Spesso ci si ritrova a desiderare le cose più banali.
Una cioccolata calda quando fuori fa freddo, oppure uno spiazzo d'ombra quando il sole è cocente e tutto ciò che si vorrebbe fare è buttarsi in una pozza d'acqua ghiacciata e restare lì finché la pelle non si raggrinzisce.Ecco, Louis avrebbe voluto solo un po' più di tempo, tipo una mezza giornata in più o anche una intera, per essere sicuri.
Era praticamente impossibile riuscire a fare tutto ciò a cui aveva pensato - ossia dare una pulita alla casa, cucinare dei pasti decenti e portarsi avanti con le questioni di lavoro così da poter passare più tempo con sua madre - prima che Claire arrivasse.
Per quanto ne sapeva, lei poteva già essere sull'aereo partito da Tel Aviv e lui era in pieno pre-attacco di panico con i gomiti sul tavolo della sua cucina, respirando profondamente con il viso tra le spalle incurvate.Ciò che aveva causato la crisi - oltre all'evidente situazione stressante perché erano le cinque del pomeriggio e doveva ancora preparare la cena e lavorare al programma per scuola - era stata una delle cose più stupide che fossero mai successe: gli era caduto dalle mani un flacone di detersivo per superfici sulla moquette del salotto.
Vide la scena quasi a rallentatore, con gli occhi puntati sulla bottiglia azzurra che gli scivolava dalle mani bagnate e si rovesciava completamente sul pavimento, espandendosi senza sosta mentre lui si metteva le mani tra i capelli e si tratteneva dall'urlare solo per non disturbare i vicini.
Quello fu il momento in cui decise di chiamare aiuto, scrivendo in fretta un messaggio alla prima persona che gli comparve appena aprì l'applicazione, chiedendo di portare anche dei rinforzi o non sarebbe riuscito a fare più nulla per quella sera. E la risposta di Harry non tardò, dicendo che lui e Liam sarebbero stati lì in un battibaleno, al suo completo servizio.
Ebbe giusto il tempo di riprendersi e di ripetersi che con il fantastico aiuto dei due ragazzi ce l'avrebbe fatta mentre si sciacquava il viso sbarbato quella stessa mattina, liscio ma con qualche taglietto sotto il mento perché mai, mai avrebbe imparato a farsi la barba come un uomo normale.
Lui muoveva troppo in fretta la lametta, oppure troppo lentamente, e finiva sempre per tagliarsi più pelle possibile ogni pochi giorni.
Forse avrebbe dovuto investire in un rasoio elettrico."I cavalieri sono arrivati per la donzella in pericolo." fece un mezzo inchino Harry, davanti alla porta di casa sua con una mano di Liam sulla sua spalla e un sorriso sghembo stampato sul viso.
"Vaffanculo, Haz." disse solo il più grande, spalancando la porta per farli passare e tornando, finalmente, a respirare con tranquillità.
Il campanello dell'ingresso aveva rimbombato in tutto il piccolo salotto proprio mentre si stava asciugando la faccia con un panno fresco di bucato, perciò riuscì a nascondere il rossore delle guance con la scusa di essersele appena strofinate contro del cotone in microfibra. Sarebbe potuto essere un buon alibi, ma mentre il riccio andava ad appendere la sua giacca in camera di Louis come se fosse casa sua, Liam lanciò un'occhiatina significativa al maggiore.O la sera precedente aveva completamente fatto diventare il migliore amico di Harry come Zayn e Niall, o il suo essere così simile a loro era solo uno sfortunato, randomico caso.
"Quindi... cosa dovremmo fare?" chiese il ragazzo rasato, rimboccandosi le maniche della maglietta grigia che gli fasciava completamente il busto muscoloso.
Non era il tipo del Louis quasi-trentenne, ma sapeva che se i suoi occhi non fossero stati totalmente occupati ad ammirare il corpo sinuoso e delicato del riccio che tornava dalla sua camera, probabilmente, avrebbe dato loro ciò che il se stesso sedicenne avrebbe pagato per guardare.
Tuttavia non era quello il caso, perché prima di tutto non riduceva più le persone a pezzi di carne con le gambe e, sopra ad ogni cosa, Harry era lì, con i suoi jeans strappati sulle ginocchia magre e una t-shirt lilla che gli arrivava a metà coscia, con un taschino all'altezza del cuore e delle righe bianche sulle maniche corte.
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It's just a spark but it's enough
Hayran Kurgu"Nessuno avrebbe mai immaginato che una decadente scuola di uno sfortunato quartiere londinese potesse essere testimone di così tante novità... e men che meno che potesse esserne la causa. Sin dal momento in cui un nuovo supplente entra nella class...