Volevo ritirarmi dalle scene, ma lo dovevo fare con coerenza. Come aveva affermato l'altro Pascal, questa storia sarebbe finita così come era iniziata.
Preparai l'ultimo grande spettacolo, nel quale sarei stato sia regista sia attore.
Sapevo che sarebbe stata una rappresentazione ardita e molto ermetica ma mi accinsi a prepararla per puro egoismo: serviva a me stesso, sarebbe stato l'ultimo spettacolo di un folle che aveva scoperto da poco di esserlo. E in quanto folle mi feci aiutare da Pascal... oppure lui si fece aiutare da me? Beh, non ha più importanza.
Sparsi la voce che presto io e il mio socio ci saremmo ritirati e che stavamo preparando la nostra ultima opera. Il pubblico e la stampa fremevano nell'attesa, soprattutto dopo che ebbi dichiarato che sarei stato l'unico personaggio e l'unico attore dello spettacolo.
Ci vollero tre mesi per terminare i preparativi. Tre mesi durante i quali mi chiusi letteralmente in casa. Scrivevo, pensavo, lavoravo senza sosta. L'altro Pascal era sempre con me, molto più di prima ma se da un lato a sua presenza mi indisponeva, dall'altro mi dava sicurezza, anche se non saprei dire il perché.
«Un ritorno alle origini!» disse un giorno. Gli sorrisi, ormai era tutto pronto.
Parlai con la direzione del teatro, invitai la stampa, rilasciai interviste.
Il giorno tanto atteso finalmente giunse. Era inverno inoltrato. Mi sistemai dietro le quinte del palcoscenico e gettai un'occhiata al pubblico. Il teatro era gremito di persone, si respirava elettricità e curiosità nell'aria. Riuscii a sentire qualche frammento di dialogo tra gli spettatori della prima fila, nonostante il generale brusio della platea.
«Sono proprio curioso di vedere cosa si sono inventati questa volta.» disse un signore.
«Peccato che poi si ritireranno dalle scene!» rispose la donna seduta di fianco a lui.
Nessuno sapeva nulla dello spettacolo, ciò che avevo fatto trapelare era solo il titolo: La tosse dell'attore.
«Basta ascoltare!» disse improvvisamente una voce alle mie spalle. Feci un balzo dallo spavento. Era l'altro Pascal.
«Sei proprio sicuro di farlo?» chiesi. «E se dopo lo spettacolo tu non ci fossi più?»
«Ne abbiamo già parlato: è un rischio possibile ma che dobbiamo correre.»
Annuii. Feci per entrare in scena ma mi fermai. Mi voltai e gli sorrisi.
«Sei stato un buon amico.» dissi, con sincerità. Mi sorrise anche lui e mi spinse verso il palcoscenico.
Entrai in scena accolto dagli applausi più calorosi. Mi inchinai al gentil pubblico e cominciai lo spettacolo.
Camminai avanti e indietro per il palco. Ogni tanto mi fermavo, guardavo la platea e sorridevo dentro di me al pensiero che gli spettatori stessero aspettando con impazienza le prime battute. Percepivo la tensione nell'aria ma continuai a camminare senza proferire verbo per almeno quindici minuti.
Vidi la gente sempre più sgomenta, allora mi sedetti a gambe incrociate in mezzo al palcoscenico.
Stetti così seduto per un po' e poi decisi che il vero spettacolo poteva iniziare: comincia a tossire. Prima emisi un colpo di tosse più flebile, poi uno più rumoroso e presi il via. Tossii continuamente. Il pubblico, dopo un po', si fece sempre più rumoroso: alcuni ridevano, altri sbadigliavano, altri ancora domandavano increduli ad alta voce: «Ma è questo lo spettacolo?!»
Molti lasciarono il teatro scuotendo la testa e altri tossirono insieme a me.
Finalmente ero coerente con me stesso. Avevo terminato la mia carriera così come era iniziata: dal semplice colpo di tosse di un attore. Chissà se mentre recitavo quell'ultimo ruolo qualcuno stava facendo le stesse riflessioni che avevo fatto io da bambino, quando cominciò questa assurda storia.
L'importante era che in quel momento mi sentivo appagato, felice. Non saprei dirvi nemmeno ora il perché, ma mi sentivo bene.
Dopo venti minuti smisi di tossire, mi distesi a terra e chiusi gli occhi. Il pubblico capì che lo spettacolo era terminato. Sentii qualche flebile applauso, probabilmente fatto per rispetto o compassione nei miei confronti.
Il teatro si svuotò in fretta e di ciò che successe dopo conservo solo qualche debole ricordo.
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La tosse dell'attore
Misterio / SuspensoUn attore di teatro, all'apice del successo, prepara il suo ultimo spettacolo dopo un'incredibile scoperta. Il racconto introspettivo di un'ossessione. La definizione della propria personalità e della propria identità sono i temi principali di ques...