STAGE MELODY 『 EXO 』

제 5 장

Il giorno seguente, durante le prove del gruppo, con la musica che mi risuonava nelle orecchie, postai un messaggio molto semplice, ma dal forte impatto sull'account ufficiale degli EXO.

Informavo il fandom del comeback imminente. I commenti che ricevette il tweet confermarono la mia idea. Erano tutti elettrizzati alla notizia dell'uscita di un nuovo album.

Sorrisi e spensi lo schermo, mettendomi una mano sotto la frangetta e chiudendo gli occhi.

«Presumo che il tuo lavoro stia andando a gonfie vele.»

Sobbalzai, raddrizzando la schiena e trovandomi davanti Suho che piegava le labbra, tenendo per un lembo il lungo asciugamano bianco.

Annuii vigorosamente. «Si capisce così tanto?»

Lui si strinse nelle spalle, strizzando l'occhio. «Solo un pochino.»

Dopo un lungo silenzio in cui si passò lentamente il panno sul viso sudato mi chiese, il tono venato di un'insolita curiosità. «Hai già avuto modo di visitare la città?»

«No» risposi mestamente, appoggiandomi allo schienale del divanetto nella sala prove. «Purtroppo non ho avuto molto tempo.» Scivolai più in basso, sentendomi a disagio.

«Potrei farti da guida.» Il suo tono sembrò incerto. «Se ti piace l'idea, ovviamente.» Un dolce sorriso spuntò sulle sue labbra.

«Davvero?!» mi trovai a dire, entusiasta. «Mi servirebbe una persona che conosca la...» Mi bloccai, fissandolo.

«Ma per voi non è un problema andare in giro per la città?»

Lui alzò un sopracciglio, confuso.

«Sai...» Abbassi gli occhi, non capacitandomi ancora che stavo passando i miei giorni con delle celebrità. «Siete Idol...»

Scosse la testa. «Niente affatto.»

Lo osservai per qualche istante indecisa, poi sospirai. «Va bene, allora.»

«Perfetto.» Bevve un sorso di acqua che raccolse dal tavolino davanti a me prima e replicò: «Ti vengo a prendere domani alle nove di mattina, allora.»

«Perfetto» mormorai, un po' sorpresa dalla sua disponibilità, ma anche contenta all'idea che avrei finalmente visitato Seoul.

• • •

Con indosso una semplice maglietta rossa, la scritta Leeds University e dei leggings neri, iniziò il mio tour della città con Suho.

Lanciandogli un'occhiata chiesi: «Dove stiamo andando?» Ero curiosa di sapere che meta stessimo raggiungendo. C'erano così tante cose che volevo vedere.

Lui picchiettò le dita sul volante, sorridendo. «È una sorpresa.»

«Ah, okay» mi trovai a mormorare, confusa dalle sue parole.

Non amavo molto le sorprese perché mi facevano venire l'ansia.

Ma feci finta di niente e sospirai, appoggiando la testa al sedile ed ascoltando la leggera melodia che riempiva la macchina.

• • •

I miei occhi si spalancarono.

Davanti a me si trovava il Gyeongbokgung, il più famoso tempio buddista di Seoul.

Sotto la luce mattutina, le parti in oro brillavano, facendo risaltare la predominanza del rosso e del verde, conferendogli un'aurea quasi divina.

Le mie labbra si aprirono in un grande sorriso e spostai l'attenzione verso Suho che mi osservava con uno scintillio negli occhi scuri nascosti sotto il cappello e l'outfit casual.