"ho paura di farti male" dissi

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Cercherò di non trascrivere un soliloquio, perciò penna in mano e foglio. Scusate il disordine, io ci ho provato.

Ho una marea di pensieri in testa, ci sono attimi in cui piangerei e attimi in cui griderei dalla gioia. Oddio non so, paranoica, bipolare, non ascolto i vostri pregiudizi. Non mi descriverei cosi. o forse si? Ascolto musica russa perchè *****(scusate non posso dirlo, mi sgama).

Guardo il telefono, no non lui. Solo notifiche.

Oggi l'ho visto. Lui mi ha vista. E mi fissava. L'ho visto mentre mi fissava. Lui mi ha vista mentre guardavo lui che mi fissava.

"Ci vedremo" dissi il 20 gennaio.

"Ho paura di farti male" dissi "ti farò del male" il 20 maggio.

Eri troppo per me, anche se non te l'ho mai detto. Piango perchè so di averti fatto male, ho la finestra aperta e stanotte fa freddo, viene una ventata e nascondo la mia pelle d'oca nelle lenzuola. Sapevo dall'inizio di non poterti far felice. Mi dici che ti ho fatto felice, ma io sapevo che ti facevo soffrire.

Economia aziendale: bilancio. Doppia faccia. Oh no, niente scuola. La vita.

Ti guardavo anche io, ti cercavo, lo cercavo il tuo sguardo.Tu mi cercavi.

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Ora non piango più, forse è la felicità. E' come se oggi fossimo stati insieme.

Ma che cazzo dico? No non sono ubriaca.

"ubriaca di te" fanculo.

E' incredibile come una persona a metri di distanza ti faccia sentire al sicuro.

Voglio rileggere ciò che ho scritto, ma non voglio, non posso. Mi sto sentendo bene, pian piano. Sono attimi, penso. Momenti, ripenso.

Massì dai. Cazzo.

Scusate il disordine, io ci ho provato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora