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* Sabato 14 aprile 2018*
Scendo correndo dal taxi che mi ha lasciato fuori dal circuito. Con le strade trafficate di Shanghai ho rischiato di non arrivare in tempo per le qualifiche e Daniel non me l'avrebbe mai predonato, o almeno così ha detto quando l'ho chiamato per avvisarlo che avrei potuto tardare. Fortunatamente i controlli sono stati rapidi e io posso accellerare il passo verso il box Red Bull. Melissa ripeti a te stessa: mai più tacchi quando sei in ritardo. Lezione "imparata". Quando arrivo finalmente a sedermi nel posto che mi è stato assegnato nel box di Daniel noto subito la differenza da quello Mercedes; non dico che ci sia meno tensione ma sembrano quasi consapevoli che lo stradominio Ferrari-Mercedes non sia battibile. Guardo le qualifiche decisamente più interessata rispetto al mio primo gran premio, soprattutto perché ho il cuore in gola ogni volta che inquadrano la macchina N.3.

Purtroppo come prevedibile le qualifiche non sono state entusiasmanti, almeno per Daniel che si è piazzato sesto, l' "ultimo tra i primi", penso si possa definire così. Quando lo vedo tornare al box però non sembra troppo abbattuto, sa che ha dato il massimo e ne è tutto sommato felice, lo ammiro molto per questo suo essere così positivo. Aspetto impaziente nell'hospitality che finisca le sue interviste ma prima di lui mi scrive *Lewissss🏆* "Ehy nana mi è stato detto che sei passata al nemico...pensi almeno di venirmi a trovare? Sono qua fuori". Esco e corro ad abbracciare il mio migliore amico che mi sorride entusiata, nonostante neanche a lui le qualifiche siano andate come sperava. "Lewis mi sei mancato troppo! La prossima volta che vengo a Montecarlo non scappare a New York!" "Piuttosto che vedere te e Ricciardo insieme scappo al Polo Nord" ridiamo di gusto, poi gli do un colpetto sulla spalla "Senti ti ricordo che sei stato tu a presentarmelo" "E da quel che ho capito lo odiavi...altrimenti non gli avrei mai presentato la mia Melissa" lo abbraccio forte "Sono sempre la tua migliore amica, non ti libererai di me cosi facilmente" A interrompere il nostro abbraccio arriva Mister Daniel Ricciardo "Hamilton mica penserai di rubarmi la ragazza vero?" Dice scherzando, alchè decido di fare la cosa che mi diverte di più, stuzzicarlo "Signorino mentre tu arrivi in ritardo io mi intrattengo con il campione del mondo, e senza offesa ma non c'è proprio paragone" ci mettiamo a ridere tutti e tre, poi il mio pilota preferito (adoro sentirselo dire) mi prende per i fianchi e mi avvicina a se, dandomi un leggero bacio sulle labbra. "Beeene ragazzi io vado, non ho intenzione di stare a vedere come Ricciardo conquista la mia migliore amica" dice Lewis avviandosi verso Angela, la sua PR, mentre Daniel mi prende per mano e ci avviamo verso l'albergo.

*Domenica 15 aprile 2018*
A differenza di ieri il tempo è decisamente migliore qua a Shanghai, splende il sole e si preannuncia una gara senza imprevisti meteo. Questa volta decido di arrivare al circuito poco dopo la driver parade, anche perché prima sarebbe risultato abbastanza inutile. Trovarmi di nuovo sul rettilineo di un circuito, con tutta quella confusione mi fa tornare con la mente a Melbourne e al mio primo incontro con Daniel, è passato meno di un mese ma mi sembra sia cambiato tutto, o forse è proprio così. Vedo in lontananza Daniel con le sue gigantesche cuffie concentrarsi per la gara, partire dal sesto posto non dev'essere facile ma so da fonti certe quali Max Verstappen che lo chiamano honeybadger proprio per i suoi sorpassi in pista, quindi spero in un podio. Quando mi vede mi sorride e sembra quasi chiedermi scusa per non potersi avvicinare ma capisco benissimo la situazione e cerco di trasmettere anche a lui la mia serenità. Questa sensazione svanisce però appena i 5 semafori si spengono e i piloti partono. Questa volta è diversa dall'Australia, da quando sono scattati l'unica cosa che riesco a fare è torturarmi le mani nella speranza che vada tutto bene, senza incidenti o cose eccessivamente pericolose per Daniel. La gara sembra non riservare grandi emozioni, entrambi i piloti Red Bull hanno effettuato la sosta ma non hanno avuto troppe chance per recuperare il distacco dalle prime posizioni. Poi succede qualcosa che riaccende la speranza, lo vedo negli sguardi dei meccanici con il muretto box. Al trentesimo giro due piloti, non mi interessa chi sinceramente, hanno un incidente che costringe la Saefty Car a entrare, il gruppo si ricompatta e i " nostri" 2 piloti entrano a fare il secondo pit stop. Con gomme fresche iniziano rapidamente a recuperare posizioni, specialmente Daniel, prima su Raikkonen e poi su Max che era uscito di pista. Al quarantesimo giro riesce a passare perfino Lewis e, nello stesso giro, il momento chiave: Max tampona Vettel che finisce così indietro di posizioni. Sono decisamente confusa da quello che sta succedendo, per fortuna un meccanico seduto poco lontano da me esclama "Manca solo Bottas!", quasi non riesce a finire la frase che tutti scattano in piedi, me compresa. Daniel ha superato anche Bottas e ora si trova in testa alla gara! Gli ultimi giri sono un tormento ma finalmente passa la bandiera a scacchi, ce l'ha fatta, ha vinto e io mi sento così felice per lui da non saperlo spiegare.

Il post gara è decisamente traumatico, almeno per me che non sono abituata a festeggiare in questo modo. I meccanici sono decisamente ubriachi da un po', e lo stesso vincitore mostra i primi segni di cedimento. "Dan che ne dici se ce ne andiamo su in camera? Vorrei festeggiare la vittoria sola con te" gli dico cercando di convincerlo a smettere di brindare ma lui, di tutta risposta, mi offre un drink. Quando provo a rifiutare, so benissimo che non reggo l'alcool, sembra quasi fare l'offeso, così per evitare inutili discussioni decido di accontentarlo e bere quel drink. Uno. Due. Tre. Quattro. Ho perso il conto di quanti ne ho bevuti, effettivamente non so nemmeno bene cosa io stia facendo mentre entro in ascensore con il mio ragazzo. "Sai potrebbe essere divertente se noi-" dico appena le porte si chiudono e iniziando a baciare Daniel su tutto il collo "Mel sei ubriaca, l'unica cosa che potrebbe essere "divertente" ora è riuscire a portarti in camera sana e salva", ma non voglio sentire ragioni e continuo per la mia idea. Quando arriviamo alla stanza, Daniel apre la porta e io entro saltellando in camera nostra, prendo il trofeo che era stato appoggiato sul letto e inizio ad agitarlo e giocarci. "Ei ei ei Mel senti so che è un bellissimo trofeo ma mi è costato conquistarlo, quindi gradirei portarlo a casa" "E me? Io quanto ti sono costata per conquistarmi?" Non so nemmeno se le frasi che dico abbiano un senso compiuto ormai, so per certo che mi abbia risposto ma non lo stavo già più a sentire mentre giocavo con l'elastico dei suoi boxer. "Sentimi bene Danny Ric, so che ora vuoi fare quello responsabile ma ho una mano proprio sul tuo basso ventre indipercui o mi fai divertire con le belle o potrebbe finire qua" dico scoppiando poi a ridere, tirandolo a me con i suoi boxer e iniziando a baciarlo, non incontrando alcuna resistenza. Sarà una lunga notte.

Madness - Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora