Capitolo 48

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Ringraziai Harry o forse dovrei dire mio fratello,mi suonava ancora strano dirlo.
Mi allontanai velocemente da lui e mi diressi verso la porta dell'ingresso,volevo andare a prendere la mia roba al più presto e non mettere più piede la dentro,e per "la dentro" intendo la casa di Zayn.
Appena davanti alla porta,prima di spingere giù la maniglia mi voltai e rivolsi un accenno a Harry,ed uscii,sbattei la porta,senza volerlo,a quanto pare la scena di Zayn e Natasha era ancora vivida e chiara nella mia mente.
Appena messo fuori piede da casa,un venticello leggero mi pizzicò il viso,mi strinsi le braccia una sull'altra cercando di riscaldarmi,inutilmente.
Avevo addosso una canotta leggera, e la pelle d'oca ormai si era completamente impossessata del mio corpo cominciai a camminare,lentamente,dovevo andare a prendere la mia roba è vero,ed ero anche impaziente,ma sinceramente non avevo alcuna voglia di avvicinarmi a quella abitazione.
Ogni passo che facevo, quell'immagine,le loro lingue che si attorcigliavano,le sue mani sui fianchi di lei,lei con le mani nei suoi bellissimi capelli...aspetta ma che dico,bellissimi?No,non erano bellissimi.No.
Cercai di scacciare quelle parole dalla mente,come potevo ancora pensare queste cose di lui dopo quello che mi aveva fatto?
Senza accorgermene mi lasciai scivolare una lacrima sulla guancia,ma non feci in tempo ad asciugarla che ne scesero altre 2..3..4..ormai avevo il viso solcato dalle lacrime.
Cominciai a correre non volevo che qualcuno mi vedesse in quello stato.
Corsi per 10 minuti,con le lacrime che non davano segno di voler smettere di scendere.
Ecco,alzo lo sguardo,il suo palazzo,spinsi leggermente il portone che si aprì cingolando,corsi su per le scale,guardai di lato a me,c'era il suo maledetto campanello con il suo maledetto nome e cognome scritti sotto.
Mi asciugai con il dorso della mano quante più lacrime riuscivo a strofinare via. Presi un profondo respiro.
*din don*
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta. Rabbrividii.
Ecco sta aprendo.
Tengo lo sguardo basso e vedo i suoi jeans,sono...spiegazzati,sporchi ma che diavolo?Zayn è sempre stato uno che curava la sua persona,i pensieri che mi attraversavano la mente tuttavia non erano abbastanza da farmi alzare lo sguardo. Poi lo sentii.
-Michelle...-era più che a altro un sussurro
Non feci in tempo a dire niente che le lacrime ricominciarono a scendere lente sul mio viso. È lui é l'ultima persona che volevo mi vedesse così. Lo spinsi di lato,non aveva opposto nessuna resistenza,scattai in avanti e mi diressi senza dire niente alla nostra...vecchia camera da letto.
Sentii i passi di Zayn seguirmi,non stava correndo...non stava nemmeno camminando...era un andatura strana,fuori dal normale,poi quando si avvicinò a me e al cassetto che avevo aperto per prendere la mia roba capii
-M-Michelle- era ubriaco, la puzza d'alcool che emanava la sua bocca era nauseante. Finalmente mi decisi a sollevare lo sguardo,ma non mi ero posta la domanda se ero pronta a reggere il suo. Quando vidi il suo viso per poco non mi ritrassi indietro. Non era più lui, aveva gli occhi rossi e stanchi,la barba cresciuta qualche centimetro in più di quanto lui in condizioni normali a avesse permesso, e le sue gambe oscillavano sotto il suo peso.
Con uno scatto che mi fece sobbalzare chiuse con forza il cassetto che avevo aperto.
Mi rannicchiai a terra,okay mi sembrava di stare di fronte ad uno sconosciuto,uno sconosciuto ubriaco,pericoloso...

For case[zayn malik]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora