una luce

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torno alla stazione rassegnata... sono stanca, stanca morta... mi siedo su una panchina ad aspettare... piango anche tanto di tempo ne ho e non c'è nessuno finchè poi... passa un ragazzo che attraversa i binari per un attimo sono allibita... penso che chiedere a lui sia una buona idea... ma per un minuto ho l'impressione  che non venga verso di me fortunatamente mi sbaglio e viene verso di me ho l'occasione di chiederglielo e FORTUNATAMENTE quel ragazzo sa darmi una risposta l'unico modo per arrivare a roma è prendere un bus di tre ore diretto a cività vecchia li devo prendere un regionale per roma termini. quindi aspetto, aspetto e aspetto e piango nel mentre intanto cerco un posto d'ombra vicino alla stazione del bus ma... le formiche iniziano ad assalirmi alcune mi mordono persino i piedi e fa male, quindi mi allontano e decido di aspettare alla stazione dove parlotto con il vampiro e mi metto a piangere ripetutamente più e più volte con il vampiro che si proclama arrabbiato per quel che è successo la sera prima assieme a blu e il vampiro mi dice di lasciar perdere mentre io piango ancora di più... senza curarmi di far silenzio mi siedo di nuovo nella panchina della stazione che sta a 2 minuti da li aspettando che manchino 15 minuti e quando mancano 15 minuti torno alla stazione il ragazzo ripassa e mi chiede come va penso che sia stato una persona davvero gentile e realizzo che dopo quella terribile serata già tre persone sono state davvero cortesi e gentili con me alla fine il bus arriva io ci salgo e chiedo come si faccia il biglietto il conduttore mi dice che il biglietto si farà ad una delle prossime fermate di sosta li vicino quindi salgo e osservo la gente che mi fissa, mi sento un po' a disagio a dirla tutta  percorro tutto il pullman fino alla zona dietro e mi siedo mi tranquillizzo e bevo l'acqua che ormai è calda e fa schifo... e oltretutto ormai ne ho rimasta un goccio... 10 minuti dopo mio fratello mi scrive... e mi dice cose... che non mi sarei aspettata di leggere, mi sentivo sicura, ero certa che sarebbe andato tutto bene... parlo un po' con lui gli dico dei soldi e proprio in quel momento arriviamo alla zona dove devo fare il biglietto il conduttore mi avvisa così lascio la valigia con un ansia assurda e scendo di corsa a fare il biglietto ignara che mio fratello arrabbiato mi stia accusando di non aver ripagato il mio debito perchè non trova quelle dannate 23€  per poi bloccarmi... provo a scrivergli per spiegarmi... ma non me ne da l'occasione... e mi blocca ovunque... e mi impedisce anche di chiamarlo bloccando perfino il mio numero...

risalgo il più veloce che posso nel bus con il cuore a 2.000 nel mentre parlavamo... ammetto di aver preso in considerazione l'idea di tornare indietro... ma era già troppo tardi... così mi faccio il resto del viaggio tra le lacrime è come se il mio cuore avesse subito mille pugnalate... sanguina... arrivata a cività vecchia scendo alla stazione e mi dirigo a fare il biglietto dopo essermi asciugata il viso ed essermi sforzata di non piangere aspetto un attimo faccio il biglietto e guardo come arrivare a termini...



l'ultimo racconto di un demone che ha perso qualcuno di caroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora