La vera me

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"Ho una proposta da farti".

Appena sento queste parole uscire dalla sua bocca, mi salta in mente l'ultima volta che le aveva pronunciate e tutto ciò che avevano causato.

Sembrano passati secoli da quel giorno in cui lui ha visto la vera me. La prima e unica volta nella mia vita in cui ho abbassato completamente le difese e ho lasciato entrare qualcuno nel mio mondo. Mi sono mostrata nelle mie fragilità, nel mio essere davvero donna. E lo ho fatto con lui.

Non so perché glielo ho lasciato fare.

Forse perché mi fidavo.

Forse perché era l'unico con cui mi sentivo davvero libera.

Forse perché avevo bisogno di mostrarmi a qualcuno e lui era lì, al mio fianco.

Forse perché pensavo di aver incontrato LA persona, ma non una a caso, la persona giusta, la MIA persona.

I ricordi affiorano nella mia mente e io non posso far altro che lasciarli fare.

D'altronde i ricordi sono tutto ciò che mi resta di lui, di noi.

4 gennaio 2019

È una fredda sera d'inverno e sono già in camera sotto le coperte. Da sola. Arianna ancora deve rientrare dalle vacanze natalizie e io mi godo il silenzio in santa pace.

Ho sempre amato l'inverno: le serate sul divano a guardare le serie tv con una tazza di tè fumante, la copertina di pile e tanta tranquillità.

Sento bussare alla porta e svogliatamente mi alzo per andare ad aprire. Chiunque sia ho intenzione di liquidarlo subito, in questo momento non ho voglia di compagnia. Ho solo bisogno di stare un po' sola.

"Alberto" dico appena lo vedo tutto stropicciato sull'uscio della porta "Che succede?"

Io e lui ci stiamo frequentando credo. Non so definire esattamente cosa ci sia tra noi. So solo che la sua presenza è l'unica che non mi infastidisce questa sera.

Io e lui siamo così diversi, ma allo stesso tempo così uguali: due sognatori che stanno dando loro stessi per raggiungere i propri obiettivi.

Se lui è sud, io sono nord.

Se lui è mare, io sono montagna.

Se lui è bianco, io sono nero.

Se lui è affettuoso, io sono fredda.

Se lui è ingenuo, io sono scaltra.

Se lui è semplicità, io sono complicazione.

Ma c'è un punto, un piccolissimo punto, in cui ci incontriamo, in cui tutte le nostre differenze non sembrano poi così rilevanti, in cui ci completiamo.

Quando io e lui siamo insieme, quando ci guardiamo, quando parliamo, quando ridiamo, quando cantiamo insieme, entriamo in un mondo tutto nostro, una bolla che è solo nostra e tutto il resto rimane fuori.

Il nostro mondo, la nostra bolla.

Nessuno sa e nessuno può capire.

"Niente, stavo cercando di addormentarmi e mi è venuta in mente una cosa" dice con uno sguardo da bambino assonato.

"Non potevi dirmela domani mattina?" rispondo sorridendo.

"No, te la voglio dire ora che abbiamo tempo e non c'è nessuno che ci può disturbare".

Forever TishertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora