3. THOMAS

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L’inizio di quest’anno per me era come i due anni scorsi, passati veloci con una media discreta per un tipo come me, e speravo lo sarebbero stati anche questi ultimi due.
Tuttavia i giorni, di punto in bianco, cominciarono a non passare più e il motivo era uno: lei, la ragazza rabbiosa, scontrosa, ma dolce, sexy, sulle nuvole (da qui il soprannome che le ho assegnato) , l’unica che fa di tutto per togliermi di mezzo; forse è questo il motivo per cui non riesco a togliermela dalla testa.
Sarà. Fatto sta che stanotte ho fatto tutt’altro che dormire e la mia voglia di scuola oggi è pari ad un numero inferiore allo zero; l’unica cosa che mi da la forza di alzarmi da questo maledetto letto è l’ora di salsa, dato che Cloud è iscritta allo stesso corso.
Devo fare in modo di non stare in coppia con lei, cazzo, altrimenti impazzirò.
«La smetti? I tuoi pensieri fanno troppo chiasso, mi hanno svegliato», afferma ad un tratto il mio compago di stanza, nonché migliore amico, Nick, tirandomi in contemporanea un cuscino e facendomi così tornare alla realtà.
«Senti chi parla! Chi è che ogni sera non fa altro che parlare di quante ragazze si è portato a letto negli ultimi giorni? Almeno io mi limito a pensarle e basta quelle cose.», gli rispondo, facendo partire una lotta ai cuscini.
Non perdiamo molto tempo con quel gioco del cazzo perché è un po’ troppo tardi per l’interminabile lezione di anatomia del professor Cliff. Si, anatomia, non avevo altro da fare che iscrivermi a quella merda di corso.
Ho il tempo di andare in bagno a lavarmi e scappare a lezione.
Come immaginavo, l’ora passa molto ma moolto lentamente e prima dell’ora di salsa ci sono almeno altre due lezioni di mezzo.
Basta! Devo smetterla di pensare a quella ragazzina, che mi prende, diamine.
Ma eccomi qui, come un ebete, a fissarla da lontano mentre entra nell’aula, e poco dopo raggiungo anche io quella porta.
Per mia grande fortuna, il che è ironico, il prof di salsa assegna le coppie, e decide che Cloud ed io saremmo una bella coppia da vedere.
Il tempo passa e nel frattempo impariamo alcuni nuovi passi base di coppia, appunto, e non riesco a non guardarla fisso nei suoi occhi blu; sono occhi che mi attirano, attraggono, come fanno le calamite tra di loro.
Ci scambiamo qualche battuta, ma non riesco ad evitare di percepire diffidenza da parte sua nei miei confronti.
Tuttavia, alla fine della lezione un ragazzo cerca di far fare alla sua compagna, per scherzo, un casque, ma inciampa e cade, seguito a ruota dalla ragazza in questione, e questa stupenda scena non fa altro che provocarci una risata sommessa.
Mi mancava solo questo, la sua risata, il suono della sua risata, un suono che non avevo mai sentito e che mi mozza il fiato.
Farò meglio a stare lontano da lei il più possibile, altrimenti questa ragazza mi ruberà l’anima.


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