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Fissare il vuoto della bottiglia di vetro verde non è proprio il massimo del divertimento a cui si possa aspirare durante l'ultima sera d'estate, ma non ho le forze e le capacità di fare altro in questo momento.
Questa mattina ero sicuro che sarebbe stata la mia giornata e che niente e nessuno al mondo l'avrebbe rovinata, eppure eccomi qui, seduto sugli spalti cementati del campo di basket di un parco inglese a guardare l'ultimo goccio di birra rimasto, sperando che non finisca mai.
Chi l'avrebbe mai detto che vedere due normalissimi adolescenti baciarsi davanti alla biblioteca pubblica possa provocare così tanto scombussolamento?
E con due normalissimi adolescenti ovviamente non faccio rifermento all'essere più crudele e impassibile sulla faccia della terra, nonché Lily Evans, e Dean Tumord, un insignificante studente della Royal Academy.Siccome è da tutto il giorno che non penso ad altro, un terribile pensiero è entrato e spero di scacciarlo via il prima possibile dalla mia testa.
Voglio dire, non è normale essere così turbati dopo aver visto due innamorati dimostrare il proprio affetto reciproco attraverso lo scambio di saliva e germi!
Quindi che mi dia fastidio perché il mio inconscio è segretamente infatuato per uno dei due? Che mi piaccia la Evans o Dean?
La prima opzione è da escludere in principio, insomma, tutti, e con tutti intendo proprio tutti, sanno che tra me e lei non scorre di certo un sentimento d'amore.
Che sia in realtà attratto da Dean? Questo significa che non ho più nemmeno certezza sul mio orientamento sessuale.
Fantastico, sono messo molto bene.Alzando lo sguardo e osservando i miei amici che corrono e si passano la palla per il campo, ogni tanto lanciando dello sputo per terra sperando di attirare l'attenzione di qualche ragazza che sta passando, non mi pare di essere allettato dall'idea di essere sedotto da uno di loro.
In qualche modo ho confutato la mia tesi.Perché nessuno ha ancora inventato la macchina per capirsi? Farebbe troppo comodo: non sei sicuro su qualco-
Il mio flusso di coscienza è stato interrotto da una palpabile visione mistica, no ok, nessuna visione mistica, non ho fumato nulla.
Comunque in poche parole stanno passando un gruppo di ragazze, di cui una spicca in particolare per via del colore vermiglio dei capelli.Le mie gambe si muovono da sole, comandate da una forza superiore che non appartiene a questo corpo.
Sto camminando, o meglio correndo, verso di loro.«Ragazze» saluto con un tono ammiccante «Evans» sottolineo questa volta con fare diffidente.
«Potter, per l'amore del cielo togliti!» risponde acida lei.
«Mamma mia, Evans! Nemmeno il sole estivo è riuscito ad addolcirti un po'»
«Oh invece sì che ci è riuscito, vero Lily?» si intromette eccitata Mary, prima di essere fulminata con lo sguardo da tutte quante.
«A che cosa stai alludendo, McDonald?» chiedo curioso, ma sapendo già la risposta.
«A niente» mente, mentre le sue guance diventano dello stesso colore dei capelli scarlatti dell'amica e cerca di coprirsi il viso con le mani.
«Esatto» conferma Lily «e comunque non sarebbero affari tuoi»
«Ok ok, quindi non stava facendo riferimento a Dean Tumord, il ragazzo che ti sei limonata stamattina davanti alla biblioteca?» chiedo raggiante.Potter 1, Evans 0 e l'anno scolastico non è ancora iniziato.
Adesso è lei a diventare dello stesso colore della sua chioma.
Adoro quando si imbarazza- cioè adoro quando si imbarazza perché dimostro di essere superiore a lei, non per altro.
«Adesso mi stalkeri pure?!»
«Sai com'è, eravate in mezzo a una strada pubblica»
«Comunque ripeto: non sono affari tuoi»*
«Vi prego fermiamoci! È da 3 mesi che non lo vedo» supplica Mary, in preda ai suoi incontrollabili ormoni.
«Lo vedrai domani a scuola» risponde Lily secca «e pure per i prossimi 9 mesi»
«Lily, non è che perché tra te e Potter non scorre buon sangue, puoi impedirmi di ammirare il mio futuro marito»
«Ti ricordo che non odio solo Potter, ma anche tutti i suoi amichetti odiosi, tranne Remus»
«E Frank, chiaramente» mi affretto a precisare io, prima che lo sguardo assassino di Alice si trasformi in fatti.
«Non importa, hai un pretesto in più per salutare Remus!» continua imperterrita Mary.
Quando si impunta, si impunta.
«Va bene, ma solo 5 minuti» cede Lily «e non ci sediamo dove c'è anche Potter, l'ho già visto abbastanza per oggi»
La mia amica non fa nemmeno in tempo a finire la frase che le due innamorate corrono sugli spalti.
Sono casi persi, io l'ho sempre detto.
Io e Lily invece camminiamo il più lentamente possibile verso il nostro inevitabile destino.Faccio di tutto pur di non incrociare lo sguardo con quello di Remus Lupin.
Non muoio dalla voglia di vederlo dopo che, durante il ballo di fine anno, ci siamo baciati.
Entrambi eravamo ubriachi, questo è certo, ma non ne abbiamo mai parlato e non voglio farlo di certo ora.
Non ho raccontato nulla di questo episodio alle mie amiche e spero che lui abbia fatto altrettanto, se no, conoscendo le incredibili capacità di mantenere i segreti dei Malandrini, a quest'ora tutta l'Inghilterra ne sarebbe a conoscenza.La partita è finita e questo può significare solo una cosa: pericolo.
Come previsto, Lily, con un gesto di mano, ha attirato l'attenzione di Remus, che si sta dirigendo sorridente e sudaticcio, verso di noi.Emmeline, sei sveglia, pensa velocemente a un piano per scampare da lui.
O mi fingo morta, cosa che però catturerebbe ancora di più lo sguardo di tutti, o corro a caso dietro un albero, cosa che però comporterebbe l'inseguimento da parte di Lily e di conseguenza del ragazzo, o fingo una chiamata al telefono, cosa che ha solo pro e nessun contro.Tiro un lungo respiro, richiamo a me tutte le doti da attrice che dovrebbero riemergere dal sepolcro, in fin dei conti durante spettacoli natalizi fatti alle elementari avevo sempre un ruolo essenziale, ovvero quello della bambina che metteva i regali sotto l'albero e diceva "Buon Natale!".
«Oh, mi stanno chiamando» dico "sorpresa".
Sto facendo appello anche a tutta la mia forza di volontà per non arrossire in modo troppo evidente.
So che questa missione non andrà buon fine, ma tentar non nuoce.
«Ma non ho sentito la suoneria» dice Lily con lo sguardo interrogativo.
«Mi sa che devi fare una visita dall'otorino» ridacchio nervosamente, mentre cerco di tenere sotto controllo la situazione.
Remus è a pochi metri da noi.
Corri, Emmeline, corri.
E le mie gambe partono seriamente.
Credo di aver superato il mio record di tempo nella corsa di 100 metri, le olimpiadi mi aspettano.Mi nascondo dietro a un albero e tiro un sospiro di sollievo, sempre con il telefono all'orecchio per non destare sospetti.
Anche per questa volta l'ho scampata, ma ho davvero intenzione di fare così per tutto l'anno?
Prima o poi capiterà di parlargli e non posso scappare per sempre.
Emmeline, devi prenderti le tue responsabilità, la prossima volta non bevi.
Promemoria: diventare astemia così che tutti i problemi della vita scompaiano, insieme all'alcol.Mi sposto per vedere meglio i due, ma non mi pare che siano seduti nello stesso punto di prima.
O devo mettere gli occhiali o si sono spostati.
«Chi era?»
Una voce dietro di me mi fa saltare per aria.
«Chi era chi?»
«Emmeline, al telefono, chi se no?» sbuffa Lily.
Cazzo, ho pensato a tutto tranne che alla cosa principale.
«Ehm mia madre» mento spudoratamente, tanto che anche Lily nota il mio disagio.
«E che cosa voleva?» mi intima di continuare.
«Mi ha detto di tornare a casa»
«Perché?!»
«Sai, le mamme latine si preoccupano molto per i propri figli»
Ci metterei la mano sul fuoco, il mio viso perennemente abbronzato è dello stesso colore dei pomodori.
«Be, quindi io vado...» mi affretto a dire prima che inizi un interrogatorio sul colore del mio volto «salutami anche le altre»
E corro via, sempre alla velocità del vento.
Solo per questa sera mi merito l'oscar come migliore attrice protagonista e la medaglia d'oro in atletica leggera.