제 4 장

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Al ritorno, diedi un'occhiata al programma giornaliero dei prossimi tre mesi e mi misi una mano tra i capelli, scompigliando l'acconciatura.

Era un tale casino che per qualche minuto restai a guardare lo schermo con la fronte aggottata.

I ritmi erano stati scanditi, ora per ora, nelle due settimane di promozione del nuovo album. C'era anche il tour da organizzare e gli incontri con le fan.

Di lavoro ne avevo abbastanza, pensai con un'amara smorfia.

Guardai fuori dal finestrino le luci della città, rendendomi conto di aver paura.

Per la prima volta mi trovavo il lavoro che avevo tanto desiderato, senza però aver avuto esperienza alle spalle.

Ero stata fortunata, non c'erano dubbi, poteva essere un'occasione d'oro per mettermi in luce. Se avessi sbagliato qualcosa, avrei messo nei guai, non solo gli EXO, ma anche l'etichetta discografica.

Scossi la testa, cercando di non pensarci.

L'unica cosa che mi restava da fare era mettercela tutta e sperare che le cose sarebbero andate bene.

• • •

Il risveglio del secondo giorno fu abbastanza traumatico.

La sveglia continuava a suonare ripetutamente nella stanza, mentre mi giravo supina tra le coperte del letto e mi mettevo il cuscino intorno alla testa, ringhiando la mia disperazione.

Quando mi decisi a guardare il cellulare, vidi un messaggio che mi congelò sul posto.

" Spero non si sia dimenticata delle prove, Mrs. Sanders ." I miei occhi si spalancarono. " L'auto la sta aspettando fuori dall'albergo. "

Controllai l'orario in cui era stato inviato e le mie gambe tremarono.

Accidenti! Ero in ritardo di mezz'ora.

Con il cuore a mille, lasciai il telefono e mi affrettai a prepararmi, infilandomi le prime cose che trovai: una maglietta bianca, una felpa grigia, dei leggings neri e le scarpe da tennis.

Mi misi un filo di trucco e presi in un attimo la borsa, affrettandomi a scendere a piedi i piani.

Quando raggiunsi la macchina all'ingresso, grondavo di sudore e respiravo affannosamente.

L'autista alzò lo sguardo dal cellulare e mi fece un leggero cenno con la testa. Sistemandomi nel sedile posteriore, mi morsi forte il labbro inferiore. "Mi dispiace".

• • •

Durante il tragitto, ripresi la compostezza che mi contraddistingueva. Scesi dalla macchina, trovandomi di fronte alla SM.

L'auto se ne andò poco dopo e restai per la seconda volta senza sapere esattamente cosa fare.

Sbadigliai, sentendomi le palpebre pesare per la stanchezza, ma strinsi la mascella e scossi la testa.

Delle braccia mi circondarono la vita cogliendomi impreparata.

Sobbalzai e prima che potessi dire qualcosa sentii una risata divertita sulla mia spalla.

Sapevo già chi era prima di girarmi e fulminare Baekhyun con gli occhi.

«Buongiorno» disse con un sorriso splendente, senza accorgersi della mia espressione cupa.

Vidi Chen che agitò la mano felice, Chanyeol che mi fece l'occhiolino e Suho che mi sorrise dolcemente.

«Ciao» replicai in tono piatto, cercando di liberarmi dalla sua presa. Ma lui mi strinse ancora di più contro il suo corpo, muovendo le dita sui miei fianchi.

STAGE MELODY  『 EXO 』 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora