Sette

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Settembre 2016

-Lucrezia vieni qui un attimo- chiamo la ragazza bionda che si trova dall'altro lato della cabina del London Eye, l'iconica ruota panoramica di Londra, intenta a chiacchierare con due compagne di college.
-Lucrè!- esclamo più forte per farmi sentire. Lei si volta e alza gli occhi al cielo, dirigendosi a grandi passi verso di me. -Eh che c'è?!- chiede scocciata.       -Mi rompi sempre- aggiunge quando la guardo con aria interrogativa.
-Ah si Lucrè? Non mi pare che la pensassi in questo modo, quando ieri sera mi hai tenuto fino alle 3 di notte a parlare al prato, perchè: "Come mi trovo a parlare con te, con nessuno"- ribatto recitando le sue parole divertito. Lei sorride e scuote la testa.
-Dettagli Niccolò... e non chiamarmi così!- esclama.
-E come ti devo chiamare? Lucrezia, Lulù?- chiedo ridendo. Lei continua a fissarmi e allora ci arrivo.
-Vuoi che ti chiamo Wendy?- sorride immediatamente, ma quando glielo faccio notare lei dice: -Basta che non mi chiami Lucrè, mi sembra il nome di un cane- scoppio a ridere. -Dai Wendy vieni qui- lei si avvicina e mi cinge il collo con le braccia.
-Scatta una foto- chiede ed io tiro fuori il cellulare dalla tasca. -E' quello che volevo fare-. Mi bacia una guancia e proprio in quel momento scatto, poi sorridiamo entrambi all'obiettivo, ed infine la mia preferita, scattata per sbaglio: lei che ride ed io che la guardo, questa ragazza mi fa uno strano effetto.
-Fammi vedere- dice togliendomi il telefono dalle mani. -Mi piacciono tutte- afferma. -Guarda questa- continua mostrandomi la mia preferita. -Questa mi piace un sacco- confesso inclinando la testa, per poi spostare lo sguardo su di lei.
Osservo i lineamenti delicati del suo viso, ormai è quasi una settimana che la vedo tutti i giorni, ma non ce l'ho mai avuta così vicino, se si voltasse in questo momento i nostri nasi si toccherebbero. E' bella, quasi irreale, l'aspetto conta è vero, ma la sua testa lo è ancora di più, vorrei abitarci per un giorno, per scoprire com'è stare li dentro. Quando parliamo mi sembra di conoscerla da sempre, quando in realtà non sono nemmeno sette giorni. Dove è stata nascosta tutto questo tempo? Perchè a Roma non l'ho mai incontrata?
Sciolgo la presa delle braccia intorno alla sua vita, ma lei corruccia il volto. -Mhh no, no- mugugna per poi prendere le mie mani e rimetterle dove erano prima. -Mi piace stare così- confessa guardandomi, poi posa la fronte sulla mia spalla.
Sorrido istintivamente anche se non può vedermi, lasciandole un bacio sulla testa.
-Hai un buon profumo- le dico.
Lei resta in silenzio, e quando finalmente alza il viso noto che ha gli occhi lucidi.
-Che c'è Lucrezia?- le chiedo preoccupato. Lei si morde un po' il labbro. -No niente- indugia. -E' per la mia famiglia- afferma. -Ma sono solo pensieri- si giustifica.
-Mi puoi parlare di tutto lo sai- le dico. -Se ti vuoi sfogare sto qui-. Lucrezia scuote la testa. -No Niccolò, non è niente davvero, adesso mi passa- risponde strofinandosi gli occhi per mandare via le lacrime.
Di nuovo mistero quando si tocca il tasto della sua famiglia... chissà cosa le succede.
La faccio voltare verso il vetro della cabina, che mostra un magnifico panorana di Londra dall'alto.
-Non ci pensare, guarda dove siamo! Concentrati su questo- le cingo le spalle con un braccio. -O su di me se preferisci- lei scoppia a ridere. -Perfetto! Missione compiuta- esclamo soddisfatto quando lei ride.
-Quanto sei scemo- continua a ridere. -Ma se non ci fossi tu-.

HOLA
Non ho molto da dire, è tutto scritto nel capitolo. Non so voi ma io li amo insieme. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe piacere se lasciaste un commento. ☺️
Aly, xoxo.❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2019 ⏰

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