Capitolo 4

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- Ti giuro Deja!
- Ohh ma come è bravo il nostro Andreino! -mi disse con tono ironico.
- Guarda che giocare contro quelli di quarta a un gioco al quale non ho mai giocato in vita mia e segnare un punto non è mica da tutti!
- MhMh...
- Smettila di prendermi per il culo stupida! Avevo pure il tifo! Sai Clara, quella ragazza che sta seduta davanti a me?
- Si, quella che hai accompagnato nell'altra ala giusto?
- Proprio lei. Oggi mi ha inquietato un po'... finisco di giocare e quando vado in panchina mi fa - Wow sei bravo a MadBall! - ridendo - abituati alla mia risata perché sono logorroica... -.
- Beh ti ha avvisato dai ahahahaha
- Si almeno quello... comunque ritornando al discorso di prima... che faccio con quel ragazzo? Dopo che l'ho visto ho passato tutta la giornata a pensarci...
- Sarà questo che ti ha fatto diventare improvvisamente agile e sportivo!
- Ah  Ah  Ah... però ho segnato! - le risposi con il mio solito orgoglio e la solita ironia
- Si lo abbiamo capito... perché non gli scrivi?
- MA SEI FUORI?!?!? Quello non mi filerà mai! E poi non so nè in che classe è nè nome e cognome per cercarlo sui social.
- Mh... non so come puoi fare allora.
- Vabbè dai vedrò come fare, nel frattempo mi limito a guardarlo da lontano...
- Solo tu sai come si può sbavare dietro ad una testa fallica come la sua...
- DEJA!!! AHAHAHAHAHAH
- Oh è vero!
- Ma smettila... senti ora ti saluto che devo leggermi 'sto testo senza senso per domani, ti scrivo dopo.
- Oky docky! A dopo!
Chiusi la videochiamata e tornai sul libro di antologia. Nel racconto che sto leggendo la vittima è un anziano in buoni rapporti con l'assassino che però riporta solo un difetto fisico: il suo occhio pallido è visto dall'omicida come l'occhio di un avvoltoio. Ogni volta che questi lo guarda negli occhi gli si gela il sangue nelle vene. Nonostante sostenga e supporti la sua sanità mentale, l'amico decide di disfarsene di quell'occhio uccidendo il vecchio, trasformandosi così in un assassino.
Non capisco cosa si fumava in quel periodo Edgar Allan Poe, però ammetto che mi ha colpito il suo modo di descrivere le sensazioni dell'omicida prima dell'assassinio e dopo.
Studiai per circa tre quarti d'ora, fu una notifica a interrompermi. Presi il telefono che avevo mollato sul letto e lo sbloccai.

Era Deja che voleva mostrarmi la sua stella alpina rarissima! Un secondo dopo aver visualizzato il messaggio infatti mi arrivò la foto della sua piantina

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Era Deja che voleva mostrarmi la sua stella alpina rarissima!
Un secondo dopo aver visualizzato il messaggio infatti mi arrivò la foto della sua piantina... (come volevasi dimostrare).
Dopo aver riposto l'IPhone sul letto sentii un'altra notifica, questa volta da Instagram, la riconobbi per il suono personalizzato.
"@la_deny_04 ti ha inviato un post di @unabottaevia_"
Questa è Denise, una mia vecchia amica che mi ha appena inviato un meme della pagina umoristica sulla mia scuola. Tra l'altro il post è stato appena pubblicato, Denise è così dipendente da Instagram che non si perde nessun post e li vede tutti non appena vengono postati!
Non è l'unica però, c'è già qualche like oltre al suo.
Guardai chi aveva già visualizzato quel meme e fu così che mi venne in mente un'idea tanto geniale quanto complicata. La esposi subito a Deja senza neanche perdere un secondo.

Uscii da Whatsapp e mi spostai su Instagram sull'account di meme sulla nostra scuola

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Uscii da Whatsapp e mi spostai su Instagram sull'account di meme sulla nostra scuola. Cominciai la mia ricerca tra i follower di quella page, guardai ogni account che poteva essere riconducibile al suo.
Restai lì per circa 20 minuti quando finalmente lo trovai! Ovviamente doveva essere tra gli ultimi... ero contento però di aver finalmente trovato quel profilo.
"Ok. E ora che faccio?"
Scrissi a Deja. Mi disse che potevo cominciare a seguirlo e quando me lo sarei sentito gli avrei potuto scrivere.
Seguii il suo consiglio e con un click feci diventare la scritta "Follow" da blu a bianca.
"Oddio, l'ho fatto sul serio! Chissà cosa penserà adesso!"
Mi salì l'ansia, mi feci mille film mentali su quel follow... come se a lui importasse di un follower qualunque come me... ad ogni modo dopo pochi minuti mi addormentai, ero decisamente stanco.

Mi svegliai prima del suono della sveglia, decisamente prima. Erano le 5:36 del mattino.
Devo comprarmi un orologio che io possa vedere pure al buio, detesto dovermi bruciare gli occhi ogni qual volta accendo lo schermo del telefono da appena sveglio per controllare l'ora...
Consapevole del fatto che era tardi per riuscire a riaddormentarmi, sbloccai il cellulare e mi misi a guardare un po' i social. Ovviamente la prima cosa da fare era andare a vedere se quel ragazzo aveva postato qualcosa, anche solo una storia... ma niente da fare, nessun cerchio colorato attorno alla sua foto profilo...
Tra un post e l'altro arrivò l'ora di alzarsi. Mi preparai e andai a scuola come ogni mattina.
Matematica comincia ad essere più complicata... e la scuola non è neppure cominciata da un mese! D'altronde il mio indirizzo ruota attorno a questa materia oltre che a Spagnolo...
Bisognava vedere la mia faccia quando è suonata la campanella dell'intervallo, non vedevo l'ora di potermi alzare da quella sedia dopo esserci stato seduto per 2 ore consecutive a scrivere numeri e lettere!
Uscii dalla classe per andare con Clara nell'altra ala. Che ansia, mi tocca di nuovo passare in quel maledetto corridoio. E se c'è quel ragazzo? E se mi inciampo e vado davanti a tutti facendo una fdm che mi porterò nella tomba? Non è di certo una buona prima impressione...
Quei film mentali però furono inutili, non c'era proprio quel ragazzo. Nè al primo intervallo nè al secondo. Evidentemente era rimasto nella sua classe. E io che speravo passassero così in fretta l'ora di latino e di spagnolo per controllare se era sbucato fuori dal suo nascondiglio...
Devo trovare un modo per avvicinarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2019 ⏰

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That Guy - storia di un ragazzo bisex alle prime armiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora