Non sono pronta

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12 agosto 2019

Sono sul treno destinazione Riccione, a fianco a me Luca e Eugenio dormono beatamente. Ho sempre invidiato chi è in grado di dormire sui mezzi pubblici: con il chiacchiericcio della gente, le grida dei bambini, persone che salgono e scendono. Non fa per me, io per dormire ho bisogno di silenzio assoluto e di estrema tranquillità. E infatti sono qui sveglia a guardare fuori dal finestrino, con le cuffiette al massimo volume per sovrastare il rumore dei miei pensieri.

Questo però è assordante.

Non mi dà tregua.

Oggi sono stata invitata a cantare all'evento di Radio Deejay. Sono così felice di potermi esibire di nuovo, sentire gli applausi e le urla delle persone che mi seguono e mi amano per quello che sono e per la mia arte. Inoltre finalmente potrò rivedere Rudy, quello che per me è ormai come un secondo padre, quello che c'è ogni volta che ho bisogno e che mi appoggia sempre e comunque.

Ricordo ancora la chiamata che mi ha fatto circa un mese fa per invitarmi all'evento.

Suona il telefono e vedo subito comparire il faccione di Rudy sullo schermo. Mi sistemo la frangetta stropicciata e rispondo alla chiamata su Facetime con un sorriso smagliante.

"Ciao Papà! Come stai?"

"Ciao cara figlioletta! Bene e tu? Sono in vacanza in Calabria e me la sto spassando disturbando un po' tutta la gente che mi capita a tiro".

Inevitabilmente scoppio in una risata fragorosa "Non faccio fatica a crederlo Rudy. Ti odieranno tutti laggiù".

"Figurati, lo sai che tutti mi amano" mi risponde ridendo. Il suo sguardo si fa però subito serio. "Non mi hai detto come stai".

Il sorriso sparisce dal mio volto: non posso mentirgli, mi conosce troppo bene ormai, ma non voglio nemmeno farlo preoccupare. Decido quindi di mantenermi sul vago. "Io solito, suono, canto, mi diverto con i miei amici. Solita vita."

Rudy mi guarda poco convinto, ma decide di non infierire. Ha imparato a rispettare i miei silenzi e le mie risposte vaghe.

"Beh ho una notizia che sicuramente ti rallegrerà la giornata. Ti andrebbe di esibirti ad un evento di Radio Deejay il prossimo 12 agosto a Riccione?"

I miei occhi si illuminano. Non posso credere a quello che hanno sentito le mie orecchie. Rudy mi sta invitando ad un evento seguito da un sacco di persone.

Lo ammetto, lo adoro sempre di più.

Ci voleva proprio una notizia di questo genere per aiutarmi a distrarmi dai mille pensieri che mi attanagliano la mente da quando io e Alberto abbiamo deciso di chiudere definitivamente il nostro rapporto.

Non lo sento più.

Non lo vedo più.

Non passo più le ore a chiamarlo su Facetime e a controllare la sua bacheca Instagram. 

Incompatibilità caratteriale la chiamavano. E forse avevano proprio ragione, i nostri caratteri sono troppo diversi per poter condividere a lungo qualsiasi tipo di legame.

E per quanto abbiamo provato a mantenere un rapporto di amicizia dopo tutto quello che è successo tra noi, non ce l'abbiamo fatta.

Quando un fuoco ha bruciato ardentemente per così tanto tempo, è praticamente impossibile spegnerlo completamente. Le ceneri sono sempre lì, pronte a riprendere vita da un momento all'altro.

Mantenere un'amicizia era logorante per entrambi.

Quindi ognuno per la sua strada.

Questo avevamo deciso.

Peccato che io debba ancora riprendermi da questa scelta condivisa e non voglia più nemmeno sentirlo nominare. I miei genitori, mio fratello, i miei amici, persino Rudy, tutti sanno che l'argomento "Alberto" è ormai vietato. Proibito. 

"Ehi Tish! Ci sei? Non ti va?"

È Rudy a risvegliarmi bruscamente dai miei pensieri.

"Sì certo!" gli rispondo sorridendo "Non vedo l'ora! Grazie di avermi invitata Papi!"

"Mi fa piacere che tu possa venire Tish, è una bellissima occasione per farti conoscere. Fai bene a non fartela scappare!".

Ha proprio ragione. "Certo, non me la farei scappare per nulla al mondo! Grazie ancora!"

Tutto d'un tratto Rudy torna serio. "Mi fa piacere saper che non rinuncerai."

"Ma dai Rudy, perché mai dovrei rinunciare?" Gli dico stupita dalla sua affermazione.

"In realtà c'è una cosa che non ti ho detto..."

"Cosa?" gli domando curiosa.

"Ehm...Tish voglio che tu sappia che non lo ho fatto di proposito. Avevo quella data libera e...insomma... mi sembrava interessante invitarvi entrambi la stessa serata. Sapevo che lui non aveva appuntamenti e speravo nemmeno tu, quindi mi sono detto perché no?"

"Lui chi? Di chi stai parlando?" Ho capito immediatamente a chi Rudy si riferisse, ma speravo di sbagliarmi. Dovevo sbagliarmi. Non poteva essere vero.

Resto paralizzata in attesa della risposta.

"Alberto".

All'udito di quella parola mi immobilizzo, non batto nemmeno ciglio.

Rudy si aspetta che io dica qualcosa, che abbia qualche tipo di reazione, che faccia almeno un minimo gesto di approvazione, un sorriso, una smorfia, una scenata isterica, qualsiasi cosa.

Ma io sono immobile. Non ci posso credere. Tra tutte le persone con cui potevo condividere questa esperienza, proprio Alberto.

Sentire il suono del suo nome pronunciato da Rudy mi ha sconvolta.

Non so cosa dire, cosa fare.

Per questo è Rudy a rompere il silenzio ormai assordante che è calato tra noi.

"Senti Tish. Lo so che non hai voglia di vederlo e credimi, ti capisco. Ma si tratta della tua carriera, è un'opportunità importante che non puoi rifiutare. Sono sicuro che sarai in grado di mettere da parte i tuoi problemi personali per la tua musica."

Eh no, questo è un colpo basso Rudy. Lo sai benissimo. Non puoi fare leva sulla mia passione, sulla mia vita. Come faccio a prendere un'occasione del genere?

Faccio un respiro profondo, fermo subito una lacrima che stava scendendo furtiva sul mio viso e senza pensarci troppo rispondo con l'impulsività che da sempre mi contraddistingue: "Va bene Rudy, ci sarò".

Sembrava lontanissimo quel 12 agosto. E invece eccomi qui, su un treno diretta verso l'evento, verso Rudy e verso Alberto.

Ho avuto un po' di tempo per decidere come comportarmi con lui.

Avrei fatto finta di nulla: lo avrei salutato con un sorriso finto sul volto, avrei sopportato le fotografie che ero sicura ci avrebbero scattato, avrei persino ignorato le battutine idiote di Rudy.

Ho tutto perfettamente sotto controllo.

Mi sono preparata a questo.

Ma non mi sento affatto pronta.

Non sono pronta a perdermi di nuovo in quegli occhi color oceano.

Non sono pronta a risentire la sua voce profonda e potente.

Non sono pronta a udire la sua risata contagiosa.

Non sono pronta a provare di nuovo un turbine di emozioni che solo con uno sguardo è in grado di provocarmi.

"Prossima fermata: Riccione centrale". Sento la voce provenire dagli altoparlanti.

Mi asciugo rapidamente una lacrima, sveglio Luca e Eugenio e scendo dal treno.

Non sono pronta a rivederlo, ma devo esserlo. 

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