capitolo 42

3.9K 213 2
                                    

-menomale che mi amava- Zayn e Sasha si stavano baciando e non erano le allucinazioni,faceva male, male da morire,perché mi stava facendo questo?cosa gli ho fatto?Le lacrime non smettevano di uscire dai miei occhi ed io non riuscivo a muovermi,ero come bloccata, ma raccolsi tutte le  poche forse che avevo e scappai via piangendo, via da lui e la sua strafottenza,via da quel povero ragazzo che mi aveva accompagnato e via da quella ragazza che prima consideravo la mia migliore amica.
Correvo, correvo senza meta, senza una destinazione, non importava dove stessi andando l'importante era che scappassi via da quella vista tanto orrenda, pensavo mi amasse, ma mi sbagliavo e anche tanto, lui non mi ama e mai lo farà, lui é una persona orrenda si dovrebbe far schifo da solo, fino a poco tempo fa sentivo i passi di louis dietro di me, ora non più, le mie gambe credettero ed io mi accasciai a terra priva di qualsiasi forza, piangevo non c'è la facevo a smettere era uno sfogo, i piedi mi facevano male e non riuscivo ad alzarmi, non riuscivo a fare niente, non potevo fare niente ed era una cosa orribile

-hey- una ragazza mi si avvicinó,alzai il viso per guardarla ma date le lacrime non la vedevo molto bene

-ti serve una mano?- non riuscivo a parlare così annuii molto lentamente, lei mi prese sotto braccio e mi sorresse

-ora ti porteró a casa mia, ti metterai a letto, riposerai,  e quando avrai le forze mi racconterai cosa ti é successo vabene? -annuii nuovamente,chi era questa ragazza?e perché mi stava aiutando?mi sentii un po' in colpa,stavamo camminando molte lentamente a causa del mio stato e delle mie pochissime forze,lasciai scappare una lacrima dai miei occhi

-eccoci qua - la ragazza accanto a me ci fermó davanti un palazzo grigio,cosí spento per una ragazza

-prendiamo l'ascensore, non c'è la fai a fare le scale- scossi la testa più volte spaventata dall'idea di prendere l'ascienzore

-cosa c'è che non va?-mi chiese gentilmente guardandomi negli occhi

-l'ascenzore no ti prego - balbettai con quel poco fiato rimasto

-c'è la fai a fare le scale?- mi guardó con compassione

-si- annuii frettolosamente e mi diressi verso le scale incominciando a salire i primi gradini con estrema calma

-vabene tanto  solo tre piani- non smise di fissarmi nemmeno per un minuto

-okay-sussurrai consapevole che non mi avrebbe sentita,mentre salivo osservavo tutte  le cose intorno a me,o meglio dire il grigio intorno a me,volevo solo andare a casa,volevo che tutto questo fosse solo un sogno e che mi sarei presto svegliata nel mio letto tra le calde e muscolose braccia di Zayn

-eccoci finalmente-avevo il respiro molto affannato,la ragazza aprì la porta e con un po' di fatica mi aiutó ad entrare dentro, chiuse la porta con un piede e poi mi trascino in una stanza in fondo a quello che non si poteva nemmeno definire corridoio chiudendola con un piede, mi trascinò in una camera, probabilmente la sua,e mi fece stendere sul letto

-riposati,e comunque io sono Lili - non feci neanche in tempo di rispondere che caddi in un sonno profondo, mi ci voleva una dormita dopo una giornata di disastri

***

-hey sveglia - sentii scuotermi e aprii gli occhi , non capii dove mi trovavo, alzai il busto e squadrai la stanza più la ragazza che mi stava accanto un piatto di pasta

-dove mi trovo- bisbigliai sbadigliando facendo rumore,subito mi tappai la bocca con le mani imbarazzata

-ti ho trovata immezzo alla strada e stavi piangendo ho pensato di aiutarti- sussuró la ragazza accanto a me non guardandomi in faccia

-ah si ,Lili giusto?-dissi ricordando vagamente il suo nome e sorridendo cercando di rassicurarla

-giusto, ti ho portato della pasta é abbastanza tardi e non hai cenato- mi porse il piatto ricambiando il sorriso che gli avevo donato

-grazie mille- afferra io piatto lentamente,osservando con molta curiositá la pasta che si trovava al suo interno,al sugo,buona

-domani mattina puoi ricaccompagnarmi a casa?- chiesi prendendo una forchetta e muovendola lentamente nella pasta

-non ho la macchina ma immagino che ci si possa arrivare a piedi oppure prendiamo un autobus,o in casi estremi contattiamo qualcuno per farci accompagnare - osserva meglio la camera, non era la solita camera carina da ragazza , quella camera tra poco sarebbe caduta a pezzi..o mio dio.

-comunque io sono Michelle- sorrisi non potendogli porre la mano

-il mio nome già lo sai-sorrise anche lei spostando poi lo sguardo davanti a se

-già-  sospirai e mi affrettai a finetr quel piatto di pasta, le porsi gentilmente il piatto  il piatto e cercai di alzarmi

-dove vai?- chiese preoccupata,come se potessi rompermi da un momento a l'altro

-volevo darti una mano a lavare i piatti avrai mangiato anche tu- dissi

-si ma non ti preoccupare li lavo io tu torna pure a dormire - annuii perché sinceramente non avevo la forza, mi copri di nuovo con le coperte e mi addormentai.

For case[zayn malik]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora