo giorno, wow. Non migliorerà: i prossimi giorni sarò chiuso in camera mia a deprimermi. Io...amavo veramente quella ragazza, non capisco perché mi abbi fatto una cosa del genere, non me lo sarei mai aspettato e poi, con Jungkook...ma non lo odiava? O era solo una trappola?
Picchiare Jungkook non è stato soddisfacente quanto speravo, ha solo fatto peggiorare la situazione. Ora sono chiuso in camera mia, a piangere. Per quanto possa sembrare divertente, non lo è: sto davvero piangendo. Ho mandato a cagare il mio orgoglio da uomo e ho accettato di lasciar scendere quelle maledette lacrime. Avendo la rabbia negli occhi, quando sono tornato a casa, i miei, si sono preoccupati e hanno iniziato a fare mille domande, ma io mi sono semplicemente chiuso in camera.
Ad un certo punto, sento suonare il campanello di casa, ma non ci faccio tanto caso: chiunque sia non m'importa. Voglio solo capire perché...è successo quello che è successo? Perché la mia ormai ex ragazza mi ha tradito col mio ex migliore amico? Non...riesco a trovare una cazzo di ragione logica, neanche se mi sforzo, ma forse, una spiegazione logica non esiste proprio.
Sento la voce di mia madre a parlare con qualcuno, probabilmente chi ha suonato poco fa'. "È di sopra, si è chiuso in camera sua." Riesco a sentire, stando ad ascoltare.
"Bene, grazie. Lo farò uscire di lì, signora Park." Dice l'altra persona. Voce femminile, un po' riconoscibile, ma...non è lei, non può essere lei, non verrebbe a casa mia, non voglio crederci. No, non è lei. O almeno è quello che il mio cervello cerca di convincermi. Qualche istante dopo, sento la porta chiudersi e qualcuno iniziare a salire le scale. Sta...venendo da me più che sicuramente, ma non voglio credere sia lei. Mi asciugo le lacrime con il retro della mano destra e tiro su col naso per non rischiare di scoppiare ancora. Poco dopo, qualcuno bussa alla mia porta, io resto immobile e zitto, non sapendo cosa fare, come se avessi un attacco di panico perché ho paura sia lei.
"Jimin oppa..." Sento la sua voce dolce, attraverso la porta, tono basso, ma ugualmente extra riconoscibile. Nonostante questo, mi rifiuto di credere sia lei: non può essere lei.
"Jimin oppa, apri, ti prego." Mi prega, provando a schiacciare la maniglia, ma senza risultati. Continua a bussare, mentre io sto muto e fermo.
"J-Jimin oppa!" Mi chiama. Oh Cristo Santo, è veramente lei...vi prego, ditemi che è un incubo: non si può immischiare anche lei ora!
"Sana?" Chiedo con voce bassa, così bassa che forse non mi ha neanche sentito. La risposta mi pare ovvia, ma perché? Perché è qui?! "Sì, sono io. Apri, ti prego." Risponde. Cazzo...
"Che ci fai qui?!" Le chiedo, passandomi una mano tra i capelli, preso dalla disperazione. "Apri la porta, oppa." Mi dice, premendo la maniglia con insistenza. "Non hai risposto: che ci fai qui?" Le chiedo ancora. In realtà volevo sembrare più incazzato, ma sembravo solo confuso.
"Se mi fai entrare, ti rispondo." Mi dice. Non è una condizione che mi convince particolarmente, ma voglio sapere perché sia qui. Sbuffo e mi alzo dal letto con fare svogliato, mi dirigo verso la porta e giro la chiave nella serratura, per poi tornare nel mio letto. La porta si apre, ma solo quando mi siedo riesco a vedere la porta spalancata per rivelare la figura della ragazza, che mi guarda senza mollare la maniglia. "Che ci fai qui?" Chiedo ancora, l'unica cosa che mi interessa ora è questa e nient'altro.
"Ciao anche a te, Jimin. Non si saluta più?" Mi chiede con il suo solito tono fastidioso, chiudendo la porta alle sue spalle e rivolgendomi un sorriso un po' strano. "Ascolta, non me ne faccio niente del tuo ciao. Voglio solo sapere perché sei qui." Dico, guardandola male. Lei passa il suo sguardo su tutta la mia stanza buia, poi torna con quei gli occhi su di me, incastrando i nostri sguardi, ma interrompo subito il contatto. "Sono qui perché...sentivo il bisogno di venire a vedere come stai dopo...quello che è successo, dopo il video." Dice lei, senza distogliere lo sguardo da me, ma io guardo le mie mani, giocando con gli anelli che ho addosso. "Senti Jimin oppa, mi dispiace davvero tanto per quello che è successo. Dopotutto, tu l'amavi e ti si leggeva negli occhi " La sento iniziare a camminare verso il mio letto, sedendosi di fianco a me, causandomi l'istinto di allontanarmi da dove si è seduta lei. Il silenzio regna per qualche secondo, i migliori secondi, visto che non sento la sua voce fastidiosa, ma, questo silenzio, mi mette ansia e mi fa arrabbiare ancora di più. "E poi, chi se lo sarebbe aspettato da Park Chaeyoung." Dice lei, rompendo il silenzio, poggiando una sua mano sulla mia spalla. Alzo gli occhi e le mando uno sguardo inquietante. "Non toccarmi." Dico, stringendo i denti. Lei toglie velocemente la mano dalla mia spalla, mordendosi il labbro e guardando per terra. Il silenzio torna regnare e io torno a giocare coi miei anelli.
"Vuoi sfogarti?" Mi chiede, rompendo il silenzio, il suo sguardo torna su di me. Io torno a guardarla, confuso.
Sfogarmi significherebbe prendere a botte qualcuno, dal mio punto di vista. "Hai bisogno di una spalla su cui piangere?" Mi chiede, curvando i lati delle sue labbra rosee in un leggero sorriso. Abbasso lo sguardo, sospirando pesantemente. "Anche se ne avessi bisogno, non chiedrei la tua spalla, tesoro." Dico con tono basso, ma crudele. "Pare che io sia l'unica ragazza che sappia com'è che ti senti." Continua lei. "Perché? È successo anche a te?" Le chiedo, quasi ironico.
"No, ma so cosa vuol dire essere amata veramente da te." Risponde, con tono convinto. "Questo non ti giustifica niente, Sana." Le dico, torturandomi le dita. "Ah bhe! Scusa allora!" Dice lei, alzando le braccia in segno di arresa e tornando a guardare in basso. E rieccolo qui: il silenzio, è tornato. La guardo con la coda dell'occhio e la vedo accavallare le gambe, contemplando il pavimento.
Sbuffo rumorosamente, facendola quasi sussultare. Continuo a giocare coi miei anelli, è l'unica cosa che mi calma, anche se di poco.
"No, ma parlando seriamente, io non ti avrei mai tradito..." La sua voce, debole 'sta volta, interrompe il silenzio. Poggio il mio sguardo su di lei, un po' scosso per la sua frase.
"Non metterti a parlare di questo adesso..." Sbuffo, riabbassando lo sguardo. "No, Jimin, sto dicendo sul serio! Perché avrebbe dovuto tradirti?! Le hai fatto qualcosa di male?! Cosa c'era che non andava tra voi? Non la facevi sentire abbastanza amata? Non la facevi sentire a suo agio? Non la facevi sentire....
protetta?!" Mi chiede, alzando il tono, guardandomi, questa volta. "Ma non lo so! Potrebbe essere anche per quello..." Dico. Sul serio, voglio restare solo a deprimermi, adesso! Non ho voglia di discutere con lei. "No! Jimin, no! Non è per quello! Sono la tua ex e so perfettamente come tu ti comporti e come fai sentire la ragazza che ami veramente. Quando stavamo insieme, mi donavi tutto l'amore di cui avevo bisogno da un ragazzo, mi facevi sentire super a mio agio e, con te, non esisteva momento in cui non mi sentissi al sicuro." Mi dice, iniziando con tono duro, ma calmandosi durante il discorso. Mentre parlava ho alzato lo sguardo e l'ho guardata, ma ho abbassato lo sguardo appena finito il discorso. Non rispondo. Non so neanche più cosa pensare o cosa dire, sono talmente confuso e arrabbiato.
"Non provare neanche a pensare che sia stata colpa tua, okay?" Mi dice, dopo aver rispreso fiato per il lungo discorso di prima. Neanche questa volta rispondo, resto semplicemente zitto a torturarmi le dita. Questa volta resta zitta anche lei, lasciando che il silenzio ci avvolga per l'ennesima volta. Chiudo gli occhi per qualche istante. Pessima idea! Mi ritorna in mente il video. Le labbra di lei che si muovevano sulle sue, le sue braccia attorno al suo collo, lui con lei mani sui suoi fianchi...Porca puttana!
"Ma ormai è andata così, non ci puoi  fare niente. E poi, chi lo sa, magari non era neanche quella giusta per te." Fortunatamente, lei parla ancora, togliendomi il pensiero del video dalla mente e concentrandomi sulla sua frase. Alzo lo sguardo e noto che ha cambiato posizione; ora non ha più le gambe incrociate (Oh, raga! È nella stessa posizione della foto sopra, ok? Stessa posizione, stesso sguardo seduttivo, chiaro? Non so come descrivere la posizione, quindi niente.). Il suo sguardo seduttivo, puntato su di me con sicurezza, mi fa intendere che è almeno un po' felice per l'accaduto, visto che ho continuato a piacerle dopo che abbiamo rotto e questo si capisce subito. Stavo per parlare, ma lei mi interrompe. "E non provare a dire il contrario, perché la persona giusta arriva quando meno te l'aspetti, lo sanno tutti." Dice, sorridendo, ma senza togliere la seduzione dai suoi occhi. "Già." Commento semplicemente, abbassando lo sguardo di nuovo, per l'incapacità di dire o fare altro.
"Ti saresti mai aspetto che io venissi a trovati, adesso?" Mi chiede, tono debole e un po' insicuro. "No." Rispondo sinceramente. "Ecco, è proprio questo che intendo: quando meno te l'aspetti." Dice, questa volta con tono sicuro. Quando meno te l'aspetti...io non mi aspettavo che lei venisse da me, è questo...quello che intende? Che lei è la persona giusta perché non mi aspettavo venisse da me? Alzo gli occhi appena arrivato alla conclusione. Lei mi sorride, io non ricambio. No...non intendeva quello, spero di no. Lei non è la persona giusta, io ho bisogno di una Good girl, non di una troia. Io ho bisogno di...Chaeyoung, non di Sana.
"Tutto apposto?" Mi chiede, risvegliandomi da quella specie di trance in cui ero entrato. Scuotò la testa un paio di volte e mi riprendo.
"Sì, perché?" La chiedo guardandola.
"Ah, niente, stavi guardando il vuoto con uno sguardo assente." Risponde, facendo spalluccie. Sospiro e mi guardo davanti, poggiando i gomiti sulle mie ginocchia e lasciando le braccia in giù, avendo l'aspetto di un duro: il duro che non sono. E, ancora una volta, il silenzio torna e questa volta, domina per più del solito. Questa conversazione è ansiogena.
Silenzio e discorsi che lo rompono.
"Jimin oppa." La sento chiamarmi, quindi alzo la testa e me la ritrovo a qualche centimetro. No, non lo sta per fare. Non deve farlo. "Cosa-" Ma non riesco a continuare, perché lei poggia le sue labbra sulle mie e inizia premerle, aspettando che io ricambii.
No...non sta succedendo veramente.
Vi prego, no. No. No. No. No. No. No.
Poggio una mano sulla sua spalla nuda, visto il suo outfit molto inadatto alla primavera qui a Seul, e la spingo nel modo più gentile possibile da me.
Riapre gli occhi e mi guarda confusa.
"Solo perché sono tornato single, non vuol dire che tornerò ad essere tuo." Dico, senza togliere la mano dalla sua spalla.

Grande Chimmy!! Sana, ti ha proprio spenta, tesoro.
Comunque, tralasciando stare questo, ultimamente non ho aggiornato per non voglia di farlo, quindi scusate 🙏.
Okay, non so cosa dire...
Cosa ne pensate del capitolo?
Io vi lascio adesso.
Nyongan

I'm a bad boy so I like good girls (Lizkook-Jirosè)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora