Mi stropicciai lentamente gli occhi e mi resi conto che la sera prima, dopo aver chiuso la chiamata, ero crollata dal sonno e dallo stress.
Oggi la giornata sarebbe stata più tranquilla, niente corso di danza mattutino, ma al suo posto una bella colazione per cominciare la giornata nel migliore dei modi.
Dato che , però, era abbastanza presto e le mie compagne stavano ancora dormendo, decisi di vestirmi velocemente, lavarmi i denti e dirigermi al bar vicino scuola.
Non mi capitava spesso di stare da sola, perciò sfruttai quell'occasione per rilassarmi in tranquillità sorseggiando il succo ai mirtilli e leggendo un po' il mio libro.
La tranquillità, però, durò poco perché qualche minuto dopo mi ritrovai di fronte a me quel ragazzo, Thomas, intento a capire che libro stessi leggendo.
«Mh, vediamo un po, romanzo d'amore, interessante. Sai che tutto ciò che leggi sono tutte cazzate, nella realtà non esiste il principe azzurro.»
Non potevo dargli tutti i torti, dato che l'avevo provato sulla mia pelle, ma doveva cominciare a farsi i fatti suoi se voleva pace tra di noi.
«Io leggo per allontanarmi da questa realtà , lo so bene che tutto ciò che leggo è frutto di immaginazione, ma lasciami almeno questo, l'immaginazione santo cielo.»
«Calma, ho fatto una semplice affermazione, volevo solo avvisarti che sono le 8:00 e se non ti dai una mossa perderai le prime ore di lezione»
Come poteva essere, ero stata tutto quel tempo a leggere e non mi ero accorta dell'orario, dovevo assolutamente pagare il conto, correre a prendere l'occorrente per le lezioni e andare a scuola!
Con un cenno del capo lo ringrazio per avermi avvisata e mi dirigo alla cassa, ma, non appena muovo un passo, lui alza la mano e mi riferisce di aver fatto lui.
«Non serviva, ma se era per farti perdonare della scorsa sera, allora va bene, grazie»
Detto ciò, scappai via per non fare tardi.La prima ora era di storia dell'arte e della danza e mi ritrovai di nuovo accanto al ragazzo "so tutto io".
Alla fine dell'ora, tuttavia, sembrò essere più gentile e si presentò.
«Piacere, sono Luke. Mi dispiace se l'altra volta ti sono sembrato scontroso, ma mi avevi trovato in una giornata no»
Mi disse passandosi la mano sulla capigliatura perfetta, resa così dal gel.
«Mi fa piacere che tu non sia come mi eri sembrato l'altra volta, altrimenti sarebbe stata dura fare amicizia con te, essendo nel posto accanto al tuo. È proprio vero che a volte l'apparenza inganna. Io sono Celeste, piacere mio. Per me è tutto nuovo qui, ma al momento mi piace. Ah, e come avrai notato, sono una ragazza a cui piace parlare molto, quindi se ti sembro noiosa fermami quando vuoi»
Ci scambiammo un'occhiata e ridemmo sommessamente.
«Non ti preoccupare, credo che ne sentirò delle belle!»
Continuammo a ridere e mi venne in mente che quel ragazzo sarebbe potuto diventare un amico perfetto per Elisabeth.
«Ti va di pranzare insieme oggi? Così ti faccio conoscere le mie nuove amiche!»
«Mi piacerebbe molto, ma questo pomeriggio ho una cosa importante da fare che non può essere rimandata, ma stasera magari potremmo prendere una pizza»
«Affare fatto, allora ci vediamo alle 19:00 all'ingresso della scuola!»
«A stasera», rispose infine con un ghigno.
Dopo la conversazione, dato che il corso successivo sarebbe stato quello di musica, subito dopo pranzo, decisi di fare un salto in camera e aspettare le ragazze lì, per poi andare in mensa.
Alla mensa era il giorno delle uova sode e minestra, e a dire il vero tutto ciò non mi attirava molto, così presi una semplice insalata da condire e una bottiglietta d'acqua.
Presi tutti i vassoi, ci avviammo a sedere.
«Che ne dite di andare a prenderci una pizza stasera? Vorrei farvi conoscere un ragazzo, è molto simpatico, anche se a primo impatto non sembrerebbe.»
«Io ci sto, ho proprio bisogno di cibo vero e di svago», disse Shally.
«Per me va benissimo!», seguì a ruota Liv.
«Non saprei, ho molto da studiare e...», cominciò a dire Elisabeth, ma non riuscì a concludere la frase poiché noi cominciammo a supplicarla, finché assentì.
Subito dopo cominciammo a parlare del più e del meno, fino al suono della campanella.
Ci alzammo, prendemmo le nostre cose, ci salutammo e ci dirigemmo nelle nostre aule, tranne Shally, che a quell'ora non aveva nessun corso.L'ora di musica era quella che preferivo, mi dava pace e tranquillità, cose che ricercavo ogni giorno, a volte invano.
E poi lo strumento che suonavo mi ricordava gli anni delle medie, il mio paese, la mia vita in Italia, tutti ricordi meravigliosi racchiusi nella melodia del pianoforte.
Terminata quest'ora, arrivò subito sera, così ci preparammo tutte per uscire e, come prefissato la mattina stessa, ci incontrammo con Luke puntuali all'ingresso.
«Ragazze, vi presento Luke! Luke, loro sono Liv, Shally e...», dissi, ma lui mi interruppe.
«Beth! Non sapevo fossi in questo college, non mi rispondi più dall'incidente», cominciò a dire.
«Quale incidente?», si intromise subito Liv.
Appena accennò al fatto dell'incidente, Elisabeth fulminò con lo sguardo Luke, il quale si rese conto di aver detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire davanti a noi.
«È successo tanto tempo fa, nulla di importante, ci avviamo?», e così Elisabeth troncò il discorso.
L'aria attorno a noi era diventata pesante, sapevamo che ciò che aveva detto non era vero, era stato duro per lei, ma cercammo di evitare il discorso e a Liv venne in mente un'idea geniale.
«Vi va di andare sulla ruota panoramica dopo cena? Da lassù è uno spettacolo la città!»
E così fu, cenammo e ci dirigemmo alla ruota panoramica.
Tutto sommato la cena si rivelò piacevole, la tensione iniziale andò scemando e Luke ed Elisabeth presero a parlare con tranquillità, almeno sembrava.
Al rientro, salutammo Luke e andammo nelle nostre stanze.Dopo poco il rientro in camera sentimmo bussare alla porta; era Elisabeth, la quale chiese se per quella notte sarebbe potuta rimanere da noi.
In camera sua sembrava che la sua coinquilina stesse festeggiando vivacemente con dei ragazzi.
Evitammo i particolari e ci addormentammo.
La mattina dopo sarebbe stata veramente pesante, la sveglia all'alba soprattutto per me e Liv.
STAI LEGGENDO
Close your eyes
ChickLitCeleste, una ragazza arrivata dall'Italia, si trasferisce a Brooklyn per realizzare il suo sogno, diventare una ballerina professionista, lasciando una parte del suo cuore nel suo paese. Lei è una brava musicista di pianoforte e un'accanita lettric...