{Nota iniziale: vi invito gentilmente a leggere la premessa prima di cominciare questa lunga- e spero piacevole!- avventura.
All the love, C.}✰
La parola "scuola" deriva dal greco skholḗ che, credeteci o meno, significa "tempo libero".
Di certo non quello a cui si pensa ora, bensì quelle poche ore giornaliere da dedicare alla propria mente e non al corpo.
Le si potrebbe attribuire anche un significato allegoricamente spirituale che si basa sull'elevazione dell'uso della ragione a quello delle azioni terrene, se proprio si vuole essere precisi.Quando Louis era ancora uno studente, nessuno dei suoi insegnanti vedeva la scuola così.
Nessuno di loro sprecava pochi secondi della propria misera esistenza a chiedersi se stesse facendo un buon lavoro, se i suoi studenti, una volta usciti dalla classe, avrebbero davvero messo in pratica ciò che avevano imparato durante la lezione.
E lui non voleva essere così, no.Sin da quando entrò alle scuole medie, capì che almeno nel suo piccolo avrebbe voluto dare una mano, che ce l'avrebbe messa tutta per essere il cambiamento necessario che tanto sarebbe servito a quel sistema scolastico piuttosto scadente.
Lui avrebbe creato un legame con i suoi studenti, si sarebbe assicurato che tutti avessero compreso fino all'ultima parola delle sue lezioni e che nessuno di loro avesse bisogno di spendere soldi in cerca di ripetizioni per qualche materia.
Soprattutto in un quartiere come quello di Brixton in cui le persone benestanti, purtroppo, scarseggiavano da sempre e l'ultima cosa che voleva, essendoci passato, era che i suoi studenti un giorno dovessero fare la stessa cosa per colpa sua.L'idea era sempre stata delle più nobili, sua madre glielo diceva continuamente durante i pasti. Con gli occhi pieni di emozione parlava di quante modifiche avrebbe fatto alla scuola una volta conquistato un posto al suo interno.
Tuttavia, lei lo redarguiva ogni volta che finiva di parlarne, dicendo che sarebbe stato molto più difficile di quanto sembrasse, ma che aveva fiducia in lui.E alla veneranda età di ventisei anni, Louis non poteva che dare ancora una volta ragione a quella saggia donna di sua madre, Claire.
Era dura.
Era estenuante.
Era sfibrante.E no, non c'era assolutamente tempo libero, né quello attuale né quello che tanto veneravano gli Antichi Greci.
Dopo anni e anni di studio, di corsi, di certificazioni, ogni giorno era più difficile, perché non ci sarebbero stati mai abbastanza libri per insegnare come vivere la vita vera, come affrontare ogni problema.
Louis lo sapeva bene, ed era stanco.
Era stanco di essere uno dei pochi, se non l'unico, a volere un cambiamento. Non aspirava a ciò nell'ambiente scolastico generale, per quanto gli sarebbe piaciuto, ma almeno in quello della scuola media pubblica di Brixton: uno di quei quartieri che la gente tendeva ad evitare, uno di quelli tanto colorati quanto tristi e pieni di pregiudizi.
Quando proponeva un metodo di approccio diverso, un'attività più istruttiva al posto di quell'imbarazzante ora di educazione fisica settimanale che consisteva nel lasciare i ragazzi liberi in cortile, o un progetto che potesse coinvolgere tutta la scuola in modo positivo, i suoi colleghi lo liquidavano con un movimento di mano o con una risata genuinamente divertita dal suo ottimismo.
Una volta gli dissero anche che non avrebbero accettato delle simili proposte da un semplice insegnante di sostegno, dato che il suo lavoro era "molto più semplice del loro" e non se ne sarebbe dovuto lamentare.
Quindi Louis iniziò a smettere di crederci un po'.Vedeva tutti quei ragazzini disastrati in aule poco suggestive, con lezioni noiose che spesso consistevano nell'ascoltare un video su YouTube registrato da un professore così anziano che probabilmente era andato in pensione prima che Louis stesso nascesse, e si chiedeva come avrebbe potuto cambiare realmente qualcosa da solo.
Anche il più piccolo dei tentativi per migliorare la situazione sarebbe stato vano in una classe formata da persone cresciute con l'idea che la scuola fosse un obbligo tremendo a cui obbedire solo perché costretti.
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It's just a spark but it's enough
Fanfiction"Nessuno avrebbe mai immaginato che una decadente scuola di uno sfortunato quartiere londinese potesse essere testimone di così tante novità... e men che meno che potesse esserne la causa. Sin dal momento in cui un nuovo supplente entra nella class...