Capitolo 1.

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Levi's pov
Mi presento. Il mio nome è Levi Ackerman e vengo da un piccolo paesino della Francia, sono stato portato qua in Germania per via della mia natura da omega all'età di 12 anni e sono qui da ormai dieci anni. Mi maltrattato, mi picchiano, mi trattato diversamente da loro, e non solo l'unico omega in questa cella.

Mi trovo dentro un piccolo edificio abbandonato dove solo poche persone possono arrivarci, il capo di questo posto è uomo di mezza età nobile e senza pietà, che ci utilizza a suo piacere per poi venderci ad un prezzo alto, quando andiamo in calore utilizzano vari oggetti o i loro stessi membri per calmarci ma a quelli più miserabili e vecchi buttano delle secchiate d'acqua.

Io rientro trai più giovani in questo posto e valgo una cifra molto alta, moltissimo nobili si sono interessati alla mia figura ma per colpa della quota hanno rinunciato, il capo l'avrà sicuramente fatto apposta. Lo conosco, mi conosce. È da dieci anni che mi tocca sussurrandomi che sono di più degli altri, ma continuano a non capire. Cos'ho davvero io in più degli altri?

Sono un omega, ho le mie heat e prendo le stesse medicine di tutti. Forse è per il mio aspetto fisico, ma la vedo un po' difficile. Sono molto snello, ho la pelle candida quasi sul bianco, due occhi grigi e taglianti, labbra carnose e un culo sudo, quello su cui tutti si basano di più. Sono un normale ragazzo no? ma lui dice di vedere in me qualcosa che nessuno ha.

Oggi arriveranno i nuovi clienti e sono davvero in ansia, anche se sono più che convinto che nessuno si cagherà di pezzo la mia presenza, non perché sia invendibile, ma perché come detto in precedenza il mio prezzo è davvero molto alto. È da una vita che sento: " quanto vale questo ragazzo? quanto prende all'ora? " sì, come se fossi una prostituta, ma sarei più uno schiavo che un uomo che si svende a sua volontà.

Volevo essere comprato per poter uscire da questo maledetto posto ma allo stesso tempo abituato da questo luogo volevo restare qui. E se mi comprerà un uomo dolce e comprensivo? Sarebbe il massimo. Magari mi libererà, ma penso che nessuno userebbe i propri soldi per un impossibile libertà.

Girai lo sguardo sui portoni che aprirono le due guardie e inizia a guardare tutti gli uomini entrare. C'era chi era più basso e robusto, chi più alto e ben curato e ovviamente chi anziano e poco stabile, l'unica cosa risaputa è che erano nobili e che qualcuno di sarà sicuramente già stati venduto.

Guardai i nobili scrutarmi maliziosamente e chiedere di me, ma vedendo la cifra affianco alla mia cella sgranavano gli occhi e se ne andavano quasi delusi. Era sempre così, ma era ormai abitudine e forse era meglio per me. La maggior parte degli uomini che si avvicina a me mi guarda maliziosamente come per farmi notare la loro voglia di possedermi, e fa davvero schifo.

È tutto così monotono e non mi facevano più effetto i loro sguardi a differenza degli inizi di quando ero ancora un ragazzino.

Mi trovavo seduto a terra aspettando che se ne andassero e nel mentre giocavo con la mia maglia stropicciata e bucata quando una figura ben visibile si piazzò davanti a me appoggiando le mani sulle sbarre. Era un uomo alto e possente, dai capelli biondi e gli occhi color zaffiro, non era affatto male anche se mi poneva uno sguardo serio e intimidatorio.

" Questo. "
Disse l'uomo di fronte a me non spostando minimamente lo sguardo. Mi aveva appena comprato?

Spazio autrice.
Qua scriverò capitoli molto più brevi così per facilitare il tutto.

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