Capitolo 14.2

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Il mattino dopo mi sveglio di soprassalto sentendo le voci provenire da giù,sono sul letto sola e Jamie non c'è.
Oh cazzo! Gli staranno facendo il terzo grado. Meglio correre giù;guardo la sveglia e sono le 9:00.

Scendo giù e mi dirigo verso la cucina dove tutti sono seduti a tavola a fare colazione,a parlare e scherzare.

-"Buongiorno gente!" dico assonnata e mi dirigo verso mio padre per salutarlo.

-"Buongiorno!" rispondono in coro.

Poi Jamie mi fa segno di andare in braccio a lui e sedermi sulle sue gambe e mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla fronte e mi sussurra all'orecchio

"Buongiorno piccola!" e mi vengono i brividi lungo tutto il corpo. Lo abbraccio e gli sussurro

-"Buongiorno a te!" e gli bacio una guancia.

Poi mi alzo e mi siedo accanto a lui a fare colazione.

Dopo aver trascorso la mattinata in compagnia dei miei a parlare e a raccontare vari aneddoti imbarazzanti sulla mia infanzia a Jamie,arriva l'ora di andare in aeroporto.
Dopo aver salutato mia mamma,mia sorella e Jamie, mio padre mi accompagna a Malpensa.
Già...Jamie l'ho lasciato a casa dei miei visto che ha il volo nel pomeriggio tardi per tornare a Londra.

***********
12 ORE DOPO.. - NEW YORK

Finalmente sbarco nella Grande Mela!
Cazzo 12 ore di viaggio ogni volta non si possono affrontare,sono strazianti e questa volta non avevo neanche David con me.

Dopo un'ora arrivo in hotel,non molto distante da Centrale Park e nel frattempo avviso i miei che sono arrivata,l'imprenditore con cui mi dovrò vedere e David mentre Jamie lo chiamo perché voglio sentire la sua voce.

-"Ciao piccola sei arrivata? Come stai?"

-"Ciao Jamie tutto bene,il viaggio ok! Tu invece? I miei ti hanno tartassato?" dico ridendo.

-"Mmmhh...no sono stati bravi e gentili! Comunque tutto ok!" dice serio.

Lo sento strano e un pò affannato...bah....

...... Quando ad un certo punto sento una voce femminile in sottofondo e mi si drizzano i capelli!

-"Dai Jamie stacca il telefono e continuiamo a fare quello che stavamo facendo,non si lasciano le voglie a metà!" dice con voce da oca.

-"Mmm....vedo che non hai perso tempo! Bene!" dico incazzata nera e riattaccò il telefono.

Ma porco cazzo,non è passato nemmeno un giorno,che appena è tornato a Londra....lasciamo stare!!!

Devo chiamare Christian per iniziare la costruzione della sua villa e dargli una risposta alla sua proposta che mi ha fatto un mese fa,il che mi alletta come cosa.

*********
FLASHBACK

Sono seduta nell'ufficio diChristian  e stiamo parlando di affari.
 È un bell'imprenditore alto,ben strutturato,muscoloso credo (dato la tenuta da ufficio), capelli corti castani con un ciuffo un pò mosso e ribelle e occhi grigi. Molto elegante come persona.

-"Allora Jess,che ne dici se ti trasferisci a lavorare qui in una mia azienda?  Ovviamente dirigerai il posto;sei un architetto in gamba e penso che l'azienda che ti consegnerei sarà in ottime mani.
 Pensaci per un pò!
 So che vuol dire lasciar tutto,cambiare città e riiniziare tutto da capo!  Comunque potrai sempre continuare con il tuo lavoro qui,continuare a progettare case e non solo navi e barche per la mia azienda e lasciare aperto lo studio a Londra.
 E ovviamente continuare anche la tua amata carriera di modella.
 A te la scelta...pensaci!" dice sorridendomi.

NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora