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Il giorno prima che fosse dimesso, Nick andò nuovamente a trovare Harry.

" Ho sentito che vai a Winnabri per qualche tempo " gli disse.

" Sì, i miei lo desiderano molto e Louis pensa che sia una buona idea".

" Il principio della fine" azzardò Nick.

Harry si strinse nelle spalle.

" Sai che non voglio parlare di questo argomento, Nick "

" Mi spiace, ma..."

" Ma cosa?"

" Non importa. Ho paura che sia troppo tardi. Avrei dovuto chiederti di sposarmi molto tempo fa, invece di fare lo stupido " confessò Nick " e...è troppo tardi? Non potremmo ricominciare insieme? "

" Nick, ti prego...è molto penoso per me "

" Non ho mai desiderato sposare nessun altro..."

" E non vuoi sposare nemmeno me, ti senti solo in colpa per l'incidente. È molto nobile da parte tua, ma non funzionerebbe. Per sposarsi ci vuole l'amore ".

Nick sorrise.

" Forse cambierai idea, quando sarai tutto solo a Winnabri. Sai dove trovarmi, Harry"

Il mattino dopo Louis andò a trovare Harry poco prima che arrivassero i suoi genitori.

" Come ti senti?" gli chiese sorridendo.

" Bene" rispose Harry in un sussurro.

" Fatti vedere." L'aiutò ad alzarsi dalla poltrona e lo guardò negli occhi. " Ora prenditela con calma e fai tutto quello che ti dice tuo padre, intesi?"

" Certo."

Harry si sentiva così debole guardandolo e desiderava solo che lo prendesse fra le braccia!

Eppure bruciava di gelosia perché fra loro c'era Zayn e ci sarebbe stato per sempre.

Senza dubbio il bel moro era contento che l'incidente avesse causato quella separazione.

Si chiese se avrebbe mai più rivisto Louis.

All'improvviso, inaspettatamente, il medico lo strinse a sé accarezzandogli i capelli.

" Mi dispiace, Harry " mormorò " è stata un'esperienza terribile, ma il peggio è passato e il tempo è la migliore cura per tutte le malattie. A casa dei tuoi genitori avrai la possibilità non solo di rimetterti in forze, ma anche di vedere le cose nella giusta prospettiva...spero...prima di prendere una decisione."

Le lacrime impedivano a Harry di parlare e la debolezza fisica di essere in collera con lui.

Si aspettava che lui vedesse le cose nella giusta prospettiva?

Che prendesse una decisione?

Intendeva dire che poteva restare suo marito, di nome, se lo desiderava?

Avrebbe voluto chiedergli di spiegarsi meglio, ma non trovò nè le parole nè la calma necessaria per farlo.

Un momento dopo arrivarono i suoi genitori.

" Spero che potrai venire a trovarci, Louis " disse Anne " sentirete molto la mancanza uno dell'altro, ne sono certa. Mi chiedo se facciamo bene a portare via Harry, ma..."

" Louis è impegnato con le sue ricerche in questo momento, non avrebbe tempo da dedicarmi " intervenne Harry. Guardò il marito dritto negli occhi. " Non me la prenderò se non verrai a trovarmi "

Louis parve non aver gradito le sue parole, ma non disse nulla.

Baciò formalmente Harry aiutandolo a salire sulla macchina dei suoi genitori e il riccio non potè fare a meno di pensare che aveva recitato alla perfezione la parte del marito affettuoso.

I suoi genitori non avevano il minimo sospetto e nemmeno Betsy, che era andata spesso a trovarlo e gli aveva raccontato con quanta devozione Louis fosse rimasto al suo capezzale quando era in stato di incoscienza.

Avrebbe voluto dire tutto ai suoi, ma passò qualche tempo prima che trovasse il coraggio di ammettere che il suo matrimonio era fallito e anche allora non fu una decisione cosciente, ma gli fu imposto dalle circostanze.

Mancano cinque capitoli alla conclusione

Sulle note di ChopinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora