4.Primo Incontro

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Per quel giorno avevo in programma uno "Schiuma-color-party" che si teneva in un lido lungo la riviera costiera verso le 15 del pomeriggio.
La mia città si trova sul mare e d'estate noi ragazzi ci ritroviamo nei lidi o in spiaggia. Per chi non sapesse, questo party è una festa in cui coloro i quali entrano tramite prevendita, passano un pomeriggio all'insegna della migliore musica, schiuma, bustine di polvere colorata e soprattutto divertimento.
Avevo organizzato di andare con due mie amiche che non vedevo da un po' per passare un pomeriggio divertente insieme.
Ero arrivata in anticipo proprio perché sapevo che sarebbero venute molte persone e per non incontrare molto traffico, mi sono recata sul posto più o meno 30 min prima. Io e le mie due amiche, Sofia e Michelle, guardavamo in giro per vedere chi era già arrivato e chi no e tra un saluto e un altro siamo finite all'entrata e proprio difronte all'ingresso del lido vedo avvicinarsi un gruppo di ragazzi tra i quali vi era proprio lui.
Che strana sorte..incontrarci proprio lì, davanti a tutti, e stavolta non in un sogno. Sul momento provavo un insieme di sensazioni: ansia, vergogna e affanno al petto ma soprattutto stupore e agitazione.
La mia amica Michelle conosceva davvero tutti e tutti la ricordavano come la classica ragazza bella che tutti vogliono per se. Si sa atteggiare e spesso mi capita di voler essere come lei: la persona che ha ai piedi tantissimi ragazzi.
Ovviamente anche Federico la conosce ed era proprio la presenza di lei (credo) che lo ha spinto ad avvicinarsi verso noi tre. Mentre si dirigeva verso noi, appena si trovava nell'arco di 7 metri mi era preso una specie di attacco di tachicardia. Ero entrata davvero in agitazione. Prima credevo si trattasse del caldo e del sole o delle tante persone e le macchine che per il traffico davanti al lido, suonavano il clacson. Ripensando a quel momento non credo si trattasse esclusivamente di quelle condizioni...
Si avvicinava insieme ai suoi amici. Era davvero alto, effettivamente lo era sempre stato. Poteva avvicinarsi al metro e 85 centimetri che per un ragazzino di 15 anni è molto. Anche io sono sempre stata una ragazza alta. A 15 anni ero circa 1 e 75. Non c'erano tante persone alte quanto me, nemmeno tra i maschi. Lui anche in quello si distingueva e mi batteva..
L'unica cosa che era diversa dal mio inverosimile sogno riguardava il colore dei capelli che in realtà, anziché castano chiaro, erano biondo dorato. Per il resto l'insieme di elementi nel suo viso lo rendeva assolutamente armonioso.
L'unico problema legato alla sua presenza, oltre all'ansia, era che non sapevo se salutarlo. Effettivamente lo conosco, eppure da molto tempo, di conseguenza sarebbe sembrato maleducato non salutare. È facile a dirsi ma in questi casi, in preda ad un attacco di angoscia, la parte timida e riservata di me prende sempre il sopravvento. Ho fatto finta di non averlo riconosciuto e ho preferito non salutare.
Avvicinatosi, Michelle lo ha salutato con un bacio nella guancia. In confronto a lui e al suo fisico slanciato ed equilibratamente sinuoso sembrava una nana grossa e ciò (ad essere sincera) non mi dispiaceva infondo. Il lato di me piccola che necessitava di attenzioni sue, effettivamente riappariva... Guardandolo da vicino notavo i lievi segni della pubertà sulla sua fronte. Mi faceva un po' tenerezza in realtà. Pensavo "guarda, anche tu sei cresciuto e continui a cambiare" e anche "effettivamente non sei così perfetto infondo", l'ultimo con un certo tono di sollievo...

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