Un po' di pensieri, un po' di me

spazio me

Ultimamente mi sento davvero spenta. Vorrei scrivere per svuotarmi ma il problema è che quello che sento è vuoto... E un peso sul cuore che gli impedisce di battere bene.

Ultimamente sono stata tradita da una delle persone più importanti della mia vita, e ho trovato la forza e il coraggio di perdonarla. Nonostante mi abbia fatto tanto male, le ho detto che andava tutto bene, che ci ero passata sopra, ma fa ancora male.

Però avevo questo ragazzo vicino a me. Non proprio vicino, a dirla tutta era molto lontano, ma era con me. Lo conosco da un mesetto e con uno sguardo mi è entrato nel cuore. In una settimana di mare è riuscito a farsi volere abbastanza da baciarci. Io ho baciato lui. E lui ha ricambiato, eccome.

Così lo ho lasciato entrare nel cuore, quel posticino che voleva da qualche giorno. Mi sono fidata che non avrebbe potuto farmi male, essendo noi rimasti amici.

Ho continuato ad illudermi per circa un mese, lui mi scriveva, ci mandavamo foto, cuori, ogni tanto qualche frecciatina.

Ieri gli ho scritto io per la prima volta, abbiamo iniziato a parlare amabilmente.

Ha sempre questo vizio che ogni tanto prende e non risponde per ore, ma ho lasciato perdere. Sarà occupato. Anche se entra su WhatsApp, ci dovrà essere una spiegazione.

Oggi nemmeno mi scrive. Gli scrivo io. Legge, non risponde. Continua a entrare su WhatsApp... Gli scrivo scazzata, e lui con tutta la maleducazione del mondo mi dice che mi offendo troppo facilmente e che non vuole parlare.

E così quel peso del tradimento, che stava sanando, si riapre come una voragine, svuotandomi di nuovo da capo.

Lui non vuole parlare con me. Fa male, ma non è stato questo a farmi male. È stata la noncuranza con cui mi ha accartocciata e buttata via. Fortuna che non mi interessa più. Sono guarita.

Ho capito che non mi serve un'altra persona per risanare le mie ferite, sono io la persona che mi deve far stare bene.

Quel tradimento rimarrà sempre una cicatrice, ne sentirò sempre il dolore, un po' come la sindrome dell'arto mancante. Sei guarita, è stato amputato, e tu lo senti ancora, con tutto il dolore che provava.

Fortunatamente credo che la vita sia troppo breve per portare rancore, per dare retta all'orgoglio e non al cuore, per non rischiare. Io, questa vita, voglio godermela come l'ultimo gelato dell'estate, come il primo bagno al mare, come la cioccolata calda davanti al camino, o le morbide coperte da cui non uscirei mai.