Capitolo 2.

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Levi's pov
Guardai l'uomo molto confuso. Aveva davvero scelto me? Non ero l'unico ad essermi stupito ma anche lo stesso tenutario, non si sarebbe mai aspettato una richiesta per me.

Tenevo lo sguardo puntato verso quello del biondo, vedevo davvero poco del suo viso ma lui vedeva perfettamente il mio. Il tenutario si avvicinò con fare brusco verso il nobile di fronte a me iniziando a spiegargli il perché non poteva vendermi, raccontò certe cazzate sul mio conto pur di non farmi vendere da qualcos'altro. Io mi chiedo, perché se ci tieni così tanto alla mia presenza mi tieni bloccato da queste sbarre?

" Non m'interessa. Ho deciso lui e ora voglio lui. L'ha messo lei stesso qua signore, una motivazione c'è sicuramente ed è quella di venderlo ad un prezzo estremamente alto. Finalmente ha trovato il cliente e ora deve fare lo scambio, da denaro a persona. "

Sentì una voce profonda ma loquace, era sicuramente quella del nobile che voleva comprarmi. A primo impatto non mi sembrava affatto la voce di una persona sgarbata e perversa ma non si poteva sapere se fosse realmente così. Sono circondato da persone che mentono sul loro profilo, sono nato nel solo e unico mondo dove l'illusione prevale, e non si può mai sapere qual è la verità.

Guardai Mori, il tenutario aprirmi la cella e prendermi bruscamente per il braccio tirandomi fuori, lasciai scappare un piccolo gemito soffocato per la presa rude e lui irritato dalla situazione mi tirò uno schiaffo urlandomi contro.

" STAI ZITTA TROIA CHE NON TI HO NEMMENO SFIORATO ! "
Mi urlò subito dopo avermi tirato uno schiaffo.
Annuì senza fiatare tenendo lo sguardo fisso sul pavimento e la mia docile mano sulla mia guancia rossastra. Lo seguì fino alla sua scrivania dove il nobile avrebbe dovuto fare l'acconto. In tutto ciò il biondo si limitò a guardare, con questo avevo dedotto che forse gli fregava poco degli altri se non di se stesso.

Il tenutario si sedette sulla scrivania e il nobile tirò fuori un acconto con la propria firma e il nome della cifra scritta sopra, passò il foglio strisciandolo sulla scrivania per poi guardarlo attentamente.

" Affare comprato.. "
Disse Mori leggermente irritato. Era sicuramente perché me ne sarei andato a breve e non avrebbe potuto più usarmi per i suoi scopi sessuali. Io sinceramente non so come sentirmi, se sicuro o meno, non so con quale uomo avrò a che fare.

" Portatelo in auto. "
Disse il biondo nel mentre i due scagnozzi mi presero per le braccia scortandomi verso il soggetto stabilito. Erano sicuramente le sue guardie più forti, era davvero ricco quest'uomo per mettersi due guardie del genere, il fatto che si sia preso uno stronzo come me mi stupisce, e se servissi solo come esca per un qualcosa? E se dovevano uccidermi per arrivare ad un determinato scopo? Il mio corpo si irrigidì è una delle due guardie mi spintonò dentro il bagaglio guardandomi più che male.

Strizzai un occhio per l'impatto per poi essere chiuso nel bagagliaio. Vedevo tutto nero, vidi solo un piccolo spiraglio di luce quando sentì la voce del biondo e lo sportello aprirsi.

" Mh? Dov'è pelle candida? "
Sentì fuoriuscire quelle parole dalla bocca di qualcuno, era sicuramente il biondo e subito dopo qualche secondo sentì un altra voce spiegare dove fossi. Nulla di poi così interessante.

Passarono un paio di minuti e non potei sentire il dialogo trai due. Il bagaglio si aprì e la luce del sole rimbombò sui miei occhi, mi misi un polso sopra l'occhio per coprire la troppa luce su di me, non ero abituato a tutta questa luce.

Una mano mi prese delicatamente facendomi scendere dall'auto, quando aprì gli occhi notai che era stato il biondo, mi guardava con un piccolo sorriso in volto per poi rassicurarmi accarezzandomi la mano.

" Signore non dovrebbe dare così tanta confidenza ad una puttana, dopo si prenderebbe troppe libertà. "

Il biondo girò lo sguardo verso la propria guardia guardandola malamente.

" So badare bene alle piccole bestie e non metterti più di definirlo puttana. "
Aggrottò leggermente le sopracciglia per poi scortarmi verso i posti secondari, mi fece salire per primo e senza fiatare mi sedetti.

Guardai l'uomo salire e farsi chiudere la portiera dalla stessa guardia che qualche secondo fa mi aveva definito puttana.

" Andiamo a casa, dobbiamo far sistemare la nostra nuova besticciola. "
Disse il nobile guardando la guardia prendersi posto nel sedile davanti e posando le mani sul volante.

Guardai per qualche secondo l'uomo che mi aveva appena comprato, era davvero molto attraente ma non potevo sapere di che tipo di persona si trattasse. Sentì uno sguardo puntarmi addosso, era quella del biondino, mi scrutò attentamente per poi chiedermi una domanda di poca importanza.

" Come ti chiami? "
Disse guardandomi incuriosito dalla mia persona.

Non risposi.
Non volevo rispondere.
So che non mi aveva trattato male ma non per questo ero tenuto a dirgli il mio nome.

" Dico a te pelle candida. "
La sua voce si fece più roca e profonda ma non mi intimorì più di molto e continuai a non rispondere.

Sentì il respiro del biondo cadere in uno sbuffo per poi avvicinarsi a me prendendomi per il mento con due dita.

" Non vorrei trattare malamente il nuovo arrivato. Non solo il tuo bambino ma bensì il tuo capo, odio farmi ripetere le cose due volte sai? Sono gentile con te solo perché sei il nuovo e le regole non le sai, ma se entro domani non le rispetti la punizione scatterà subito. "

Iniziai a tremare per l'agitazione. Purtroppo questo era il mio carattere ma se qualcuno sapeva tenermi testa il quel momento era esattamente lui. I suoi occhi, le sue labbra, il suo respiro, mi sentivo sottomesso da lui in tutti i sensi, non riuscì a parlare inizialmente per l'agitazione e annuì soltanto, solo dopo qualche istante risposi con il mio vero nome.

" Levi. "

Spazio autrice !!
Scusatemi se aggiorni poco ma ho tantissimi debiti che mi aspettano ;)) voglio solo spararmi, comunque cercherò di aggiornare più spesso, come una volta.

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