Capitolo 5

20 1 0
                                    



Non feci in tempo a dire niente che qualcuno si buttò nella stanza passando attraverso il muro, creando un buco enorme proprio accanto alla porta.

"Testone" grugnii arrabbiata.

Testone iniziò a dare calci e pugni a tutto, senza controllo, provocando il panico generale. Qualcuno diede fuoco a un testa di robot situata in un angolo della stanza e la lanciò contro Teo, che lo attraversò, schiantandosi su Malcom, che iniziò a urlare tentando di togliersi la maglietta che aveva preso fuoco. Prima che succedesse qualcos'altro invocai a me tutto il materiale che mi capitava a tiro e costruii una stanza impenetrabile occupata da me, Teo e Malcom.

"Che male" fece Malcom guardandosi il petto arrossato.

"Dobbiamo parlare" dissi minacciosa a Teo.

"Lo sai che posso andarmene in qualunque momento vero?" disse guardando soddisfatto quella minuscola stanzetta "C'è sempre quest'aria di festa qua intorno?"

"Sì" rispose Malcom, tutto dolorante, ora seduto a terra, stando attendo a non poggiare la schiena contro il muro provvisorio.

"Almeno non potete dire di annoiarvi".

"Cosa vuol dire che ci hanno tolto i ricordi?" ritornai all'attacco "Quali ricordi?"

"A quanto pare tutti dolcezza" disse guardando Malcom

"Perchè guardi me?" fece lui preoccupato

"Non sapete più niente. Chi sono i vostri genitori? Come si chiamano? Come vi chiamate voi? Cosa c'è là fuori? Potrei andare avanti per molto, ma non lo farò, perché non è questo il problema più grande"

Lo guardammo entrambi di sbieco incitandolo ad andare avanti. Così dopo un po' riprese. "Vi hanno tolto il libero arbitrio".

"L'hai capito adesso?" Feci un verso di scherno.

"Stavo dicendo che vi hanno tolto il libero arbitrio. Ma non solo nel modo così ovvio, come pensi tu. Non vi hanno semplicemente rinchiusi qui, hanno fatto molto di più, nel vostro corpo, interiormente capisci? Nel vostro essere".

"Teo" fece Malcom stufo quanto me dei sui improvvisi silenzi.

"Vi hanno tolto la voglia, il volere di agire, i vostri pensieri".

Io e Malcom ci guardammo preoccupati, capendo che in effetti aveva ragione. Come avevo fatto a non pensarci prima? Mi era sempre sembrato che la mia vita fosse tutta qui. Avevo un certo desiderio di andarmene, ma solo una piccola scintilla, che in qualche modo da quando avevo incontrato Teo si stava ingrandendo.

"Ma chicos! Ci sono buone notizie in arrivo. Sembra che questo strano collegamento con le vostre menti si stia un po' afflosciando. Questo porta a due ovvie ipotesi. Volete sentire prima la positiva o la negativa?" ci domandò Teo.

"La positiva" dissi io immediatamente.

"Ma sei impazzita? Era una domanda retorica! Era ovvio che avresti dovuto scegliere prima la risposta negativa".

"Io voglio sentire quella positiva".

"Davvero? Siamo arrivati a questo punto?" guardò Malcom sconvolto. "È come uno stile di vita. Devi mangiare prima la cosa cattiva che hai sul piatto, e poi quella buona!"

"Ma se poi sono sazia e non voglio più mangiare quella buona? E se arriva la fine del mondo prima che riesca a mangiare quello che volevo tanto e muoio avendo mangiato quello che non mi piace?"

"Ha senso". Rispose ammirato. "Ma se poi non arrivasse la fine del mondo e tu dovessi finire la tua bellissima serata mangiando qualcosa che non ti piace? O meglio ancora, se arrivasse e tu sopravvivessi, cosa non improbabile, e la tua unica consolazione sarebbe la cosa che ti piace tanto?"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

SpeachlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora