Epilogo

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Mi portarono in un ospedale psichiatrico e, come potete vedere, sono ancora rinchiuso qui.

Come dite? Come vivo qui? Beh, prendo le mie medicine, ogni tanto esco in giardino, cammino molto, scrivo, leggo... le solite cose insomma.

Mi chiedete di Albert Pascal? Cioè dell'altro Pascal? Dopo quell'ultimo spettacolo non lo vidi più. Sì, i medici sanno di lui e conoscono tutta la storia, però è da molto tempo che non lo vedo. Non stupitevi, so benissimo che non esiste e forse dovrei smettere di parlare di lui come se fosse una persona in carne ed ossa, però devo ammettere che un po' mi manca. Non mancherebbe anche a voi il vostro migliore amico se questi venisse a mancare? Ecco quello che provo io.

Cari giornalisti, spero di avervi dato abbastanza elementi per scrivere il vostro articolo su di me.

Ah, una biografia! Avevo capito un semplice articolo... beh sì dai, posso autorizzarvela.

Prima che ve ne andiate, però, vorrei mostrarvi alcune cose... un attimo che le trovo.

Eccole! Guardate: queste sono pagine e pagine di giornali che uscirono dopo il mio ultimo spettacolo.

Osservate. Qui un critico ammette che non ha capito niente della mia rappresentazione ma che, probabilmente, questo è un limite suo, dal momento che il mio genio è universalmente riconosciuto.

Su quest'altro quotidiano, invece, non hanno fatto altro che demolirmi e descrivermi come una montato che voleva solo beffarsi del pubblico.

E leggete ora quest'articolo: qui mi lodano dicendo di aver assistito ad un fantastico quanto ermetico evento di metateatro, nel quale la tosse rappresenta metaforicamente la malasanità che viene imposta dalle istituzioni.

Bah! Non sono divertenti? Tutti hanno scritto cose differenti e nessuna delle loro ipotesi è giusta. Chiunque ha voluto vedere, nella mia ultima opera, quello che voleva e nessuno, eccetto voi due, si è mai preso la briga di venirmi a chiedere cosa realmente intendessi mettere in scena.

Cari ragazzi, vi ringrazio molto di avermi ascoltato. Gradisco sempre molto avere compagnia e visite. Ma ora che solo voi sapete cosa volessi veramente dire con quell'ultima rappresentazione vi prego, scrivetelo nel vostro libro così la gente capirà.

Oh, ecco che entra l'infermiera! Buongiorno signorina! Come sta? Mi fa piacere, anche io oggi sto proprio bene. In che senso con chi stavo parlando?

La tosse dell'attoreWhere stories live. Discover now