verso fonteblanda

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con un paio di minuti di ritardo per mia fortuna arriva il bus per fonteblanda mi faccio vedere in modo che si fermi e si ferma, salgo e chiedo per fare il biglietto il conduttore è molto gentile dopo avermi confermato che andava a fonteblanda non mi ha fatto pagare il biglietto perchè in bus ci avremmo messo 5 minuti massimo mentre a piedi avrei dovuto percorrere un ora e mezza di strada sotto il sole tra le macchine, che alla mia velocità significava forse anche 2 ore e mezza anche per colpa del mega armadio a quattro ruote che mi trascino dietro... per me è troppo pesante...

passiamo davanti al campeggio... il mio unico pensiero va verso mio fratello... fa male... siamo così vicini eppure così lontani... e non potrò più abbracciarlo. 

non mi sarei mai aspettata di leggere quel che ho letto alle 10:40...

in bus leggo e rileggo il messaggio che gli ho scritto mi sembrava andar bene, è nel mio stile quindi ero tranquilla e sicura che avrebbe capito, che mi avrebbe detto di star tranquilla... forse sarebbe venuto a cercarmi... quello era il mio pensiero, forse si sarebbe preoccupato... lo fa sempre.

il mio andarmene così di fretta non è dovuto solo a motivi di orgoglio non avrei sopportato di dovermi staccare, di dover dare un ultimo abbraccio, di piangere davanti a... quelle persone dopo ciò che è successo non avrei mai permesso che mi vedessero piangere e non sarei riuscita a placare le lacrime e poi... vabbeh ci sono anche il fattore stanchezza e i dolori fisici...

IO SONO UN DEMONE LE PERSONE CHE POSSONO VEDERMI E SENTIRMI PIANGERE che sia felicità o tristezza SONO POCHE E NON è CONCESSO A NESSUN'ALTRO! soprattutto se non sono parte della mia famiglia e persone a cui non tengo.

evidentemente io non andavo bene per quel posto, per quel modo di pensare, non andavo bene per un cazzo, non andavo bene e basta, non ero giusta, non andavo bene per quell'ambiente e alla fine è andata così... e sarebbe andato bene così... se non fosse successo quel che è successo dopo... mi sono sentita distrutta... non avevo più le forze per fare nulla... è stato come ricevere miliardi di pugnalate al cuore dopo averlo preso in mano ed averlo mostrato...

superato il campeggio c'è una grande salita da cui vedo la stazione di talamone fonteblanda capisco dove si trovi e una volta scesa dal pullman grazie all'aiuto di una ragazzo di colore gentile che mi ha tirato giù la valigia ricomincio la mia camminata verso il luogo dove credo sia la stazione per mia fortuna non mi ero sbagliata nonostante mi sia smarrita un attimo arrivata alla stazione però... c'è qualcosa che non va... non ci sono biglietterie, lo schermo delle partenze è acceso ma vuoto... ci sono solo due binari... che...? non capisco... torno indietro e chiedo a un po' di persone... ormai arranco, non ce la faccio più... nessuno sembra sapermi dire come funziona la stazione o cosa io debba fare a 10 persone che ho chiesto nessuno mi ha detto la stessa cosa...



l'ultimo racconto di un demone che ha perso qualcuno di caroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora