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Nell'ultima settimana io e Dylan ci siamo visti solo in libreria e non abbiamo parlato di altro. Abbiamo organizzato una petizione, ma non ha funzionato. Ho organizzato una manifestazione, ma vogliono ancora demolire.

-Sam, mi dispiace tantissimo. Ho cercato di fare il possibile, ma non ci sono riuscita. Scusami- dico a Sam. Siamo rimasti solo io, lui e Dylan. Domani inizia la demolizione.

-Non è colpa tua Faith. Tu hai fatto tutto il possibile e te ne sono grato. Forse è semplicemente arrivato il momento di andare in pensione. Non ci pensare più. Buonanotte- dice abbracciandomi per poi uscire

-Non può finire così. Non lo accetto- dico voltandomi verso Dylan

-Questo palazzo ha più di centocinquant'anni e domani sarà demolito. È un palazzo storico della città, perché vogliono costruirci un centro commerciale?- dice Dylan che mi fa venire un'idea.

-Dylan sei un genio- dico abbracciandolo

-Potrei sapere il perché? Non che non sia vero-

-Ho un'idea. Mi puoi accompagnare a casa? Devo fare delle ricerche-

-Okay, andiamo- spegne le luci e poi chiude tutte le porte

-Domani cerca di guadagnare tempo fin quando non arrivo- dico prima di salire in macchina.

In men che non si dica sono a casa e faccio ricerche su internet. Metto la sveglia per domani mattina alle 7:00. La demolizione inizierà alle 9:00 quindi ho solo due ore per un'ultima possibilità. Senza rendermene conto mi addormento sulla scrivania, con il computer ancora acceso.

Faccio di nuovo quel sogno. Dylan e io. Il ponte. L'incidente. E questa volta c'è anche quella voce che mi ripete di fare attenzione.

Mi sveglio di soprassalto per il suono della sveglia e corro al comune. Non ho tempo di pensarci. Adesso devo salvare la libreria.

Il comune apre dopo cinque minuti che sono arrivata. Il tempo di mettersi tutti a lavoro e poi procedo con il mio piano. Quando è quasi fatta Dylan mi manda un messaggio: Sono già qui. Sbrigati, non so per quanto potrò trattenerli.

Sono le 9:00 in punto e ho in mano le carte che salveranno l'edificio. Corro più veloce che posso e arrivo col fiatone a destinazione. I ragazzi che hanno firmato la petizione e hanno partecipato alla manifestazione sono qui. C'è anche Dylan e hanno formato una barriera umana davanti la libreria.

-Fermi!- urlo andando vicino al capo

-Non potete demolire- dico mostrandogli le carte. Ora sono tutti attorno a noi e Sam e Dylan sono al mio fianco

-Quest'edificio è un palazzo storico. Non può essere abbattuto- dico vittoriosa

-Okay ragazzi torniamo indietro. Non si può demolire- dice il capo richiamando i suoi uomini. Caccio un urlo di vittoria e dopo mi ritrovo sollevata in aria da Dylan che mi sta facendo girare. Sam è contentissimo, così come tutti quanti.

-Sapevo che ce l'avresti fatta. Non ne ho mai dubitato- dice Dylan mettendomi giù

-Grazie Faith- dice Sam con gli occhi lucidi

-L'ho fatto con piacere. Mi piace venire qui e parlare con te. Ora scusami, ma devo andare a lavoro. Il mio turno inizia adesso- dico salutando tutti e correndo verso il locale difronte dove trovo Clary che mi aspetta e mi abbraccia appena arrivo

-Sono così orgogliosa di te- dice

-Grazie- le rispondo abbracciandola ancora di più. Mi arriva un messaggio: Dopo il tuo turno passa in libreria. Mi farò perdonare.

Faccio vedere il messaggio a Clary che mi sprona ad accettare l'invito.

-Però se ti fa soffrire di nuovo lo uccido- dice mettendomi un braccio attorno al collo mentre entriamo dentro e iniziamo a lavorare. 

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