STAGE MELODY 『 EXO 』

제 2 장

Che cosa era appena accaduto?
Chi diavolo era quello sconosciuto?

Ancora confusa, cercai di trovare le risposte alle domande che mi frullavano vorticosamente nella mente quando una voce alle mie spalle mi riportò al presente.

Mi voltai e trovai un giovane uomo in un completo nero che mi sorrideva. Gli occhi neri erano diventati ancora più piccoli e mi sorse un sorriso.

«Lei deve essere Lacie Sanders.» Annuii e lui continuò: «La stavo aspettando per accompagnarla dell'ufficio di Lee Kim-Sung.»

Lo seguii, cercando di evitare le occhiate curiose dello staff all'entrata.

• • •

«Signorina Sanders, prego si accomodi.»

Sorridendo appena, mi sedetti sul morbidissimo divano bianco nello studio.

Appena entrata, feci fatica ad identificare il suo volto nello splendore in cui era immersa la stanza. La luce entrava dalle vetrate non oscurate, colpendo la scrivania liscia bianca sul lato destro della parete sinistra, lasciando un spazio a un piccolo salotto nel centro.

Intrecciai le mani al grembo, sentendo il cuore battere forte. Sul tavolo di vetro davanti alle mie gambe c'era un plico di fogli con una penna al suo fianco. Non c'erano dubbi che fosse il contratto.

Il pensiero non fece altro che aumentare la mia gioia, unita all'impazienza di finire tutte le pratiche burocratiche che servivano per avere un impiego nell'industria musicale.

«Bene.» Kim-Sung si schiarì la voce, attirando la mia attenzione su di lui. Era un uomo di mezza età con i capelli neri e gli occhi scuri sottili. Infilò due dita nel colletto e lo allargò con sguardo stanco. «Prima di firmare, le devo spiegare in che cosa consisterà il suo lavoro nella nostra azienda.»

Deglutii e annuii, fissandolo. Non mi permisi di affrettare la sua spiegazione. Dovevo fare una buona impressione, non potevo permettermi di bruciare la mia figura professionale al mio primo colloquio.

«Sul curriculum che ha inviato, ho potuto leggere che sa fare molte cose a mio parere lodevoli.» Fece un sottile sorriso. «Ma, considerato che di pubblicitari e graphic ne abbiamo abbastanza, collaborerà per i prossimi tre mesi con un responsabile nelle pubbliche relazioni.»

«Vorrei che le prime due settimane, come accordi presi con il gestore delle pubbliche relazioni al quale è affidata, starà con il gruppo ogni giorno, seguendoli agli eventi ed assicurandosi che vada tutto bene.»

Fece una breve pausa, poi alzò un sopracciglio, fissando lo sguardo oltre la mia spalla, sul bellissimo panorama della vegetazione immersa in un mare di palazzi scintillanti.

«Ora può prendersi tutto il tempo necessario per controllare le clausole e farmi delle domande.»

• • •

Dopo mezz'ora di pratiche, ero ufficialmente stata assunta alla SM Entertaiment.

Kim-Sung sorrise caldamente. «Stasera ci sarà una festa per il lancio di un nuovo singolo degli Shinee. Le presenterò i suoi nuovi colleghi.»

Unii le sopracciglia, confusa. «Sono invitata a una festa?»

«Non a una festa qualunque» mi corresse con tono infastidito. «Ma il lancio di un nuovo singolo in anteprima mondiale. L'autista la verrà a prendere in albergo alle 19.00» spiegò con tono rassegnato.

«Oh» furono le uniche sillabe che riuscii a pronunciare.

«Direi che abbiamo finito.» Si incamminò verso la porta. Lo raggiunsi, inchinandomi. «La ringrazio» dissi, sentendomi immensamente grata per quella occasione. Non l'avrei sprecata per nessuna ragione al mondo.