Capitolo 3-sweet melody

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Avanti Finn vuoi startene ancora lì impalato?

Il riccio deglutì, non aspettandosi di trovare proprio quella ragazza davanti ai suoi occhi, i quali ora si soffermarono sul suo dolce viso.

<<io...m-mi dispiace>> aveva balbettato il corvino.
Fantastico Finn ora balbetti pure

Aveva una mano sul manubrio della bici che in uno scatto poi lasció, rendendosi conto che atterra c'era ancora quel materiale che qualche secondo prima era nelle braccia di lei.

Mentre lo stavo raccogliendo
Millie aggrottò le sopracciglia, quasi le veniva da ridere per quanto fosse buffo quel ragazzo, riusciva a capire quanto fosse in imbarazzo e le venne da chiedersi il perchè.

Mentre quel ragazzo riccio dagli occhi neri ora stava cercando di aiutarla, millie cominció ad osservarlo: i suoi ricci neri scombinati, alcuni che gli cadevano dolcemente sul viso, la sua pelle asciutta così pallida che per un momento pensò se quel ragazzo avesse sempre vissuto sulla neve.
Era alto e magro, ma non si poteva definire un tipo da sport, pensò la Brown.

I suoi pensieri vennero interrotti di nuovo da quella voce.

<<non me ero accorto che stavi passando, starò più at->>
ma millie non lo lasciò finire.
<<è tutto okay>>
disse in un modo un po' scorbutico rivolto a quel corvino, che se ne meravigliò, pensando di averla irritata davvero tanto per essere stato risposto in quel modo.

E Millie lo capì che forse aveva esagerato dallo sguardo confuso di quel corvino rivolto su di lei, ma non poteva farci niente, quella era il suo carattere.

Era stato sempre il suo modo di comportarsi con gli altri, tranne per Maddy e Lilia e la sua famiglia.

Anche se, prima che lei parlasse, Finn si sentì a disagio, sentendosi lo sguardo di quella ragazza bruciare su di lui.

Non seppe come risponderle ma tutto quello che potè fare fu consegnarle quella busta, facendo sfiorare le loro mani, di una temperatura opposta, perchè Millie si ritrovó a pensare come mai lui avesse le mani così fredde, mentre finn sussultò a quel contatto, le mani della ragazza così delicate.

<<allora ciao>> tagliò Millie con un tono deciso.

No finn non voleva lasciarsela scappare...e se non l'avrebbe più rivista? Ma in fondo cosa poteva dire ora a quella figura davanti a sé? L'aveva appena incontrata e non sapeva nemmeno il suo nome!

E non dimenticare che ti stava anche per mandare a quel paese Finn.

A migliorare le cose di certo non fu un signore in auto che suonó il clacson verso di loro facendoli sussultare,  dicendogli di spostarsi dalla via con un tono troppo alto da infastidire i due.

Così, Finn, in modo dispiaciuto,cercando di non mostrarlo,tutto ció che potè dire fu un semplice:
<<ciao...>>

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<<Basta ci rinuncio>>
Millie era in preda alla disperazione, mentre cercava di fare quell'equazione di matematica in tutti i tentavi disponibili, ma nulla.

Così chiuse il quaderno e si abbandonó sul materasso morbido del suo letto esausta, quando sentì qualcuno bussare alla sua porta e la ragazza si ritrovó a sbuffare.

<<Millie? Posso entrare?>>
la ragazza sentì la voce di sua madre.
<<si>>
rispose mentre si stava sistemando meglio sul letto.

Fillie- Someone like youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora