Capitolo 29.2

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Cazzo! Non può essere ..... non ora! Perché???!! Non ci credo alla reazione che sta avendo il mio stupido cuore! perché fibrilla?? Forse ho qualcosa di serio che non va al mio apparato cardiocircolatorio!


"Idiota non è l'apparato cardiocircolatorio che non funziona,funziona benissimo!! Soltanto hai trovato il vero amore!" dice quella perfida della mia vocina.

Ma col cavolo! Quale amore?! Io sto soffrendo qui per colpa di uno stronzo a cui ho donato tutto e sono distrutta dentro!

"Idiota di nuovo! Pensavi di amare veramente quell'altro idiota ma in realtà è stata solo una cotta, un fulmine che ti ha percosso,incendiata e distrutta ed è stato solo sesso. E lo sai anche tu! ........ L'amore guarisce!" insiste la mia vocina bastarda.

No, no, no! Non è vero! Cazzo.....è una confusione totale!


Christian si accorge che sono silenziosa e pensierosa mentre guardo fuori e ho la testa incarbugliata dai mille pensieri.

-"Ehi,non farlo! Ti prego,almeno oggi....." dice dolcemente prendendomi una mano e stringendola per poggiarla infine sulla sua gamba.

Gesto molto intimo direi!

Lo guardo sempre più confusa e guardo le nostre mani e il cuore riinizia ad accelerare che a momenti esce fuori dal mio corpo.

-"Cosa?!" riesco a sussurrare.

-"A pensare....ad essere triste....voglio solo che ti rilassi,ti diverta!" risponde con dolcezza mentre guarda la strada. Io faccio un sorriso tirato e gli stringo la mano, con le dita intrecciate alle sue senza rispondere e i battiti non rallentano.

Poi passano altre canzoni, musica rock degli anni '70, ma non ci bado perché sono avvolta dai pensieri, dal calore,dal profumo inebriante di Christian e dalla visione della sua bellezza che rimango fissa a guardarlo, a guardare il suo profilo bellissimo e a come i suoi vestiti mettono in risalto il suo fisico perfetto; indossa un jeans,una maglia blu di cotone a maniche lunghe ben attillata che fascia tutti i suoi muscoli.

Lui si accorge che lo sto fissando anche se non guarda ma guarda la strada e scuote la testa sorridendo.

-"Cos'è che ti attrae? Mi sento come un oggetto sotto esperimento....".

Mi riscuoto e torno a guardare la strada e balbetto sussurrando

-"Eehm..s-scusami, non e-era mia intenzione! E non sei un oggetto!".Lui sorride, mi guarda un attimo e bacia la mia mano che è ancora intrecciata alla sua.

Poco dopo iniziamo a parlare del suo viaggio a Chicago e mi racconta dell'incontro con il cliente e che ha concluso l'affare e quindi presto dovrò iniziare a progettare la sua nave mercantile.


Alcune ore dopo arriviamo a destinazione e rimango incantata dal posto tranquillo,nel verde,che infonde tranquillità. Quando spegne l'auto, Christian si gira verso di me e sorride guardando la mia faccia.

-"Bene,vedo che anche questa volta la sorpresa ti piace...". Io annuisco stupefatta.

-"Mi fa piacere!..... Ora facciamo una bella passeggiata rilassante nel parco e poi un bel pic-nic!" dice con voce calda da farmi venire i brividi e lo guardo con un sorriso a trentadue denti.

-"Davvero??! Un pic-nic??" domando esaltata. Lui sorride ed annuisce.

-"Oddiooooo che bello! E' una vita che non faccio un pic-nic!!" dico quasi gridando. Lui scoppia a ridere; poi scende dalla macchina e viene ad aprirmi la portiera. Scendo dall'auto e lui si abbassa per prendere dietro il piccolo spazio dei sedili una coperta ed un cesto pieno di cose buone.

NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora