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«RAGAZZE»
Sento Alice Longbottom urlare dall'altra parte della mensa per chiamare le sue amiche.
Mi giro verso di lei per capire il perché di tanto casino, anche se in realtà non dovrei sorprendermi, si tratta di Alice e questo già spiega tutto, e vedo il povero Frank Paciock dietro di lei, trainato come se fosse una carrozza e la sua fidanzata da ormai tempo immemore, la locomotiva. È piena di vita e certamente la più vivace tra le ragazze.Noto che dietro di loro una ragazza li sta seguendo, guardandosi intorno come se si trovasse su un altro pianeta.
«Sarà nuova?» chiede Peter indicandola con un cenno, come se mi avesse letto nel pensiero.
«Presuppongo di sì» risponde alquanto annoiato Sirius, facendo girare e rigirare l'acqua nel suo bicchiere.
Mi accorgo che anche James sta guardando interessato, o forse sta fulminando Dean Tumord che si sta dirigendo a passo felpato verso Lily. Chi può dirlo?«Beh è molto carina» commento guardando Sirius, forse in cerca di una reazione, non so nemmeno io perché mi stessi rivolgendo a lui, fatto sta che cercavo in lui qualcosa che non ho trovato.
«Sì davvero» sostiene Peter, ancora con gli occhi fissi «potremmo conoscerla»
«Pete! Da quando prendi iniziativa?» finalmente si anima Padfoot.
Wormtail arrossisce violentemente scrollando le spalle.
«Sirius, stai pensando alla stessa cosa a cui sto pensando io?»
No, ti prego no, non anche quest'anno.
James e Sirius si lanciano il loro sguardo d'intesa.
Sì, stanno pensando proprio a quello.
«Ragazzi, non vi sembrate troppo grandi per questo genere di giochi? Scommettere su una ragazza?»
Oltre che infantile, è irrispettoso, ma non lo capiscono, è tutta una gara per loro.
«Oh Mammina Remus, sta tranquilla» ride Sirius «non faremo niente di male a nessuno»
«Sicuramente non ferirete i sentimenti di nessuno» rispondo io con l'ironia più pungente possibile.*
«Frank! Mettiti un po' più in là»
Il povero Frank alza gli occhi al cielo con infinta pazienza e si alza per lasciare il posto a Nives.
È davvero di un'infinita bellezza come ci hanno descritto Lene e Mary. Così pura, così innocente, continua a guardarsi intorno con un sorriso sulle labbra rosee. Non riesco a fare a meno di guardarla e sorridere anche io. Persa nel suo mondo, potremmo avere così tante cose in comune.
I lunghi capelli lisci le ricadono sulle spalle leggeri e contrastano con il rosso della sua maglietta.«Allora Nives» inizia Lily «parlaci un po' di te»
«Oh non ho molto da dire in realtà» arrossisce imbarazzata
«Che ne pensi della nostra scuola? Hai già visto qualche ragazzo che ti piace? Potrei farti conoscere tutti» interrompe Mary impaziente.
«Mary! Calmati! Magari non è nemmeno interessata ai ragazzi» rimprovera Marlene.
Una risata cristallina innonda il nostro tavolo.
«Grazie Marlene, ma, per quanto so ora, i ragazzi mi interessano» risponde gioiosa «e, Mary, non ho ancora fatto caso a nessuno per ora, non ne ho avuto molto tempo»
«Sei così bella che assolutamente piacerai a tutti» dice visibilmente ammirata Mary.Di fianco a noi passano degli occhi neri famigliari. Dorcas.
Si incontrano, i nostri sguardi, per un attimo, prima che io abbassi la testa imbarazzata.
Guardo di nuovo verso la sua direzione, ma è troppo tardi, mi è sfuggita. Cerco la sua ombra tra le centinaia di testa sedute, ma senza risultati. Scomparsa come se fosse una mia immaginazione.«-devi sapere che Lily è talmente immersa nei suoi libri talvolta che potrebbe cadere il mondo intorno a lei e nemmeno alzerebbe gli occhi! Non noterebbe e non sentirebbe nulla!»
«Esagerata» ride Lily «non ascoltarla, Nives, non sono davvero così»
Tutte scoppiano a ridere.
«Ok forse un pochino sì, ma sicuramente di una catastrofe me ne accorgerei» si arrende infine.
Mi perdo a contare le infinite lentiggini che percorrono, come orme, il suo viso. Costellazioni, ecco cosa sembrano.
Sposto gli occhi distratti dietro di lei, ed eccola.
Si incrociano di nuovo, i miei occhi e i suoi.*
«Allora Rem, se oggi pomeriggio dovessi passare in libreria ci saresti?»
«Sì, oggi lavoro, sappi soltanto che ci sono anche gli altri»
Sbuffa.
«Mi spieghi cosa vengono a fare i Malandrini in negozio se neanche sono in grado di leggere?»
«Sei troppo cattiva, Lily»
Anche se in realtà comprendo benissimo la sua ostilità nei confronti dei miei amici.
Per anni non abbiamo fatto altro che scherzi a Piton, il suo ex miglior amico, e di conseguenza a lei. Io però sono indenne da questo rancore, non si sa bene per quale vago motivo, probabilmente si è sempre resa conto del mio lato non malandrino. Deve solo scoprirlo anche negli altri.
«Non credo proprio Remus»Discutiamo ancora, mentre camminiamo con libri e quaderni in mano per il corridoio affollato. Ci stiamo avvicinando sempre più all'armadietto di Lily, nonché al mio, quando sentiamo un vociare provenire proprio dalla nostra meta: Mary e Alice stanno discutendo animatamente, molto animatamente.
Lily accelera il passo per raggiungerle e porre fine al litigio, ma noto che, proporzionalmente, più la distanza diminuisce, più le due amiche sembrano irritate. Proprio per questo faccio per fermare Lily col braccio, ma è ormai a meno di un metro da loro.
«Si può sapere che avete da litigare?» le ferma, in preda alla sua mania di controllo.
«Lily, non puoi capire-»
«No, non ascoltarla»
«Non interrompermi Alice!»
«Mary, non ti rendi conto di quel che stai per fare»
«Preferisci che si arrabbia ora o più tardi perché non glielo abbiamo detto?!»
Lily, spazientita, le zittisce ancora una volta e chiede chiare spiegazioni.
La voce di Mary prevale e da quel che intuisco sanno qualcosa su James che non dovrebbero sapere. O meglio Lily non dovrebbe sapere.
Collego i punti: il viso sbiancato, le orecchie paonazze quasi più dei capelli, il nome James Potter nella conversazione, i pugni stretti. La mia logica e il mio intuito non sbagliano mai e mi allontano, alla ricerca del mio amico, prima che un tornado rosso lo travolga per sempre.Io, Remus John Lupin, inizio a correre, mai fatto nemmeno durante le ore di educazione fisica, per i corridoi, cosa non si fa per un amico, alla ricerca di una stanga dai capelli arruffati e gli occhiali storti ma nessuna traccia. Dove si sarà cacciato quella razza di imbesuito?
Mi giro affannato e vedo che anche il tornado si sta muovendo a una velocità non indifferente.
Se non trova prima James, sarò io la vittima.
È già la seconda volta nel giro di qualche giorno che rischio la vita. Cosa non si fa per un amico.Ed eccolo, a pulire la coppa della squadra football vinta lo scorso anno.
«JAMES CORRI»
Prongs alza appena gli occhi dal suo prezioso trofeo, ma al posto dei miei miele preoccupati, incontra quelli verdi infuriati di Lily. Troppo tardi.«POTTER SEI UN IGNOBILE PRODOTTO DEL METABOLISMO INTESTINALE»
«Evans, a cosa devo tutta questa dolcezza d'animo?» si lusinga James.
Povero ingenuo.
«COME HAI OSATO»
Il lungo dito gli pugnala il petto, senza però destare preoccupazioni in James.
Cretino.
«SEMPRE, SEI SEMPRE IL SOLITO»
«Non penserai seriamente di cambiarmi o di avermi cambiato, Evans»
«PURE QUESTO ORA»
«Scusa se ti interrompo ma non ho ancora ben capito la ragione di tutto questo tuo bisogno, come dire, fisico» allude, abbassando gli occhi e alzando l'indice che continua a battere contro i muscoli di James.
Ma è seriamente così scemo?
«DAVVERO TE LO DEVO SPIEGARE? DAVVERO POTTER? TI DEVO RICORDARE COME TU ABBIA AZZARDATO A-»
«Buongiorno carissimi alunni della Royal Academy» la voce angelica e metallica degli altoparlanti si diffonde nell'aria interrompe la furia, ma non il bollente contatto visivo e no, non in quel senso «a parlarvi è Albus Silente, ovviamente, e il vostro preside è lieto di annunciare i nomi dei nostri nuovi rappresentati d'istituto, i vincitori tra i numerosi meritevoli candidati che hanno entusiasmato non solo voi, cari studenti, ma anche noi professori sono, rullo di tamburi prego: Lily Evans e James Potter!»
Ecco, James, ecco a cosa si stava riferendo.
«Ora prego i due rappresentanti di recarsi al più presto nel mio ufficio»Rivolgo di nuovo lo sguardo verso i nuovi re e regina della scuola e vedo per la prima volta un esemplare di James imbarazzato che si sistema i capelli con un sorriso malandrino, cercando di nascondere la sua ovvia paura, e una Lily Evans che lancia fuoco e fiamme da ogni poro.
Lily, prende e se ne va verso l'ufficio di Silente, James, facendo probabilmente la cosa più intelligente che gli potesse venire in mente: attende qualche secondo prima di seguire la ragazza, meticoloso alla sua integrità fisica.