Ancora tu?

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- Comunque fattelo dire, non sono d'accordo su ciò che stai facendo.- esordisce Riley nel mentre lavoriamo nel mio ufficio.

Alzo lo sguardo su di lei come per dire "Ma di che parli?". Poi mi ricordo il tema principale delle nostre ultime conversazioni e riabbasso lo sguardo sulle carte che raffigurano i nostri territori. Mi è giunta voce che alcuni intrusi si aggirano nel mio territorio e questi episodi sono molto frequenti. Non ho la più pallida idea del motivo e sono molto seccata per questo. Se fossero stati degli umani non ci sarebbe stato alcun problema, non sono pericolosi. Purtroppo però, stando a quanto mi dicono le sentinelle, nelle aree dove sono state registrate le apparizioni è possibile avvertire un'energia strana. Sono andata di persona per vedere di persona se l'affermazione fosse vera ed è così, solo che non ho la più pallida idea di cosa si tratti.

- Riley, per favore, non cominciare. Non vedi che sono occupata col lavoro?-
- Potresti smettere un attimo. Non fai altro che lavorare in questo periodo. Dovresti prenderti una pausa, sembri stanca.-
- Non posso, devo risolvere questa situazione. Il benessere del branco è la mia priorità. E non tirare fuori la scusa che devo riposare perché è solo una scusa per parlare di nuovo di...di quella cosa.-
- Oh andiamo, dovrai pur affrontare questa situazione da un momento all'altro. Continuare a fuggire non è giusto. Affronta quel ragazzo e scopri se è lui il tuo compagno.-
- Piantala, non ho bisogno di un compagno. Gli uomini sono sempre possessivi, credono che tu gli appartenga e io non sono un oggetto. Non sono di nessuno.-
- Ma chi te lo dice che anche lui sia così?! Magari lui è diverso. Non puoi escluderlo dalla tua vita. È la tua anima gemella, la tua metà mancante, l'amore destinato a te per sempre!-
- E invece posso farcela. Sono o non sono un Alpha?-
- Si ma...-
- Niente ma. Vai prima di farmi perdere la pazienza.-
- Va bene brontolona, a domani.-

La saluto e subito dopo lei se ne va, non prima di avermi fatto una linguaccia.
Scuoto la testa sorridendo. Come posso restare arrabbiata con lei?

C'è da incazzarsi con te piuttosto. Come fai a non capire che stando al fianco del nostro compagno saremo più forti e felici?!

Oh ma ciao, dov'eri cara lupacchiotta?

Smettila di chiamarmi così, mi chiamo Delia, non lupacchiotta.
Piuttosto, stavo ascoltando la conversazione tra te e Riley. Possibile che tu sia così fifona da non voler rischiare di...

Non voglio rischiare la mia libertà.

...di innamorarti.

La ignoro. Io non mi innamorerò mai. Sono un capo. Non posso permettermi debolezze.
Cerco di distrarmi pensando al lavoro quando mi accorgo di una cosa.
Ogni episodio di intrusione si è verificato in zone che sembrano circondare il mio territorio. Per il momento le zone sono 4 e sono nella zona a nord, successivamente si allargano verso la zona a nord-est. Non so se sia una casualità ma ciò mi fa pensare. Che qualcuno stia architettando qualcosa?
Andrò a controllare domattina.
Ora ho bisogno di rilassarmi e quale modo migliore se non uscire a fare una corsetta.

Quando sono davanti al bosco mi trasformo e comincio a correre. Vado a finire in una radura caratterizzata dalla presenza di un ruscello in cui sgorga acqua limpida proveniente da un lago che si trova in cima a una valle.
Ne approfitto per dissetarmi e subito dopo mi ritrasformo e mi stendo sotto un cielo tinto di colori che si stagliano tra l'arancione e il rosso a causa del tramonto che, piano piano scompare, lasciando spazio alla sera.
Chiudo gli occhi e mi concentro sui suoni della natura, sull'acqua che scorre, sui grilli che cantano, sull'erba che viene calpestata da passi sempre più vici...aspetta, COSA?!

Mi giro di scatto pronta ad attaccare quando vedo che dai cespugli sbuca fuori un ragazzo.

Oh no.

Oh sì.

È lui.

- Ehi.- mi saluta lui con fare cauto.
Ha paura che me ne vada.

Ed è ciò che farò.

Faccio per andarmene ma lui mi afferra prontamente il braccio sinistro con la sua mano destra e mi tira verso di lui. Vado a sbattere contro il suo petto e quasi mi faccio male. È puro acciaio. Alzo lo sguardo e vorrei non averlo fatto. I suoi occhi azzurri sono troppo belli e finisco per bloccarmi. Lui alza la mano sinistra per spostarmi una ciocca di capelli color miele dietro l'orecchio e successivamente sposta lo sguardo sui miei occhi verdi.

- Credo che noi due dobbiamo parlare.-

 Per sempre insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora