capitolo 11

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La sera stessa ho preso la mia valigia e me ne sono andata dall'hotel che ormai era diventato casa mia.

Per un attimo mi ha sfiorata l'idea di tornare da mio padre ma un secondo dopo mi sono resa conto che non può sempre vincere lui,questa è la mia vita,e a comandare dovrei essere solo io.

Così sono andata a distruggere altre persone in altri hotel ma solo poche ore dopo mi buttavano fuori con la paura di perdere tutto come la signora Margaret.

Fortunatamente sono una persona forte con una macchina abbastanza comoda e attualmente con un mal di schiena atroce.

-buongiorno- dico a Fred,il proprietario del Sison bar che ormai mi aspetta ogni mattina con il caffè pronto e mi lascia utilizzare il suo bagno per sistemare il mio aspetto spaventoso.

Non gli ho mai parlato del perché momentaneamente abito nella mia macchina,ma penso che lui abbia intuito la sfortuna di essermi ritrovata in una tale famiglia,solo che probabilmente non vuole essere scortese e chiedermelo.

-Buongiorno a te Xenia,ecco il tuo caffè.Ah e ti ho lasciato degli asciugamani in bagno in caso volessi farti una doccia- dice servendo in fretta tutti gli altri clienti

-Grazie Fred sei gentilissimo- rispondo correndo verso il bagno.

La parola doccia mi ha come illuminato la giornata,trovo sempre una sistemazione per massimo due ore in modo da potermi lavare,ma la doccia di prima mattina mi era mancata veramente tanto.

L'acqua fredda scorre sul mio corpo che inizia a riprendersi da un'altra notte non del tutto piacevole.

Dylan mi ha proposto di andare a stare da lui ma non sembrava convinto del suo invito,così ho lasciato stare,non voglio obbligare nessuno a farmi dormire in casa sua...in fin dei conti i problemi sono i miei.

Parlando di Dylan,il suo nome compare sullo schermo del mio telefono che mi fa tornare alla realtà dopo tre squilli.

-Pronto-
-Buongiorno bellezza-

Quanto lo odio quando tira fuori queste frasi da idiota

-Buongiorno anche a te- rispondo cercando di essere pacifica dato che sono le sette del mattino.

-Ti va se stiamo a pranzo insieme oggi?-

-Si va bene,ne parliamo meglio a scuola,ora sono nella doccia e il mio telefono si sta fracicando,a dopo.- dico attaccando la chiamata senza attendere una sua risposta

Dylan mi piace,è stato per tanti anni l'amore della mia vita e ora che siamo tornati insieme sembra che lui non sia cambiato per niente,però ho paura che lui stia facendo tutto questo solo per vendicarsi,che è un'idea da pazzi ma io lo farei quindi perché lui non dovrebbe.-

Finisco di prepararmi in fretta e prendendo al volo il caffè che Fred mi ha lasciato sul bancone,salgo in macchina.

In dieci minuti sono nel cortile della scuola dove ormai vengo solo per fare presenza e come direbbe mia nonna,scaldare la sedia, dato che dormo la maggior parte del tempo

In prima ora ho matematica e più ci penso più mi rendo conto che non esiste cosa più traumatica che avere matematica di prima mattina il lunedì.

La professoressa è già in classe come tutte le volte,alcuni pensano che lei dorma qui,altrimenti non si spiega tutta la sua voglia di entrare prima del suono della campanella.

-Allora ragazzi,oggi farete un lavoro in coppia che dovrete terminare per la prossima settimana a casa.Senza che mi metta a scegliere per ognuno una persona,il vostro compagno di banco va più che bene.- annuncia la donna

Senza LimitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora