Capitolo 4- Open up easily

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The only way to have a friend is to be one.
~Ralph Waldo Emerson





Spesso molte persone si domandavano perché Millie fosse così scontrosa, così chiusa in se stessa.
Perchè ogni volta che qualcuna di loro cercava di avvicinarsi, lei non faceva altro che respingerla, con quel carattere che usava come corazza.
Allora semplicemente lasciavano perdere, pensando che quella ragazzina fosse davvero un caso perso.
E lo scopo di Millie era proprio questo.

Quello stesso carattere che ora stava riversando su Finn, che non perse l'occasione di parlarle appena la vide da lontano, in tutto il suo splendore, anche indossando una semplice tuta.

<<ciao...>>
disse Millie in tono annoiato.
Perché se lo ritrovava già per la seconda volta davanti a sè quel ragazzo? Pensó.

<<ti sei trasferita qui da poco come vedo>>
disse Finn sorridendole anche se aveva capito che qualcosa non andava in lei. Lo capì dal suo sguardo.

E lui come lo sa? Pensó lei.

<<si, purtroppo>>
disse Millie
Lei dal suo canto voleva semplicemente toglierselo di torno ed entrare in casa sua, cosa che si dimostrò alquanto difficile.
<<non ti piace qui?>>
domandó Finn riferendosi alla sua risposta.

<<penso che stai facendo troppe domande ora...>>
disse in un tono infastidito.

Troppe domande? Cosa ho chiesto poi di male? Pensando Finn, che ebbe lo stesso modo di agire anche la prima volta che si incontrarono.
<<tratti sempre tutti così?!>>
Le parole gli uscirono di bocca senza neanche aver il tempo di pensarle.
Stava cercando di essere gentile ma quella ragazza gli fece davvero perdere la pazienza.

A quel punto Millie già non lo sopportava più.
<< senti non so chi sei e cosa vuoi, ma nemmeno mi conosci quindi penso che il nostro piccolo dialogo possa anche finire qui.>>
Disse Millie, scandendo ogni singola parola.
Poi la mora annoiata da lui si voltó, camminò verso casa sua e chiuse la porta.

Finn era rimasto ancora lì, infastidito più che mai dal comportamento di quella ragazza.

<<ma chi cazzo si crede di essere>>
disse a bassa voce, al punto che solo lui potè sentire quelle parole.
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Quel Lunedì mattina Finn si ritrovó a sbuffare chiudendo l'anta dell'armadietto e pensando che ora doveva subirsi la lezione di quell'omino basso con gli occhiali marroni che insegnava Arte.
Quella materia non gli stava per niente a genio.

Si stava dirigendo verso la classe, guardando gli altri che facevano lo stesso, o parlavano fra di loro o semplicemente si  baciavano davanti agli armadietti.

<<giuro che gli brucio la macchina in questi giorni>>
Caleb comparve davanti a Finn piuttosto arrabbiato.

<<Che succede amico?>>
gli domandó confuso.

<<succede che quella vecchia barboncina mi ha messo una c>>
Disse mentre si fermava a bere dalla fontanella al centro della scuola.
Finn sogghignò per il modo in cui l'aveva chiamata.

<<Finn non c'è davvero niente da ridere. Se mio padre lo scopre mi ammazza e soprattutto addio squadra di football.>>
disse frustrato.

<<recupererai>>
disse il corvino facendo spallucce.
<<più facile a dirlo che a farlo>> disse Caleb.
<< a dimenticavo...domani vieni alla festa?>>  Continuó.

Giusto la festa.
Finn se ne era totalmente scordato.
Non gli andava ma sapeva che Gaten ci teneva che venisse anche lui... e pensandoci, di certo bere qualcosa non gli faceva male.

Fillie- Someone like youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora